21 luglio 2009
Biomasse, ora la protesta si fa sentire
Sannio Quotidiano

 

 

20-07-2009

 

 

 

Sono state numerose le persone che hanno partecipato alla marcia promossa dai comitati. No all’inceneritore, il territorio da salvaguardare, sindaci e cittadini sfilano convinti...

 

Da San Mennitto a piazza Nazionale di San Salvatore Telesino.

 

Attraversando strade, pezzi di valle Telesina che, a volerle ammirare, non ci si perde granché a definirle cartoline. Angoli di paradiso attraversati da un corteo, una marcia: quella organizzata dal coordinamento dei comitati civici di Puglianello, Amorosi, Telese Terme, Faicchio, Cerreto Sannita, San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi contro la costruzione dell’inceneritore a San Salvatore Telesino.

 

Già la “centrale per la produzione di energia con termo utilizzazione di biomasse”: questi i termini esatti del progetto curato dalla Vocem azienda partecipata della Provincia di Bergamo Preponderante del “no” pronunciato dai comitati civici è soprattutto la portata dell’impianto che la Vocem vuole realizzare.

 

La centrale secondo i promotori del fronte del No, non tiene conto della filiera corta, ossia delle reali necessità del territorio, ma brucerebbe da sola, quanto la metà degli impianti situati in Germania.

 

Inoltre ad intimorire è anche la questione analoga creatasi in quel di Pignataro Maggiore che ha scatenato lo scandalo Biopower, dove la centrale a biomasse, in fase di costruzione, stava per essere trasformata in inceneritore di Cdr.

 

Un “No all’inceneritore” campeggiante su uno striscione arancione ha aperto il corteo, composto da numerosi cittadini, da alcuni politici in particolare sindaci, da mezzi agricoli. “La manifestazione è la volontà del popolo telesino di impedire la realizzazione dell’impianto”.

 

L’assessore all’Ambiente di San Salvatore Raffaele Pucino lo ha definito il cavallo di troia del 3000, “perché questi – ha aggiunto - vogliono conquistare il nostro territorio con un termovalorizzatore”. L’assessore provinciale all’Ambiente, Aceto, ha ribadito la pronuncia contraria, all’unanimità in Consiglio, della Provincia e i ricorsi al Tar insieme al Comune di Amorosi e San Salvatore.

 

“Sotto l’aspetto tecnico, formale, sostanziale - ha aggiunto - noi siamo pronti e siamo sicuri dell’esito a noi favorevole nella Conferenza di servizi del prossimo 23 luglio, ma questo non ci deve far stare tranquilli, perché certamente loro faranno ricorso. Noi abbiamo delle qualità specifiche sul nostro territorio e se permettiamo un attacco purtroppo avremo un deupaperamento che non possiamo permetterci e che non ci sarà”

 

Il sindaco di Faicchio Borrelli: i sindaci sono determinati a salvaguardare il territorio. “Il progetto è nato come realizzazione di un impianto a biomassa, ma senza tener conto che mancava la materia prima”.

 

Contrario anche il sindaco di Puglianello Tonino Bartone: “Nel momento in cui ci siamo resi conto che l’impianto rappresentava un’assurdità, abbiamo manifestato il nostro dissenso deciso, forte, dando spazio alla nostra determinazione che riguarda tutta la classe politica sindacale”.

 


     

 Valle Telesina


Per intervenire: invia@vivitelese.it