17 settembre 2009
Guardia, un'opportunità per il centro storico
Raffaele Pengue

 

 

“Albergo diffuso”: un’opportunità per il centro storico

di Guardia Sanframondi

 

 

Un grave stato di decadimento generale continua a caratterizzare il centro storico di Guardia Sanframondi, dove un degrado sociale ed ambientale, sempre più crescente, sta connotando questa antica e prestigiosa area cittadina ad icona di un ghetto.

 

Ma non tutto è compromesso. Perché allora non ripensare al centro storico, partendo dal progetto di “Albergo diffuso”? È di queste settimane, infatti, la notizia che la Regione Puglia stia attivando un progetto sperimentale denominato Hospitis che coinvolge per il momento circa 20 piccoli Comuni (con popolazione sotto i 15 mila abitanti) delle zone interne della Puglia. L’idea è quella di recuperare zone decadenti dei centri storici e metterle a disposizione del turismo.

 

Questo progetto pilota, che sarà finanziato dai fondi Pon, mira a promuovere la creazione di strutture ricettive all’interno del patrimonio edilizio attualmente sottoutilizzato e abbandonato nei centri storici, generando un miglioramento ambientale e paesaggistico.

 

Guardia ha un patrimonio ben superiore ad altre realtà del circondario ma non riesce a metterlo a sistema. Per questo sarebbe opportuno convocare subito un tavolo la cui idea di base sia quella di radicare nel nostro territorio la cosiddetta “ospitalità diffusa” da cui far emergere le potenzialità, i progetti, le linee guida che rendano di nuovo il centro storico fruibile sia sotto il profilo dell’abitabilità sia sotto quello della viabilità, nonché garantire la ripresa socio-economica, partendo da questo progetto come occasione per risolvere le sue problematiche e per incrementare il turismo nel nostro paese. Una sorta di piano industriale.

 

Coinvolgendo politici, soprintendenze, gestioni museali, enti di promozione, curia, università, forze associative e culturali, l’intera cittadinanza, e quell’Unesco di cui tanto si è parlato in questi giorni, in considerazione della richiesta di inserimento nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco dei Riti Settennali di Guardia Sanframondi del 2010, che potrebbe essere utilizzato anche per entrare in un circuito internazionale.

 

Insomma, una sorta di piano di gestione sul modello di quelli adottati da altri borghi del Mezzogiorno e del resto d’Italia (chi ha visitato queste realtà sa bene cosa significa valorizzare, utilizzare bene i fondi a disposizione per i propri centri storici). Tutto ciò senz’altro favorirà la nascita di micro imprese nel settore turistico e potrebbe essere anche l’occasione per le imprese edilizie locali di attuare investimenti privati per avviare il recupero e lo sfruttamento ai fini turistici.

 

 

 

Raffaele Pengue

Presidente del Circolo della Libertà/Pdl

“Alfredo Parente”

 

     

 Valle Telesina


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