23 luglio 2009
Inceneritore, arma letale per le aziende
Imma Monfregola

 

 

Comunicato stampa del 21-07-09 delle Imprese della Valle Telesina

 

Danni legati alla prevista realizzazione

di un termovalorizzatore nella Valle Telesina

 

Il 20 luglio 2009 si sono riunite numerose aziende della Valle Telesina per sottoscrivere una lettera indirizzata al Sindaco del comune di S. Salvatore Telesino, preside Pasquale Izzo.

In questa comunicazione le aziende hanno portato a conoscenza del Sindaco i danni  immediati che causerà loro la costruzione di un termovalorizzatore nel suo comune.

Nella lettera  sono stati considerati i danni per le diverse macro categorie e precisamente: per il settore di produzione alimentare, quello manifatturiero, quello agricolo e zootecnico e quello turistico alberghiero.

Le imprese hanno chiarito che i danni da loro paventati sono solo quelli immediati che scaturiscono da un prima valutazione del progetto della Vocem.

Le aziende  che producono alimentari nel comune di S. Salvatore hanno informato che i loro clienti, ossia le grandi catene di distribuzione nazionali e internazionali, chiedono, oltre al certificato ISO 9000, anche una certificazione nella quale deve essere specificato se producono in prossimità di aziende inquinanti e di stoccaggio di qualsiasi tipo di rifiuto.

Queste aziende, quindi, fanno notare al Sindaco che se dovesse realizzarsi l’impianto della Vocem, loro non potranno più né ottenere il certificato ISO 9000 (anche questo richiede la lontananza da fonti di inquinamento e di stoccaggio di qualsiasi tipo di rifiuto), né presentare le certificazioni richieste dalla grande distribuzione.

E’ evidente che la costruzione del termovalorizzatore nelle loro vicinanze comporterà per loro molto probabilmente una significativa  riduzione dell’attività se non addirittura la sua totale cessazione.

È da notare che il terreno acquistato dalla Vocem per la costruzione dell’impianto si trova nella stessa strada in cui sorge la maggior parte delle aziende alimentari di S. Salvatore Telesino.

Le aziende manifatturiere, invece, puntano la loro attenzione sul fatto che questo impianto per poter funzionare, da quanto rilevato dall’esame dei documenti presentati dalla ditta Vocem allo stesso Comune, avrà bisogno di ingenti quantità di combustibile (calcolato in un valore pari a circa 30 camion al giorno), di acqua (calcolata in un valore di circa 10.800 MC al giorno) e di altri combustibili da bruciare, questo significherà un aggravio notevole sulle già carenti o inesistenti infrastrutture della zona.

Quelle agricole e zootecniche fanno notare che nella zona ci sono già problemi di carenza d’acqua per l’agricoltura e si chiedono come potranno sopravvivere se la Vocem con un impianto funzionante 24h continue utilizzerà una tale portata d’acqua. Soprattutto, però, richiamano l’attenzione del Sindaco sul fatto che  inevitabilmente saranno colpite da un calo di vendite. Come già è accaduto per altre aziende presenti nelle vicinanze di discariche o termovalorizzatori, si vedranno rifiutare i loro prodotti agricoli e zootecnici.

Chiedono al Sindaco e a tutte le amministrazioni locali come sarà possibile impedire che i prodotti tipici del Sannio, quali 2 vini IGP e ben 6 DOC, la mozzarella e il caciocavallo silano DOP, gli oli, il latte, la frutta, gli ortaggi vengano abbinati al nuovo termovalorizzatore.

Il consumatore finale non acquisterà o comunque ridurrà notevolmente l’acquisto dei prodotti agricoli e zootecnici della zona. Per molti di loro significherà, in un momento già critico dell’economia, la cessazione totale dell’attività.

Puntualizzano con fermezza che la Valle Telesina è a vocazione agricola e zootecnica, con numerose aziende del settore; basti pensare che solo nei comuni di S. Salvatore, Faicchio, Puglianello e Amorosi, ci sono oltre 150 aziende, che impiegano un minimo di 3 addetti, che producono latte di alta qualità per la produzione della mozzarella e del caciocavallo DOP.

Le aziende turistiche e alberghiere, invece, richiamano l’attenzione del Sindaco sul fatto che il turismo della zona è quello di una clientela che oltre le cure termali, cerca il verde, il contatto con la natura, i prodotti genuini e locali. È facile dedurre che nessuno di questi verrà più a trascorre momenti di relax o gite fuori porta o cure termali o a visitare le numerose sagre di prodotti tipici, in una valle che ha un impianto di termovalorizzazione come quello che vuole costruire la Vocem.

Concludono  facendo notare che se si costruirà questo impianto loro saranno costretti a ridurre le loro attività se non anche a cessarle, con danno occupazionale per tutta la Valle.

Le imprese sono la fonte di guadagno di ogni comunità e se saranno costrette a ridimensionarsi se non a chiudere, questo significherà un notevole impoverimento economico per tutti i comuni interessati sia in termini di perdita di posti di lavoro, che possiamo stimare di qualche centinaio, che di gettito fiscale per gli enti e quindi per la comunità.

Quello che preoccupa tutti è che, in un periodo già difficile a causa di una crisi internazionale,  per le imprese alimentari, agricole e zootecniche  sarà difficile se non impossibile sopravvivere ad un’inevitabile mancanza di vendite.

Loro pongono infatti una domanda a tutti: chi comprerà i prodotti coltivati, il vino o il latte e il formaggio prodotti in una zona vicina ad un termovalorizzatore? 

La risposta determina la loro giusta paura che se si dovesse realizzare l’impianto della Vocem  loro saranno costretti a cessare l’attività.

Chiedono, quindi, al Sindaco di farsi portavoce presso gli altri Comuni ed Enti delle loro fondate preoccupazioni e di chiarire che chi vorrà questo impianto dovrà essere considerato responsabile dei danni che arrecherà alle imprese locali e di conseguenza all’intera comunità. Ricordano, inoltre, che sono stati proprio i Comuni e gli Enti, in precedenza, ad autorizzare le loro attività imprenditoriali e chiedono, quindi, che oggi mantengano quell’impegno che si sono assunti nel concedere le autorizzazioni.

Le imprese, inoltre, dichiarano che se dovesse accadere quanto paventato loro si costituiranno in un’unica parte civile contro tutti i responsabili.

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it