3 febbraio 2009
S.Salvatore, lettera aperta al dott. Pucino... e non solo
Francesco Pascale

 

 

 

Caro dott. Pucino,

Domenica 01 febbraio scorso ho partecipato con interesse e curiosità alla sua iniziativa più unica che rara dalle nostre parti, di “richiesta” pubblica di coinvolgimento e partecipazione della cittadinanza ad un progetto politico per San Salvatore, per lo più da costruire insieme, così come ha poi sottolineato ed auspicato nel presentare la serata.

L'iniziativa ha tutte le premesse per essere lodevole perchè costituisce un’opportunità ed un elemento di novità per il nostro comune abituato a confondere il dibattito politico con gli incontri privati spesso finalizzati a siglare o definire alleanze tattico-numeriche se non, a ridosso del voto, per creare un rapporto di clientela con i propri elettori facendo ricorso esclusivo al cosiddetto porta a porta che più che un passaggio folcloristico inevitabile, come a volte lo si vuole dipingere per paesi piccoli come il nostro, rappresenta un metodo divenuto ormai “nauseante” per aggirare la trasparenza, la condivisione e la partecipazione che invece costituiscono il sale di momenti come la preparazione all'amministrazione di un paese.

Sarebbe il caso, pertanto, che tutti coloro che hanno la velleità/presunzione di candidarsi per realizzare un progetto politico per S.Salvatore non avessero il “timore” di aprirsi alle proposte che possono arrivare dai cittadini né tantomeno di sottoporsi al loro giudizio diretto (e non parlo del solo giudizio elettorale) che sono lo scotto da pagare e nello stesso tempo il vantaggio che di solito derivano dalla trasparenza e dall'apertura ai cittadini (leggi democrazia).

D'altra parte, affinchè tutto ciò abbia un senso ed un'utilità civica, è indispensabile che anche coloro che non hanno la velleità di candidarsi in prima persona all'amministrazione del paese, sottopongano idee, domande, anche incalzanti o fastidiose, prima durante e dopo le elezioni, che possano a seconda dei casi, stimolare od “inchiodare” i propri rappresentanti, “amici” od  “avversari” che siano, alle responsabilità ed agli impegni presi.

La differenza a questo punto la dovrebbe fare la credibilità delle risposte, delle persone proposte, e dei progetti presentati.

Questo approccio che Lei propone, insomma, dovrebbe essere la normalità per chi vuole fare politica. A dire il vero, mentre scrivo, Le confesso che mi sembra di stare dicendo delle banalità da “abc” dell’educazione civica, il che la dice lunga sul punto a cui sono (siamo tutti) arrivato(i)...

 

Andiamo al dunque.

Allo scopo di portare il mio contributo, dott. Pucino, mi permetta di rivolgerLe, pubblicamente, alcune domande che mi stanno a cuore e che sottoporrò, mutatis mutandis, a chiunque voglia “concedere” spazio alla democrazia ed alla partecipazione, così come Lei sostiene di voler fare.

 

Degrado del territorio.

Il nostro territorio è sottoposto continuamente a pressioni notevoli che portano e porteranno alla sottrazione o al tentativo di sottrazione di terreni agricoli, verde e, in fin dei conti, di qualità della vita a vantaggio di grandi infrastrutture e immobili se non impianti sproporzionati rispetto alle nostre necessità ed al nostro interesse diretto, e mi riferisco ai numerosi ed enormi capannoni “disoccupati” sparsi per il territorio a “casaccio”, mi riferisco alle alte palazzine vuote comparse nel centro abitato, mi riferisco al termovalorizzatore oggi e a qualche altra diavoleria domani. A mio parere, una barriera molto importante, anche se non l’unica, a questo che rappresenta la causa del degrado, dello sventramento e della desertificazione materiale e spirituale delle nostre zone, per di più a vantaggio di pochi “rapinatori”, è costituita dall'agricoltura e dal turismo sostenibile e responsabile.

Ø  Qual è la sua idea di progetto per il nostro territorio ? C'è spazio per la valorizzazione dell'agricoltura locale con concetti come “filiera corta” (leggi: acquisto direttamente dal produttore), cooperative di giovani agricoltori e “gruppi di acquisto solidali” che stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore a livello nazionale (anche tra laureati) soprattutto in risposta alla crisi ed alla sfiducia sulla qualità e sulla sicurezza (!) dei prodotti e, non ultima, in risposta alla concentrazione dei profitti nelle mani (poche) della grande distribuzione (ritenuta una fonte di occupazione irrinunciabile a fronte di stipendi e orari di lavoro poco dignitosi per i dipendenti) che ormai la fa da padrona anche da noi a scapito di un'economia diffusa e secondo me più virtuosa ? Se ritiene ci sia spazio per tutto questo nel suo progetto come crede di renderlo attuale ?

