Sinistra democratica è fortemente preoccupata
per l’accelerazione data al progetto di un
inceneritore a San Salvatore Telesino e per il
silenzio che lo circonda.
L’approssimarsi eccessivamente repentino di una
conferenza di servizi, necessaria e dovuta
perchè molte amministrazioni locali non furono
presenti alla prima, richiede una franca presa
di posizione da parte di tutte le forze
politiche. A tutt’oggi, nessuno partito politico
si è ufficialmente espresso ne è intervenuto a
riguardo; si sente quindi la mancanza di una
discussione pubblica nel merito e maggiormente
si avverte il vuoto di una posizione precisa da
parte del presidente della Provincia. Il resto,
poi, naviga in un’ambiguità che non risulta
accettabile.
E’
importante, infatti, avere una chiarificazione
riguardante il destino di un territorio a
prevalente vocazione agricola, e fiorentemente
dedito alla coltivazione di vitigni sempre più
pregevoli, minacciato, ora, dall’ombra di un
inceneritore.
Tale impianto richiederà necessariamente lo
stoccaggio delle scorie solide raccolte e
nessuno si è pronunciato sulla locazione di
questi siti da un lato, e dall’altro rilascerà
nell’atmosfera del telesino tutta la restante
quota del peso originario che non sono residui
solidi.
E’
infatti noto che il prodotto di una combustione
genera sostanzialmente residui solidi e residuo
gassoso che non è certo tutto vapor acqueo!!,
bensì un fumo contenente svariate sostanze
inorganiche presenti nelle biomasse, oltre che i
risultati dell’incenerimento dei prodotti
chimici usati durante la cultura e dei composti
che si vengono a creare, tra cui la diossina (in
presenza di cloro); la stima di questo risultato
della combustione è dell’ordine di alcune
tonnellate al giorno.
Tali preoccupazioni non possono essere
archiviate come semplice sindrome Nimby ma ad
esse vanno date risposte precise e
chiarificatrici. Ogni cittadino deve poter
sapere, essere informato e poter decidere sulla
base di una informazione chiara è corretta. E’
per questo che riteniamo opportuno e chiediamo
un referendum popolare che si pronunci
sulle scelte energetiche per il nostro
territorio.
Sinistra Democratica del Sannio, chiedendo a
tutti la trasparenza negli atti e nelle
intenzioni che finora ha tristemente latitato,
sottolinea di aver abbracciato la
strategia Zero Waste, guardando avanti,
così come gli USA di Obama, e condannando ogni
tipologia di smaltimento industriale che guarda
solo al profitto dovuto agli incentivi e pone
solo in secondo piano l’impatto ambientale e
sanitario arrecantesi.
La Vocem, come di prassi, proverà a convertire i
cittadini alle sue motivazioni con un
fantomatico sviluppo economico derivato dalla
economia diretta e indotta di tale impianto, ma
ambiente e salute non possono essere messi in
vendita!
Le
perplessità sull’iter scelto dall’azienda di
Bergamo, poi, insieme all’insistenza sul
progetto pur avviandosi soltanto con i
certificati verdi (e con la possibilità solo
successiva di richiedere finanziamenti per
smaltire anche CDR) fa pensare ad una convinta
questione di principio: non darla vinta al
territorio e ad i suoi abitanti!
E’
per questo che si invitano i cittadini tutti a
presiedere alla conferenza che si terrà
venerdì 17.07 alle ore 18.00
presso il Palazzo dei Congressi di Telese, per
manifestare il proprio dissenso a questo
progetto insieme ai comitati civici impegnati
dall'inizio a mantenere accesa l'attenzione su
questo problema ancora vivo.
Benevento, 14 giugno 2009
Sinistra Democratica del Sannio
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