Precari scuola, presidio del PRC a Telese per
l’arrivo del ministro Sacconi
Oggi 3 settembre, a partire dalle 16 a Telese
Terme, con l’arrivo del ministro del Welfare,
Maurizio Sacconi, alla festa nazionale
dell’Udeur, ci sarà il presidio della
Federazione Provinciale del Partito della
Rifondazione Comunista insieme ai precari della
scuola. L’appuntamento sarà l’occasione “per
dimostrare dinanzi ai media nazionali e
all’autorevole ministro del Governo Berlusconi,
la contrarietà ai tagli al personale del mondo
della scuola e dell’istruzione che stanno
mettendo in ginocchio il sistema formativo,
tagli decisi dall’accordo Tremonti – Gelmini”.
“La precarietà del sistema scolastico – si legge
in una nota - non solo lede la dignitàdel mondo
dell’istruzione e di tutti coloro che, a vario
titolo, ne fanno parte, ma dimostra, casomai ce
ne fosse bisogno, che la risposta politica data
da questo Governo ai temi dell’occupazione e del
sapere, è praticamente nulla.
Quando si taglia soltanto, cercando di
risparmiare sulla conoscenza e mettendo fuori
dal sistema occupazionale personale già da anni
precario, è la prova che si stanno commettendo
errori enormi che pagheranno tutti, comprese le
future generazioni. Per questo c’è la necessità
di dimostrare il proprio dissenso e chiedere con
forza al ministro Sacconi, un passo indietro, e
il conseguente ritiro dei tagli al personale”
Ansa.it
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_1648954294.html
Il ministro del Welfare Sacconi
ha confermato oggi che assieme alla collega
dell'Istruzione sta lavorando per trovare una
soluzione. Insomma, le carte da giocare per
chiudere la partita ci sarebbero. E la Gilda ne
ha messa sul tappeto pure un'altra: anticipare
il ritiro dalle cattedre per i docenti prossimi
alla pensione e offrire così un'opportunità di
stabilizzazione ai colleghi da anni in attesa di
un'assunzione.
Quel che è certo è che domani i sindacati non si
accontenteranno delle parole. Se necessario
chiedono che la vertenza approdi a Palazzo
Chigi. Un comunicato di Viale Trastevere che
contesta le cifre circolate in questi giorni sul
numero dei precari non ha aiutato a rasserenare
gli animi e, anzi, ha sollevato l'indignazione
dei sindacati.
"Sono enormemente diversi dalla realtà -
sostiene il ministero - i dati che alcune
organizzazioni sindacali forniscono in queste
ore in corrispondenza delle manifestazioni e
delle proteste. La razionalizzazione del sistema
scolastico ha riguardato 42mila unità di
personale. Considerato però che quest'anno sono
andati in pensione 32 mila docenti, in realtà si
ferma a meno di 10 mila il numero di insegnanti
non in ruolo a cui non sarà riconfermata la
supplenza".
"Il ministero si informi meglio. I dati da noi
diffusi - ha replicato il segretario generale
della Cisl scuola, Francesco Scrima - non sono
falsi, ma sono quelli forniti dal ministero ai
tavoli di confronto e contenuti nella relazione
che lo stesso ministero ha inviato al Ministero
dell'Economia". Stessa osservazione da parte del
leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo che invita
il ministro Gelmini a mettersi "d'accordo con sé
stessa e con il ministero che guida".
I sindacati hanno già avvisato di essere pronti
a mobilitarsi se domani non arriverà una
proposta risolutiva e i Cobas hanno già
organizzato per domattina un sit-in davanti al
ministero.
A surriscaldare il clima è arrivato, infine, il
Codacons che ha annunciato di aver denunciato il
ministro Gelmini e i direttori scolastici
regionali a 104 procure (l'esposto è stato
presentato oggi) per interruzione e turbativa di
pubblico servizio e violazione delle norme sulla
sicurezza delle classi che superano i 25 alunni.
L'associazione di consumatori ha anche
annunciato un mega ricorso collettivo contro i
tagli degli organici.
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