Grande enfasi viene data in
questi giorni alla firma del protocollo d’intesa
Regione-Provincia di Benevento, riguardante il
polo scolastico. L’evento è stato altresì
ampiamente pubblicizzato su tutti i media locali
nelle scorse settimane. Di fatto, il messaggio
veicolato dai mass-media è il seguente:
è stato firmato il protocollo
d’Intesa tra la Regione e la Provincia per la
costruzione di un Polo Scolastico d’eccellenza
che accolga l’Istituto d’Istruzione Superiore di
Telese Terme.
In realtà il
protocollo d’intesa, come riportato dalla
stampa, recita: “Regione e Provincia si sono
impegnate a programmare e realizzare, nel
territorio del Comune di Telese Terme, un
intervento “segnale”, ossia un edificio
omnicomprensivo di tutti i principi di qualità
atti a generare comportamenti culturali
conseguenti”. Si tratta, dunque, di una
preliminare e formale manifestazione della
volontà di impegnarsi per la costruzione del
nuovo Liceo.
Con
riferimento alle risorse da destinare alla
costruzione del polo scolastico, viene citato il
“Programma
operativo Fers 2007-2013 – Obiettivo Operativo
6.3; risorse Fas; Parco Progetti Regionale”. A
tutt’oggi la Provincia di Benevento, competente
per l’edilizia scolastica nelle Scuole
Superiori, risulta beneficiaria – in relazione
al POR FESR
Campania 2007-2013 – solo della somma di Euro
1.268.400 per il progetto
GIADA
(gestione informatizzata atti deliberativi e
amministrativi).
Dall’esame degli
atti della Regione Campania, si evince che la
delibera di Giunta n. 1567 del 15 ottobre 2009,
pubblicata sul
BURC
del 2/11/2009, apporta delle modifiche
sostanziali alla precedente delibera
n. 1367 del 28
agosto 2009, la quale prevedeva le modalità di
accesso alle risorse dell'Obiettivo
Operativo 6.3 del
POR
FESR
2007-2013. Con la delibera n. 1567 la Giunta
Regionale ha provveduto, tra l’altro, a:
1. Escludere
gli interventi di costruzione ex
novo di edifici scolastici;
2. Modificare
la parte
relativa alla realizzazione di
edifici "segnale" intesi non più come strutture
destinate esclusivamente ad uso scolastico,
bensì più opportunamente come strutture adibite
a centri polifunzionali per promuovere lo
sviluppo sociale e culturale dei territori,
aumentare la coesione sociale e innalzare la
qualità della vita;
Sono esclusi interventi di
costruzione ex novo di edifici scolastici; il
punto 2., invece, prevede che gli edifici
“segnale” dovranno essere adibiti a Centri
Polifunzionali. Cosa s’intende qui per Centro
Polifunzionale è difficile da capire; in linea
di principio
i centri
polifunzionali danno risposte multiple ai minori
e alle famiglie, promuovono azioni educative e
di sostegno scolastico, ma sono anche luogo di
tempo libero, punto di ascolto e occasione di
aiuto alle relazioni fra le persone. Forse - e
lo auspico – nelle maglie interpretative del
punto 2. si potrà trovare l’escamotage, per
reperire le risorse per il nuovo Liceo. Anche se
non sempre i politici mantengono gli impegni, mi
auguro che segnali concreti possano essere
lanciati prima delle elezioni regionali, che si
terranno nel prossimo mese di Marzo 2010.
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