Comitati Civici
contro la
costruzione dell’Inceneritore
a San Salvatore Telesino
Visto quanto già ampiamente
segnalato negli ultimi due anni, preso atto
che L’ABM-Vocem insiste nella richiesta di
autorizzazione per trattare/incenerire RIFIUTI
(ciò comporta che l’impianto proposto dalla ABM
Vocem non rientra nemmeno
nella
classificazione di impianto di prevalente
interesse pubblico, e infatti pare lo vogliano
poi rifilare ad altri soggetti), e ritenendo
che la Conferenza dei Servizi, convocata per
oggi, 23 luglio 2009, non può essere decisoria
per mancanza, fra l’altro, tra gli Enti invitati
del Settore Regolazione dei Mercati della
Regione Campania
DIFFIDIAMO
tutti gli Enti
coinvolti nella Conferenza affinché non
rilascino l'autorizzazione richiesta dalla
ABM-Vocem, RIGETTANDOLA DEFINITIVAMENTE, o
quantomeno rinviandola per approfondire le
innumerevoli e decisive argomentazioni contrarie
portate al tavolo dai cittadini, dalle aziende,
dagli enti locali.
In caso
contrario, anche i comitati valuteranno ogni
possibile azione in sede civile e penale, nei
confronti di chi avesse rilasciato un parere
positivo o un’autorizzazione senza tenere nella
dovuta considerazione le
gravi carenze
procedurali e documentali
della società proponente.
Si evidenziano
sinteticamente le motivazioni del dissenso:
-
i cittadini,
in violazione delle norme europee e
nazionali vigenti, sono stati “informati”
solo 2 anni dopo l’avvio della procedura. La
comunità ha manifestato continuamente, da
allora, il proprio dissenso nelle sedi
opportune, preoccupata oltre che dalle
conseguenze sulla salute, anche per la
ricaduta negativa sull’economia, basata
sull’agricoltura, sulla trasformazione
agro-alimentare, sul turismo rurale;
-
tutti gli
enti locali interessati sono contrari
all’impianto. In particolare richiamiamo le
osservazioni critiche di cui alla
deliberazione del Commissario Prefettizio di
San Salvatore Telesino del 29.11.2008
(Adozione atto di diniego – ricorso al TAR
avverso la procedura VIA), nonché quanto
deliberato da tutti i consigli comunali
interessati;
-
lo stesso
studio di impatto ambientale della Vocem,
benché inadeguato, evidenzia l’immissione in
atmosfera di inquinanti che sono
incompatibili con l’ambiente e
pericolosi
per la salute, nonché un significativo
cambiamento del microclima a causa
dell’elevata temperatura di fuoriuscita dei
fumi;
-
la Vocem vuole realizzare
l’inceneritore
in un’area agricola, non
industriale, non servita da alcuna
infrastruttura;
-
il progetto
non è conforme al Piano urbanistico vigente
a San Salvatore Telesino, al Piano
Energetico Ambientale della Provincia di
Benevento e al Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale, oltre che ad
altri strumenti di pianificazione regionale;
-
lo studio di impatto
ambientale della Vocem è carente, in
particolare, di trattazioni su:
-
approvvigionamento delle biomasse: non
si fa nessuna menzione della filiera di
rifornimento dei “materiali
combustibili” proposti e definiti dai
relativi codici CER;
-
emungimento della falda e relativo
consumo necessario all’impianto;
-
impatto acustico ed elettromagnetico: è
assente qualunque stima previsionale;
-
dati per la dispersione degli inquinanti
nell’atmosfera: si basano su rilevamenti
dei venti relativi a periodi brevi e
poco significativi (alcuni giorni del
mese di maggio) e sono stai elaborati
con un metodo ormai obsoleto – i
risultati dell’analisi non sono
presentati in modo chiaro;
-
trattamento delle acque di
raffreddamento e delle ceneri prodotte
dalla combustione: la loro destinazione
finale non è dichiarata.
Si rinvia
comunque, per completezza, alla nostra relazione
depositata in Conferenza.
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