Caro Gianluca.
Ti scrivo di nuovo, perché le tue risposte ancora non mi
convincono.
Tu dici che «l’eliminazione
del cassonetto è SEMPRE un fatto positivo», «le
statistiche dimostrano che la raccolta porta a porta è lo strumento più
efficace per aumentare quantità e qualità della raccolta
differenziata», perché permette di «verificare la pratica del
singolo nucleo familiare».
Questo significa che abbiamo dovuto eliminare i
cassonetti per colpa dei cittadini che non sarebbero maturi e che
devono essere controllati affinché non facciano pasticci. Va
be', se lo dici tu...
Subito dopo, però, parli del "passaggio alla
tariffa" che verrà calcolata in base alla quantità di
rifiuti prodotti. Così, all'improvviso, come per incanto, quello
stesso popolo di trogloditi che oggi non merita neppure i
cassonetti, domani mattina diverrà talmente virtuoso da... non pensare
nemmeno lontanamente a barare per pagare di meno, magari sotterrando
la munnezza in giardino, bruciandola nel camino o semplicemente
scaricandola ai bordi di una strada isolata.
Mi spieghi -secondo te- come avverrebbe mai questo
prodigio?
Le mie perplessità comunque non finiscono qui...
Sarò schematico per esporre i fatti in meno spazio e
tempo possibile.
- L'eliminazione del cassonetto sta provocando un grave
danno ambientale che è INNEGABILE. Perché tu continui
a negarlo? Non ti sei guardato attorno?
- Il cittadino (che a detta tua non sarebbe all'altezza di
gestire la raccolta differenziata in modo responsabile) spesso
sta dimostrando di essere molto più civile dei suoi
amministratori, ovviando a sue spese agli
inconvenienti della mancanza di cassonetti, con cesti e canestrini
sospesi in alto, fuori dalla portata degli animali. Ti sembra
giusto?
- La cosiddetta raccolta differenziata non è differenziata
affatto: c'è una busta gialla "multimateriale", e una
busta nera con tutto il resto. La separazione dei materiali
all'interno della busta gialla avviene a mano e richiede un lavoro
certosino, con manodopera a spese dei contribuenti. Siamo sicuri che
serva realmente a qualcosa, o non è solo un modo per dare
lavoro fittizio ai disoccupati, a spese dei contribuenti?
- Il materiale della busta nera non è né umido-organico,
né altro che possa essere riciclato in alcun modo. Spiegheresti a
noi cittadini "incivili" dove vanno a finire questi
materiali?
- Ci diresti quanto costa separare i materiali della busta
gialla e quanto invece ricaviamo dal riciclaggio dello stesso
materiale che NOI forniamo?
- Ma esiste poi realmente il riciclaggio dei suddetti
materiali, o è solo una farsa? Quali sono allora le
ditte di riciclaggio per la carta, la plastica, il ferro,
l'alluminio, il vetro ecc.?
- Nell'azienda municipale di nettezza urbana di Tel
Aviv, lavorano solo 100 dipendenti, di cui 33
sono laureati e 42 sono diplomati. Nell'enorme
discarica di Tel Aviv è in uso un sistema totalmente
meccanizzato di separazione dei rifiuti, e l'energia elettrica per
far funzionare i macchinari proviene da una turbina
azionata dal metano prodotto dai rifiuti stessi. Ne hai mai sentito
parlare? Non credi sia quello il sistema più adatto a una
popolazione "incivile e
incapace di differenziare" come la nostra?
8.
Non molto tempo
fa, in piena emergenza rifiuti, Hidit El-Hassid,
direttrice della suddetta discarica, offrì la sua disponibilità per
contribuire alla soluzione di quello che è uno dei nostri
più antichi problemi. Comprendo che per i nostri politici, da sempre
disponibili e ospitali verso
i terroristi palestinesi, sarebbe un tantino
umiliante farsi
aiutare dai "munnezzari" israeliani... ma -visto e considerato
che continuiamo a stare nella merda più totale- non sarebbe il caso di mettere da parte
pregiudizi ignobili quanto atavici e prendere in considerazione la
proposta? Se non altro, potrebbe essere uno spunto per cominciare
una buona volta a lavorare seriamente, con meno chiacchiere,
meno sprechi miliardari, meno devastazioni ambientali e più fatti
concreti. Non credi?
Allego qualche foto scattata qui
nei dintorni, ma ti basterebbe fare un giro per vedere molto di più.
Aspetto tua graditissima risposta.
Con immutata stima.
Fulvio
tipico scenario dovuto
all'eliminazione dei cassonetti
uno dei tanti modi per
non far sbranare i sacchetti
alcuni cittadini
dimostrano di essere molto più civili dei loro amministratori,
ovviando a proprie spese agli
inconvenienti dovuti alla mancanza di cassonetti
l'immondizia si
mescola anche ai calcinacci dei lavori pubblici perenni
tipico spettacolo
mattutino
sacchetti sbranati
nella notte
alcuni depositi
d'immondizia sui bordi delle strade ormai non vengono più
prelevati
il vento sparpaglia
ovunque i rifiuti
ormai non
c'è strada che non sia contornata da munnezza
non c'è angolo che sia
stato preservato: uno scenario deprimente
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