Il Presidente
della Camera ha ragione quando dice che nel Pdl
vi è un deficit di democrazia.
Nel Pdl sannita
sembra proprio di stare in una “caserma”. Altro
che pluralità di idee per un unico partito. La
scelta di un capogruppo in seno ad un Consiglio
comunale e/o provinciale, così come la
composizione dell’organismo provinciale di
coordinamento, per elezione libera e
incondizionata è il primo e più importante
segnale di una società civile. E se ci fossero
opinioni diverse è giusto che esse siano tutte
egualmente rappresentate. Non a caso la
democrazia è un valore fondante e resta anche il
metodo più semplice e naturale per selezionare
idee ed energie.
I contrasti all’interno del Pdl
sannita, originati da una dirigenza provinciale
- che fa riferimento esclusivamente a se stessa
e ai propri bisogni, non curandosi assolutamente
dell’aspetto del radicamento sul territorio del
nuovo partito -, sono il segno evidente di una
mancanza di democrazia all’interno della
formazione, il primo avviso ai naviganti di
quello che potrà avvenire se non si corre ai
ripari. Siamo d’accordo sulla disciplina di
partito, valore insostituibile, ma essa deve
andare di pari passo con il diritto di opinione.
Perché senza un’articolazione
democratica è difficile reclamare una disciplina
di partito e i contrasti scivolano
inevitabilmente verso rotture insanabili che a
loro volta trasferiscono incertezza
nell’elettorato. L’imminente scadenza elettorale
regionale, impone oggi e non domani
l’introduzione massiccia della democrazia nella
vita del partito se si vuol dare anche al Sannio
una forte stabilità politica offrendo nel
contempo ai cittadini-elettori, agli
amministratori locali il conforto di non esser
mai più lasciati soli.
È paradossale,
quindi, pensare di continuare ad affidarsi ad un
organismo provinciale di coordinamento che ha
dimostrato evidenti lacune e che pretende di non
essere messo in discussione neanche formalmente.
Ciò equivale a soffocare la democrazia
all’origine, mettere il bavaglio a tutti,
cittadini-elettori e rappresentanti politici.
È inutile girarci
intorno. Se quanto è avvenuto in seno al
Consiglio Comunale di Benevento all’interno di
un partito che si definisce della “Liberta”,
allora c’e’ davvero da preoccuparsi. Anche per
questo siamo assolutamente solidali con i
Consiglieri Comunali - il “Gruppo dei sei
dissidenti” - confluiti in Forza Italia a cui
esprimiamo il nostro sostegno e la nostra
solidarietà umana e politica.
Raffaele Pengue
Amedeo Ceniccola
Circolo della
Libertà/Pdl “Alfredo Parente”
Guardia
Sanframondi (BN)
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