1 novembre 2009
S.Salvatore, "In crisi di astinenza"
Raffaele Pucino

 

 

IN CRISI D’ASTINENZA

 

La consapevolezza per il gruppo di minoranza di non avere probabilmente mai più l’opportunità, né oggi e né domani, di amministrare il nostro comune ha accelerato in maniera preoccupante i prevedibili effetti di una dipendenza dovuta alla gestione del potere lunga decenni che, interrotta bruscamente, si è manifestata in tutta la sua tragica realtà.

 

Possiamo comprendere ma certamente non giustificare quello che passa nella testa di chi credeva di essere stato destinato a vita a guidare la nostra comunità e invece, improvvisamente, si ritrova ad essere un semplice consigliere comunale di minoranza.Traumatico senza dubbio perché quando è troppo è troppo.

 

Mica è facile digerire da un giorno all'altro lo smacco di perdere le elezioni amministrative con 400 voti di scarto? E sicuramente non è pensabile di dover aspettare 5 lunghi anni per tentare di nuovo di rimettersi in sella. Fatte queste semplici deduzioni sullo stato confusionale in cui devono trovarsi i consiglieri del gruppo PDL veniamo a quello che si sono inventati pur di creare allarmismo e magari, come nella Russia del 1917, organizzare una rivoluzione di ottobre per ritornare sulle sedie che da poco hanno lasciato. I manifesti affissi da giorni a firma del gruppo PDL hanno questo preciso obiettivo. Dimostrare l’incapacità dell’Amministrazione Izzo a governare e, non sappiamo come, mandarci definitivamente a casa.

 

Se veramente i consiglieri di minoranza pensano questo siamo veramente preoccupati per lo stato psico-fisico in cui si trovano. Perché agli effetti dell’astinenza che ti impedisce di avere il controllo delle tue azioni si aggiunge una sindrome, alquanto evidente, di “ pollastrite acuta “ che mette a nudo tutta la malafede e il livore di una minoranza che non accetta di essere tale. Infatti solo dei “ pollastri “ possono pensare di ingannare ancora la nostra comunità con atti mistificatori che, come il gioco delle tre carte, mirano a nascondere la realtà e la responsabilità delle cose nel nostro paese.

 

Nemmeno i bambini potrebbero pensare che un’amministrazione insediatasi solo da quattro mesi abbia avuto la possibilità o la responsabilità di determinare lo scempio che tanto enfaticamente viene denunciato omettendo di dire che il problema delle discariche, compresa quella adiacente ex cava Bove, è un problema vecchio di anni. Un problema, insieme ai tanti altri, che non hanno mai affrontato e mai risolto in sette anni di governo della nostra comunità e che l’amministrazione Izzo ha risolto in soli tre mesi.

 

Oggi si presentano nella veste di difensori di un territorio che non hanno mai tutelato e che hanno addirittura svenduto pur di portare in queste terre un inceneritore di rifiuti,  tacendo per 3 lunghi anni la verità al popolo di S.Salvatore. Con quale credibilità oggi scrivono e denunciano? A quale obiettivo mirano? A chi giova questo clima infuocato che i consiglieri di minoranza alimentano con tanto furore? Non sappiamo. Sappiamo però che la strategia della contrapposizione feroce e ingannevole che è stata messa in piedi produce una grave conflittualità sociale accentuando e divaricando ancor di più il solco scavato nella nostra comunità da una politica cieca che non mira all’interesse collettivo bensì a quello personale.

 

Il paese e la collettività purtroppo ne pagano il prezzo più alto. Sarebbe ora che i nostri avversari si rassegnassero al ruolo che il popolo di S.Salvatore ha deciso di dover loro assegnare attraverso un voto libero, democratico ed inequivocabile. Tra cinque anni si vedrà. Nel frattempo dimostrassero di avere ancora a cuore il futuro del nostro paese. In caso contrario, perseguire con tanto accanimento lo scontro frontale con la maggioranza evidenzia una precisa volontà di bloccare il paese nella perversa logica del “ tanto peggio tanto meglio “.

 

Noi proseguiremo per la nostra strada. Gli attacchi a noi indirizzati li riteniamo come insignificanti ostacoli che, seminati sul nostro cammino, avrebbero lo scopo di rallentare il lavoro amministrativo che dobbiamo e vogliamo fare. Poca cosa rispetto alla grande determinazione e alla tenace volontà di un gruppo che ha come obiettivo quello di risollevare il nostro paese dal baratro nel quale era sprofondato.

 

Intanto aspettiamo fiduciosi che la crisi di astinenza prima o poi finisca. Quel giorno saremo tutti più felici e finalmente potremo lavorare tutti per il bene della nostra comunità.

 

Nel caso contrario ci rassegneremo e faremo da soli e chissà che il detto “ meglio soli che male accompagnati “ non faccia proprio al nostro caso.

                                                                                                           Gruppo Consiliare

“ Uniti per S.Salvatore “

S.Salvatore Telesino 30/10/09

 

 

 

     

 Valle Telesina


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