Fulvio Del Deo
Avrei ben altro da fare in questo momento, ma
certe cose mi costringono a scrivere. Cercherò
di essere più rapido possibile.
Un pomeriggio di una ventina di anni fa, passavo
nella folla di via Luca Giordano sul marciapiedi
dove ci sono le bancarelle dei libri, quando mi
viene incontro un tizio dall'aria stravolta che
mi fa: «Scusi, mi saprebbe indicare dov'è la
Forestale?» La Forestale al Vomero?, penso io.
«No, mi dispiace», gli rispondo. E lui, con tono
lamentoso e disperato: «Sì, mi serve la
Forestale, perché c'è un albero che mi da
fastidio!»
E chi se li scorda più quegli occhi da pazzo! Si
allontanò ondeggiando, proiettato fra la folla
dalla sua urgenza.
Quella fu la prima volta che sentii dire che un
albero può "dare fastidio". A Telese invece ho
imparato che gli alberi "sporcano". Anche questa
affermazione è frutto di un disordine mentale,
di uno squilibrio psichico piuttosto diffuso in
questa zona dall'aria povera di particelle di
iodio.
Alcuni anni fa, assistetti a una di quelle
solite cazzate che fanno fare ai bambini delle
scuole. Mio figlio era alla materna e fu
costretto col freddo che c'era a presenziare
alla cerimonia indetta dal nostro Comune per la
piantumazione di un albero in onore di tutti i
nati di un'infinità di classi, se non ricordo
male dal 1999 al 2002. Mio figlio è del 1998 ed
era già rappresentato (insieme a tutti i suoi
coetanei) dalla magnolia dei giardini di piazza
padre Pio.
Detto per inciso, in Italia
esisterebbe una legge che dice
che per ogni nuovo nato
si dovrebbe
piantare un albero. Ovviamente qui dove gli
alberi sono un po' odiati, forse per via della
leggenda del noce delle streghe, e si cerca di
minimizzare il numero.
Così ci si deve accontentare di un solo
misero albero per ogni migliaio di bambini.
Ebbene quel giorno l'albero fu piantato, con
tanto di discorso interminabile e vuoto
dell'Assessore, con tanto di benedizione
religiosa, di spettacolino del mangiafuoco (non
di Pino D'Occhio, ma del mangiafuoco quello
vero), di polemica del prete con quest'ultimo
perché gli aveva chiesto di salirgli in piedi
sulla pancia e il signor Gerardo disse che lo
faceva a malincuore e non voleva che poi si
dicesse in giro che il parroco aveva messo sotto
i piedi un altro essere umano e che nessuno si
permettesse poi di farne una polemica ecc. due
palle così, per dirla in breve.
Insomma, fu una mattinata fredda, con il mio
piccino lì fermo e intirizzito insieme i suoi
compagni, mentre io come un fesso a fargli le
fotografie. Il tutto si svolgeva nello
squallido spiazzo fra via Scafa e via Fausto
Coppi.
QUELL'ALBERO, PIANTATO COME AUGURIO PER I
NUMEROSI "NUOVI NATI" (che oggi vanno alle
scuole elementari) IERI E' STATO ELIMINATO,
SRADICATO, UCCISO.
PUR NON CREDENDO NEL MALAUGURIO CHE CERTI GESTI
SIMBOLEGGIANO, INVITO TUTTI I BAMBINI DAI 7 AI
10 ANNI E AI LORO GENITORI DI PROTESTARE E DI
INCAZZARSI COME BUFALI VERSO CHI HA COMPIUTO UN
TALE SCEMPIO.
Fulvio Del Deo |