“Albergo
diffuso”: un’opportunità per il centro storico
di Guardia
Sanframondi
Un grave stato di
decadimento generale continua a caratterizzare
il centro storico di Guardia Sanframondi, dove
un degrado sociale ed ambientale, sempre più
crescente, sta connotando questa antica e
prestigiosa area cittadina ad icona di un
ghetto.
Ma non tutto è
compromesso. Perché allora non ripensare al
centro storico, partendo dal progetto di
“Albergo diffuso”? È di queste settimane,
infatti, la notizia che la Regione Puglia stia
attivando un progetto sperimentale denominato
Hospitis che coinvolge
per il momento circa 20 piccoli Comuni (con
popolazione sotto i 15 mila abitanti) delle zone
interne della Puglia. L’idea è quella di
recuperare zone decadenti dei centri storici e
metterle a disposizione del turismo.
Questo progetto
pilota, che sarà finanziato dai fondi Pon, mira
a promuovere la creazione di strutture ricettive
all’interno del patrimonio edilizio attualmente
sottoutilizzato e abbandonato nei centri
storici, generando un miglioramento ambientale e
paesaggistico.
Guardia ha un
patrimonio ben superiore ad altre realtà del
circondario ma non riesce a metterlo a sistema.
Per questo sarebbe opportuno convocare subito un
tavolo la cui idea di base sia quella di
radicare nel nostro territorio la cosiddetta
“ospitalità diffusa” da cui far emergere le
potenzialità, i progetti, le linee guida che
rendano di nuovo il centro storico fruibile sia
sotto il profilo dell’abitabilità sia sotto
quello della viabilità, nonché garantire la
ripresa socio-economica, partendo da questo
progetto come occasione per risolvere le sue
problematiche e per incrementare il turismo nel
nostro paese. Una sorta di piano industriale.
Coinvolgendo
politici, soprintendenze, gestioni museali, enti
di promozione, curia, università, forze
associative e culturali, l’intera cittadinanza,
e quell’Unesco di cui tanto si è parlato in
questi giorni, in
considerazione della richiesta di inserimento
nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco
dei Riti Settennali di Guardia Sanframondi del
2010, che potrebbe essere utilizzato anche
per entrare in un circuito internazionale.
Insomma, una
sorta di piano di gestione sul modello di quelli
adottati da altri borghi del Mezzogiorno e del
resto d’Italia (chi ha visitato queste realtà sa
bene cosa significa valorizzare, utilizzare bene
i fondi a disposizione per i propri centri
storici). Tutto ciò senz’altro favorirà la
nascita di micro imprese nel settore turistico e
potrebbe essere anche l’occasione per le imprese
edilizie locali di attuare investimenti privati
per avviare il recupero e lo sfruttamento ai
fini turistici.
Raffaele Pengue
Presidente del
Circolo della Libertà/Pdl
“Alfredo Parente” |