I
cambiamenti intervenuti nella gestione di
ViviTelese e l’auto-ridimensionamento del ruolo
di Giovanni Forgione ci hanno portato in questi
giorni a riflettere su quello che ha
rappresentato quest’esperienza negli ultimi anni
ma, anche, più in generale, sulla situazione
politica di Telese Terme.
Insieme a tanti altri abbiamo invitato Giovanni
a rivedere la sua decisione, ed oggi che la
situazione sembra ormai definita, ringraziamo
comunque Lui e gli altri “artefici” di
ViviTelese per il contributo che hanno dato, e
continueranno a dare, alla crescita civile e
politica delle nostre comunità.
Per quanto riguarda Telese, i recenti
avvenimenti, ed in particolare le disavventure
dell’ormai ex sindaco D’Occhio, devono essere
visti come una occasione di cambiamento, forse
irripetibile.
I
cittadini estranei a quel sistema
politico-affaristico che sembra emergere dalle
indagini, devono ora ri-occupare, finalmente,
quegli spazi che comunque si sono liberati sulla
scena politica telesina.
In
tale contesto chi, come Giovanni Forgione, in
questi anni, si è distinto per impegno civile e
saggezza nella gestione di quello straordinario
strumento di partecipazione che è stato ed è
ViviTelese, fortemente radicato sul nostro
territorio, ma anche capace di valicare i
confini di Telese e della Valle Telesina, non
può far mancare il suo contributo non solo nella
gestione del sito ma, speriamo, anche con altre
forme.
Gli interventi “politici” che in questi anni
abbiamo letto su ViviTelese hanno portato
all’attenzione dell’opinione pubblica problemi e
richieste dei cittadini, proposte, idee che mai
avrebbero trovato spazio sui media tradizionali.
Nei prossimi mesi sarà ancora più importante che
tutti abbiano la possibilità di esprimere la
propria opinione, di fare proposte, di esprimere
valutazioni sulle liste e, perché no, anche
giudizi sui futuri candidati.
Inoltre tutti i cittadini, anche quelli che non
vanno ai comizi, e che non partecipano agli
incontri politici e alle riunioni più o meno
ristrette che caratterizzano le fasi
pre-elettorali, hanno il diritto di essere
informati di quali saranno i programmi, delle
proposte dei vari candidati, di sapere se e come
essi intenderanno, per esempio, arginare le
speculazioni edilizie che negli ultimi 15 anni
hanno devastato il territorio ed il paesaggio di
Telese Terme.
E
siccome, purtroppo, i danni ambientali e i
problemi sociali, non rispettano i confini
amministrativi, noi di cittadini in movimento,
consci che il futuro di Telese è decisivo anche
per i destini dei cittadini dei comuni vicini,
oltre ad offrire a Giovanni e agli altri gestori
di ViviTelese la nostra collaborazione,
auspichiamo che sempre più persone si attivino
per la crescita della comunità, per il
miglioramento dei servizi pubblici e per la
tutela dell’ambiente e del territorio.
La
situazione urbanistica di Telese costituisce
oggi un pessimo esempio che, purtroppo, anche
nei comuni vicini, alcuni hanno la tentazione di
imitare. Infatti, i profitti che si ritiene
possa garantire quel tipo di
“de-regolamentazione”, sono assai allettanti,
sia per i proprietari che per i tecnici e i
costruttori.
Abbiamo iniziato a leggere, a San Salvatore, la
bozza delle norme di attuazione del nostro
prossimo PUC: hanno la stessa impostazione che
ha portato Telese alla situazione di oggi,
peraltro ancora purtroppo in evoluzione in
termini di nuove volumetrie che non servono ai
Telesini.
E’
necessario ora che proprio da Telese parta un
movimento di decisa critica a questo “modello”
urbanistico ed economico, sia per recuperare lì
quegli spazi che ancora possono essere salvati,
sia perché altrove non si commettano gli stessi
errori.
ViviTelese, e l’impegno civico dei cittadini
che l’hanno animata in questi anni,
costituiscono una ricchezza immateriale delle
nostre comunità ed uno strumento di relazione
fra i cittadini e, a volte, fra i cittadini e le
istituzioni (anche in assenza di risposte). Si
tratta di un’esperienza che può e deve
proseguire con lo stesso “metodo” che gli ha
dato Giovanni il quale, con saggezza, ha saputo
dar voce ai cittadini senza sovrapporgli la sua
e senza mai strumentalizzare.
Questo approccio nel rispetto dell’opinione
altrui è stata la forza di ViviTelese e ha
consentito a tutti quelli che hanno usato questa
“vetrina” di sentirla come propria.
Allo stesso modo Telese Terme è di tutti i suoi
abitanti, è dei cittadini che vi vivono, e che
hanno il diritto/dovere di farsi carico delle
scelte politiche che ne decideranno il futuro.
I
cittadini, gli elettori che, dopo il
commissariamento, dovranno scegliere i loro
futuri rappresentanti, dovranno chiedere ai
candidati di ascoltare e discutere, di
organizzare assemblee pubbliche, di illustrare
con chiarezza e semplicità le proprie idee
confrontandole con quelle degli altri, e magari
di scegliere i candidati e formare una lista con
un processo partecipato e trasparente, anche con
le primarie di lista, aperte a tutti i
cittadini.
Non si può più continuare a ragionare come
individui, ma dobbiamo tornare a sentirci
comunità. E chi va ad assumere la responsabilità
del governo di una comunità e del territorio in
cui essa vive, non può prescindere dalla
conoscenza delle reali esigenze della comunità,
non può non operare con trasparenza e non può
esimersi dall’attivare reali ed efficaci
processi di partecipazione.
Cittadini in Movimento
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