12 giugno 2009
Inceneritore, qualche riga per Alessandro Visalli
Umberto Di Lorenzo

 

 

Gent.mo Alessandro Visalli,


trovo doveroso prima di tutto presentarmi: mi chiamo Umberto Di Lorenzo, sono uno studente, non faccio direttamente parte di alcun comitato civico (sebbene ne apprezzi l'operato), non ho casa a pochi metri dal terreno dove dovrebbe sorgere l'inceneritore, non faccio parte né ho contatti diretti con la lobby del petrolio.

Ciò detto, ho letto con un pizzico di stupore su ViviTelese la sua lettera rivolta ai comitati civici e rispondo brevemente. Non voglio entrare né nei tecnicismi che spiegano perché il progetto in questione non sia "corretto e legittimo" come lei sostiene, a questo hanno già pensato i comitati stessi non solo una volta ed in tempi non sospetti, né tantomeno nei motivi che renderebbero la costruzione dell'inceneritore in questa zona un'aberrazione, anche quelli elencati ed analizzati in più occasioni (tant'è che mi chiedo cosa ancora non sia chiaro). Mi soffermo su un punto che lei ha battuto a più riprese nella sua lettera.

Dice: ma lì da voi sono le assemblee "autoconvocate" che decidono di certe questioni? E tra l'altro lo dice con una punta di disprezzo, come se si riferisse ai quattro perditempo ubriachi del bar di paese che cercano l'attenzione dei passanti cantando le canzoni dei marinai. Ma come si permette?

E, sopratutto, lei cosa crede, non è forse il popolo che deve decidere di ciò che riguarda il territorio che gli "appartiene"? Non è forse il popolo a dover vigilare sull'operato degli amministratori? A me non sembra che la sig.ra Mucci e la sig.ra Cutillo abbiano dal nulla montato un caso per interessi di pochi facendosi sedicenti portavoce di un popolo che non esiste.

La situazione reale è che ci sono degli interi comitati che hanno raccolto duemila firme a San Salvatore Telesino in tre giorni, per dirgliene una. Guardi che duemila persone sono più del 50% della popolazione di San Salvatore, ci tolga i bambini e i "fuori sede" che hanno ancora la residenza a San Salvatore, che non contano in quanto impossibilitati a firmare, e la percentuale sale di parecchio. In tre giorni.

Ora io dico, la grande maggioranza della popolazione si riunisce per decidere del futuro del proprio territorio, e questa sarebbe un'insulsa assemblea autoconvocata, la macchietta del populismo? Ma sarebbe da chiedere a lei in che stato e struttura di governo vive..

Lì da lei è il Palazzo che decide quando i cittadini possano riunirsi e decidere della propria vita e vigilare sull'operato dei propri dipendenti? Questa non è democrazia, tantomeno partecipata, è servilismo. Alla popolazione di San Salvatore Telesino e ai comitati civici va quindi un plauso per aver saputo reagire al tentativo di uno scempio e per la lotta che tuttora portano avanti con convinzione. E pazienza se questo va contro gli interessi suoi e del proponente, ce ne faremo una ragione.

Infine, signor Visalli, la conferenza stampa, dico io... ma come la conferenza stampa? Il comitato civico non l'ha voluta organizzare e tantomeno mi sembra l'abbia fatto la provincia di Bergamo. Ma davvero crede ci sia bisogno di una dispendiosa conferenza stampa ufficiale per raccontare argomenti che già conosciamo e ai quali, probabilmente non crede neanche lei?

 

     

 Valle Telesina


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