Ø  Quali azioni ritiene di poter portare avanti per contrastare in maniera efficace la realizzazione del termovalorizzatore, in vista anche di un probabile parere favorevole della conferenza dei servizi ?

Ø  Come ritiene di concretizzare e “sfruttare” il concetto di partecipazione della cittadinanza al piano urbanistico comunale, aldilà degli obblighi previsti dalla legge ?

 

Beni comuni ed ambiente

E' possibile reperire in giro progetti realizzati e condivisi in rete (www.comunivirtuosi.org, basta consultarli) da parte di comuni cosiddetti “virtuosi” sia per l'approccio alla gestione dei rifiuti sia per la realizzazione di impianti-modello (pubblici) per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sia per iniziative volte alla riduzione dell'uso di energia “pubblica”. E’ altresì possibile trovare in giro anche esperienze esecrabili da prendere in considerazione come esempi in negativo e da non seguire.

Ø  Qual è la sua idea rispetto alla privatizzazione dell’acqua in relazione alla legge 133/2008, art. 23-bis, (http://www.camera.it/parlam/leggi/08133L.htm) che persegue, per legge, appunto, la messa sul mercato del bene pubblico per eccellenza (secondo solo all’aria)  catalogandolo tra i “Servizi pubblici locali di rilevanza economica” ?

Come considerare esempi quali quelli della provincia di Latina in cui in omaggio alla logica del profitto/s.p.a. ed in regime pressochè monopolistico le tariffe imposte dai privati hanno subito aumenti del 300% in poco tempo ? Per non parlare dei recenti sviluppi in regione Lombardia che ha accolto i quesiti referendari dei 124 comuni (sindaci) che si sono battuti per la ripubblicizzazione dell’acqua. Per non parlare della controtendenza nel resto del mondo (vedi Parigi) che porta a ripubblicizzare l’acqua dati i risultati catastrofici dell’iniziativa privata e le opposizioni popolari susseguenti.

Ø  Secondo Lei, cosa ci separa dai comuni virtuosi (quali Capannori, Vedelago, Mercato S. Severino...) per poter approcciare i rifiuti/materiali come una risorsa da rivendere a chi li reimmette sul mercato, che crea posti di lavoro e che premia (con il passaggio da tassa sul metro quadrato a tariffa) chi ne riduce la quantità prodotta ?

Ø  Quali iniziative prevede per la sensibilizzazione della cittadinanza alla riduzione, al riuso ed al riciclo dei rifiuti/oggetti di consumo?  Secondo Lei, perchè nel nostro paese, con una buona presenza di abitazioni, di fatto, rurali, non esiste nemmeno il semplice concetto di compostaggio domestico ?

Ø  Cosa ci impedisce di dare il buon esempio installando impianti di energia da fonti rinnovabili sulle strutture pubbliche o adottando politiche e tecnologie a supporto dell'efficienza energetica ?

La risposta a queste domande non può essere banalmente “abbiamo un buco nel bilancio” perchè sono tutte iniziative accomunate dall'essere auto-sostenibili ed economicamente vantaggiose oltrechè ambientalmente virtuose, leggere i progetti attuati e messi a disposizione per avere un’idea.

 

“Bassa” politica

Infine, in coda, mi conceda una domanda che potremmo definire “volgare”, in confronto alle tematiche più interessanti che non a caso ho voluto porre all'inizio, ma con una qualche importanza per caratterizzare la credibilità che vorrà dare al suo progetto politico:

Ø  Se il suo partito di riferimento Le chiedesse per interesse di “casacca” a livello nazionale, di costituire una lista unica che comprendesse persone (della ex-maggioranza, e ne sono tante, a partire, ad esempio, dall'ex sindaco e da alcuni ex-assessori) contro cui ha condotto tenacemente la sua lotta politica amministrativa negli ultimi anni e che, anche a suo dire, sono stati co-protagonisti del cattivo stato in cui versa il nostro paese, quale sarebbe il suo atteggiamento ?

 

Sul bilancio comunale lascio volentieri la parola a persone più informate perchè al momento ho pochi elementi (sebbene molto negativi, non ultimo l’utilizzo, come appreso da Lei, dei fondi per il terremoto per altre voci di spese comunali) di giudizio per poter porre domande più circostanziate.

 

Con la speranza che un dibattito politico (al rialzo) possa avere inizio su queste tematiche che mi stanno a cuore o su simili che altri voranno porre in agenda e con la speranza che si riesca ad uscire dal concetto di politica sansalvatorese quale luogo degi inciuci privati e personali coperti da sterili e fuorvianti polemiche, La ringrazio in anticipo per le risposte che vorrà dare.

 

Cordiali saluti,

            Francesco Pascale

 

 

 

     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it