24 marzo 2009
Problema Telese: Delusiom
Gino Di Vico

 

 

E’ opinione, largamente diffusa, che ci sia un così detto “Problema Telese” che a vario modo viene interpretato a più voci, più o meno dissonanti, ma che tutte insieme evocano una sola costante: Telese presenta numerose problematiche irrisolte che a partire da quella più imputata, come la questione urbanistica, finiscono a quella più generale di un continuo, lento degradarsi del tessuto sociale.


E’ talmente diffusa questa opinione che a sostenerla sono quasi tutti, non solo le naturali opposizioni, ma persino persone vicine o addirittura dentro la maggioranza che governa il paese, i quali  con proclami pubblici o privati lamentano la mancata buon amministrazione delle risorse che avrebbe limitato se non addirittura compromesso nel tempo lo sviluppo della cittadina secondo le proprie linee e vocazioni naturali.


Ragion per cui a monte di tante sensibilità diffuse, se la critica al fine non vuole essere solo “un sterile e vuoto esercizio retorico” ne dovrebbe scaturire quantomeno una condivisione d’intenti che dovrebbe, o potrebbe, confluire in un fronte comune che, non tanto nella condanna al passato ma nella proposta di futuro, dovrebbe aver già pronto e delineato il proprio programma.
Considerazioni talmente elementari che, a mio giudizio, prescindono da ogni lettura partitica, politica, ideologica, ecc…ma si affidano al solo buon senso.
 

Eppure il quadro generale, ci ritorna una situazione dove, intorno ad esasperati personalismi mascherati dalla perenne difesa degli alti valori civili e morali che muovono gli uomini e le idee, non si riesce a fare sintesi finendo per mettere al centro del dibattito, più che programmi e progetti: il DNA delle singole persone, restituendo ai cittadini un’immagine sicuramente poco virtuosa, foriera di cattivi presagi non tanto sulle fortune dei singoli o gruppi di personaggi ma per l’intero futuro della cittadina che “mentre i dottori discutono” pian piano se ne muore.


Di contro, esaurire il discorso sulle singole personalità non è detto che al fine non sia, anche se unica, la peggiore delle vie da seguire ma al contrario potrebbe dimostrarsi la chiave vincente, il discrimine  sul giudizio pubblico e privato da riservare a chi si propone ad amministrare la realtà telesina, rimettendo la “sovranità” agli elettori che dovrebbero, si spera, essere capaci di "spogliare il re” riconoscendone le virtù pubbliche o le nefandezze private  alla scoperta dello stato più intimo che ne farebbe  un buon o un cattivo amministratore.




 


 

 

 

 

     

 Valle Telesina


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