Se ci fosse data l'opportunità di
un confronto con Giuseppe Creta, prossimo
candidato o presunto tale alle comunali di
S.Salvatore T., nonché ex sindaco, gli
porgeremmo le seguenti domande o considerazioni,
stimolate dalla sua “intervista” (intervista?)
apparsa di recente sul quotidiano “Il Sannio”:
- Cosa spinge ancora a ricandidarsi chi, a suo
dire, si è fatto ingannare da un suo assessore o
dalla Vo.Cem. nella vicenda dell'inceneritore?
Delle due l'una: o sapeva e ha taciuto, ed in
questo caso è superfluo fare commenti, o non
sapeva, e quindi c'è da chiedersi come si possa
rimettere nelle sue mani qualunque ruolo di
responsabilità pubblica.
- Nell'intervista parla di trasparenza e
confronto: proprio nella vicenda inceneritore il
confronto l'ha concesso molto in ritardo, ed una
tantum, con un solo consiglio comunale aperto,
respingendo o ignorando ogni richiesta fatta dai
cittadini per avere aggiornamenti e notizie
sulle iniziative da prendere insieme, o sulle
iniziative prese (vedi vicenda dell'avvocato
designato senza alcun risultato noto, ma con un
onorario in più da corrispondere).
Avrebbe potuto rifarsi con la vicenda del
bilancio, ma ancora ad oggi, lui e il resto del
consiglio comunale non ci hanno reso conto
dell'entità del deficit, né delle voci che più
hanno pesato a determinarlo. Purtroppo ce ne
accorgeremo, inesorabilmente, solo con le
bollette.
- Come si pone nei confronti della promessa
fatta a suo tempo di ridurre le tasse sui
rifiuti grazie alla raccolta differenziata porta
a porta? In realtà abbiamo ricevuto, da poco,
una bolletta che è aumentata del 50%. In un
normale confronto trasparente e democratico,
sarebbero state condotte delle analisi per
capire l'origine di questo aumento, e si
sarebbero attuate le azioni correttive
necessarie a rimuovere gli ostacoli che ci
rendono diversi da altri comuni dove il “porta a
porta” significa risparmio sulle tasse,
occupazione e ciclo virtuoso della “risorsa”
rifiuto.
- Come può parlare di tutela del territorio una
persona la cui sensibilità su questo tema si è
dimostrata con il ruolo avuto nel disseminare
capannoni cosiddetti industriali in ogni angolo
del nostro comune, senza alcuna logica
infrastrutturale e senza alcun risultato
occupazionale? Non c'è stato, da parte sua, mai
alcuna iniziativa o impegno pubblico tesi a
scongiurare sia ulteriori scempi (vedi deposito
di copertoni e la cava di Pugliano) sia il
degrado nei nostri confini comunali.
Con queste premesse, quali garanzie di coerenza,
competenza ed affidabilità può dare la sua
ennesima candidatura?
A questo punto, faccia spazio a persone nuove,
sebbene inesperte, ma che vogliano conquistarsi
in modo fattivo, partecipato e trasparente,
credibilità e capacità di tutela dell’interesse
collettivo.
Piuttosto che lasciare la leadership,
auspichiamo che lasci e basta.
Cittadini in movimento.
http://transizionesst.blogspot.com/2009/04/domande-che-vorremmo-fare-giuseppe.html
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