Approfittando di una giornata di ferie, alcuni
giorni fa ci siamo recati all'ufficio segreteria
del comune di San Salvatore allo scopo di
visionare e di avere delle conferme su alcune
delibere di cui avevamo notizie molto
frammentarie. Abbiamo salutato la dipendente
incaricata e le abbiamo rappresentato le nostre
richieste. La dipendente, cortesemente, si è
messa a disposizione mostrandoci il faldone
contenente i tanto anelati documenti che
registravano le sorti del nostro territorio e ci
ha spiegato in breve i criteri coi quali
venivano ordinati e collezionati per cercare di
agevolare il nostro compito.
A
questo punto le abbiamo chiesto conferma del
fatto che non fosse possibile chiedere una
fotocopia (totale o parziale che fosse) delle
delibere di nostro interesse né farne delle
foto; la sua risposta, presumibilmente derivante
da precedenti disposizioni regolamentari, di
fatto, ci ha lasciato come unica alternativa la
trascrizione manuale dei contenuti degli atti
amministrativi. Dopo una sommaria consultazione
abbiamo iniziato a ricopiare intere parti dei
“nostri” documenti, ma ben presto ci siamo resi
conto che l'impresa era improba. Erano passati
30 minuti ed eravamo riusciti a trascrivere solo
alcuni dettagli sulla delibera relativa alla
concessione degli immobili comunali (e la
relativa attuativa), avendo conferma che Sala
Congressi ed Abbazia costano 150 e 300 euro
rispettivamente, se la “società civile” vuole
riunirsi in tali locali: bisogna fare cassa!
E
pensare che ne avevamo selezionato una decina di
delibere da esaminare…
Tuttavia, pur di dare un senso alla nostra
impresa, abbiamo deciso di annotare i numeri e
gli oggetti delle delibere di interesse, in modo
tale da poter tornare la volta successiva ed
andare dritti e mirati al materiale già
selezionato.
Tutto questo avveniva sotto l'occhio vigile
della dipendente comunale, la quale ci faceva
notare, non senza imbarazzo, che non poteva
allontanarsi durante la nostra presenza e che
forse era il caso di sospendere, perché la sua
attività “ordinaria” era di fatto bloccata a
causa delle nostre interminabili richieste.
A
dire il vero, in questo caso dobbiamo ritenerci
fortunati dal momento che in passato, in
presenza di un consiglio comunale politico
eletto ed in carica, le trafile per accedere ai
documenti potevano essere vanificate da qualche
diniego, seppure temporaneo.
In
realtà, a noi “Cittadini in Movimento” sono
venute spontanee le seguenti domande:
-
Perché bisogna prendere un giorno di ferie per
poter accedere a degli atti amministrativi cui
si dovrebbe dare massimo accesso e pubblicità?
-
Perché bisogna subire l'imbarazzo e la pressione
di essere vigilati mentre consultiamo i “nostri”
documenti, con il conseguente senso di colpa di
aver fatto perdere tempo alla dipendente
preposta?
-
Perché bisogna affidarsi alla cortesia di una
dipendente per ottenere informazioni e documenti
pubblici di interesse collettivo?
-
Perché le delibere e tutti gli atti
amministrativi non vengono messi in rete e resi
agevolmente scaricabili da casa, così da essere
consultati coi tempi ed i modi che essi
meritano? Eppure, basterebbe molto poco vista la
predisposizione, ormai da tempo, delle
infrastrutture web necessarie.
Bene, a questo scopo abbiamo pensato di
sottoporre, come Cittadini in Movimento,
una esplicita richiesta protocollata al
commissario prefettizio, in cui chiediamo di far
pubblicare sul sito web, già esistente, ma
in pratica vuoto, tutte le delibere approvate
insieme a tutti i relativi atti amministrativi
(la sola esposizione dell’oggetto delle delibere
all'albo pretorio, magari sovrapposte, è
sufficiente solo ad adempiere formalmente agli
obblighi di legge sulla pubblicità degli atti, e
non consente una reale conoscibilità, e
fruibilità, degli atti e delle relative
decisioni, politiche ed amministrative, del
comune).
Tale richiesta, peraltro, è stata accompagnata
anche da altre che abbiamo ritenuto importanti a
vario titolo, per conoscere in particolare:
-
l'ultimo bilancio comunale approvato (il
famigerato bilancio 2008, seppure ufficioso, non
ci è concesso conoscerlo);
-
il destino dei rifiuti e l'efficacia del sistema
di raccolta differenziata;
-
il piano di protezione civile;
-
le concessioni approvate per la gestione delle
cave sul territorio sansalvatorese.
Ma
ancora molte altre sono le questioni che
dovranno essere conosciute ed approfondite.
Speriamo, anche in questo modo,
di avviare un processo di riduzione della
distanza che ci separa, su questi temi, dai
nostri amministratori che, come unica reazione
alle nostre legittime richieste, ancora
esibiscono indifferenza se non irritato
fastidio, facendoci pensare che la mancata
realizzazione di un sito web istituzionale,
nonostante le passate promesse da campagna
elettorale, sia il frutto di scelte politiche
volute dalle amministrazioni che si sono
susseguite nel tempo,
col preciso scopo di lasciare
nella penombra tutte le decisioni che hanno
impattato i nostri destini di cittadini
sansalvatoresi.
Cittadini in Movimento – Laboratorio di
cittadinanza attiva
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