associazione per la città
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La
VOCEM non ha titolo a chiedere la Conferenza dei
Servizi per l’inceneritore di San Salvatore
Telesino.
Si terrà il 23 luglio, la
Conferenza dei Servizi per autorizzare la
costruzione della Centrale a biomasse di San
Salvatore Telesino, osteggiata decisamente dalle
popolazioni locali che temono, a ragione, danni
per la salute e l’economia della Valle Telesina.
I Comitati civici mettono
giustamente in evidenza che l’iter autorizzativo
attivato dalla società proponente, la Vocem che
per il 90% è costituita dalla A.B.M.,
la società multi servizi di proprietà della
Provincia di Bergamo, si riferisce ad un
inceneritore per rifiuti e non alla combustione
di paglia, arbusti e resti di potature che in
provincia di Benevento non sono prodotti in
quantità tali da giustificare un impianto di
quella grandezza.
Gli amministratori di Bergamo da diversi anni
ripetono che l’impianto progettato serve per
produrre energia elettrica da cedere all’Enel
che in cambio fornirebbe corrente alle industrie
bergamasche a prezzi convenienti, e quindi,
considerate le finalità sociali e non
speculative, si dichiarano disponibili a
concordare con i cittadini i sistemi per
controllare che non siano inceneriti materiali
pericolosi.
Ma
queste sono “promesse da marinai” perché
il Consiglio Provinciale di Bergamo con la
delibera n. 25 del 23 marzo 2009, ha deciso
di vendere le quote azionarie della Vocem
che pertanto passerebbe nelle mani di privati
non ancora precisamente identificati.
Nell’atto si chiarisce che A.B.M deve cedere
tutto il settore Energia che è costituito dal
60% delle azioni di un parco eolico già
costruito dalla Mistral spa al confine tra le
province di Benevento e Foggia, e dalle quote
della VOCEM , per ricavare 15 milioni di euro
che già sono stati iscritti nel bilancio della
Provincia per l’anno 2009.
Per vendere le azioni del parco eolico,
considerato molto redditizio al punto da aver
consentito alla ABM di compensare le perdite
finora accumulate, è stato già pubblicato il
Bando, mentre per le quote della Vocem, in
delibera si precisa che “si configurano
valutazioni estremamente variabili in
considerazione della realizzazione o meno del
progetto”.
Ecco, quindi, la necessità di ottenere in
fretta la autorizzazione necessaria a
realizzare il progetto già destinatario di
ingenti contributi pubblici assegnati per
investimenti al sud Italia, in modo da venderlo
per un buon prezzo a privati.
Insomma l’impianto a biomasse di San Salvatore
Telesino non serve a produrre energia a basso
costo per gli industriali del nord, ma solo a
fare cassa.
Ma vi è un altro elemento di
estremo interesse da segnalare. Nella citata
delibera votata all’unanimità dai consiglieri
provinciali di Bergamo si chiarisce che “l’attività
delle società appartenenti al gruppo ABM ed
operanti nel Settore Energia (Bergamo Energia
spa, Mistral Spa e VOCEM spa) … – trattandosi
di produzione e vendita di energia –
non è pienamente in linea con le
finalità istituzionali attribuite alla Provincia
di Bergamo”
Dunque non rientra nei compiti della Provincia e
delle sue società, entrare in partecipazioni con
privati per produrre energia, e allora
con quale legittimità la VOCEM ha preteso la
conferenza dei Servizi per costruire l’impianto
a San Salvaotore Telesino?
E
come fanno le Comunità Montane e i Comuni a
partecipare alle società che creano parchi
eolici ovunque ?
Benevento, 22 luglio 2009
Il
presidente – Gabriele Corona
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