30
giugno 2009
Continua la
querelle politica telesina iniziata a seguito
del primo Consiglio Comunale del 22 Giugno 2009.
Ma stavolta lo scontro diventa ancora più duro e
ad esplicitarlo è proprio la parte finale del
comunicato del circolo telesino di Rifondazione
Comunista. Essa sottolinea una coincidenza
lasciata al beneficio del dubbio: “convergenza
segnata da Altrofuturo (gruppo consiliare di
Liverini ndr) tra notevoli centri di interesse
gravitanti sulla gestione delle terme”.
Il comunicato poi
prosegue spiegando i motivi che hanno indotto il
Prc telesino a trarre certe conclusioni: “Sia
Alessandro Grimaldi (consigliere di minoranza
nel gruppo di Liverini ndr) che Pino D’Occhio
sono molto amici dell’Impresa Minieri (che
gestisce le terme ndr) ed è notorio l’appoggio
politico ed elettorale profuso dalla stessa
Impresa e da Costanzo Jannotti Pecci
(amministratore delegato dell’Impresa Minieri e
Presidente di Federterme ndr) in favore di
D’Occhio.
Come sappiamo
tutti, inoltre” continua il comunicato “una
parte di consenso “termale” è andata anche a
Grimaldi. È un caso del resto che Liverini non
abbia mai speso una parola sulla gestione delle
terme e sul ruolo del consorzio idrotermale?
Difficile crederlo” conclude “anche perché non
si tratta di una dimenticanza caduta in campagna
elettorale, ma di un oblio che dura da 5 anni.
Dunque l’unico a non aver avuto l’appoggio dei
poteri forti è Capasso”.
L’impresa A.
Minieri ha in gestione le Terme dal 1877, quindi
da 133 anni. Le Terme di Telese sono, infatti,
di proprietà del Consorzio Idrotermale che
appartiene per il 79 % al Comune di Telese e per
il 21% al Comune di San Salvatore. La ditta che
finora ha sempre vinto le gare d’appalto (in
totale 6 volte), che si svolgono ogni 20 anni, è
stata appunto finora l’impresa A. Minieri per
l’esperienza maturata nel campo e il fatturato
raggiunto finora.
È nota l’amicizia
epocale di Alessandro Grimaldi con l’Impresa e
un eventuale appoggio dato dalle Terme al
candidato che, sebbene questa volta fosse con
Liverini, cinque anni fa venne eletto nella
compagine di D’Occhio, col sindaco Capasso,
prendendo più voti in assoluto dopo il
vicesindaco Caporaso. Inoltre Alessandro
Grimaldi, a tutt’oggi, ha in gestione il bar
delle Terme. Secondo il Prc la simpatia
dell’Impresa nei confronti di D’Occhio e nei
confronti di Grimaldi avrebbe generato un
duplice appoggio della ditta: sia al sindaco
attuale che al consigliere eletto Grimaldi, con
il beneplacito del suo candidato sindaco
Liverini.
In effetti, come
fa notare il Prc, fu solo Capasso, nella
campagna elettorale, ad attaccare le Terme,
pretendendo un’apertura del Parco su orari più
lunghi e una migliore gestione, anche Pino
D’Occhio ha più volte fatto accenno, però, alle
Terme durante la Campagna elettorale.
L’eventuale duplice appoggio è tuttavia smentito
da più fonti. Una funzionaria dell’Impresa, ad
esempio, nega ogni influenza o pressione della
dirigenza su “chi” votare alle varie elezioni.
“È assurdo che
un’azienda si schieri ufficialmente” dichiara il
sindaco D’Occhio “si può parlare solo di
questioni che vanno sul piano privato, e su
questo non mi pare che la faccenda sia da
commentare”.
Liverini e Grimaldi, infine, in un comunicato
stampa si uniscono al coro di dissenso per gli
attacchi del Prc riguardo alle Terme. “Tutto il
teorema, che il Prc, alias Aceto, costruisce,
appartiene alla sua mentalità vetero-comunista.
Vede, come sempre, complotti e intrecci
politico-affaristici ovunque, anche quando non
ci sono. Il fatto singolare” continua “è che
tali cose, quando, invece, accadono in casa
propria, non le vede. Ci riferiamo alla sua
nomina quale assessore provinciale, senza avere
avuto nemmeno il consenso per essere eletto.
Ci riferiamo,
inoltre, alla sua disinvolta capacità di
stringere accordi elettorali con soggetti
politici, che aveva combattuto fino a pochi
giorni prima, riscuotendo, peraltro, un
insuccesso clamoroso, testimoniato
dall’insignificanza dell’apporto fatto
convergere sul candidato di riferimento (Luigi
Materazzo candidato con Capasso ndr), a fronte
degli oltre 250 voti ottenuti alle elezioni
provinciali dell’anno scorso”. E prosegue la
nota: “Ad Aceto, pertanto, consigliamo di
lasciar fare l’opposizione a chi legittimamente
è stato eletto in tale ruolo. Che voglia
“appoggiare” Capasso, poi, e combattere i
sottoscritti, è libero di farlo. Pensiamo che
non gli sfuggirà, però, che tra Capasso e
D’Occhio è in atto solo una guerra personale per
il predominio del locale PDL”.
Riguardo, poi, all’accusa di “dilettantismo
politico al limite dell’ingenuità” mossa dal Prc
a Liverini, Altro futuro dichiara: “Pensavamo di
aver già chiarito sufficientemente la posizione
assunta dal nostro gruppo consiliare, durante il
primo consiglio comunale. Non è stato così”.
“Sostanzialmente” continua la nota “Aceto dice
che l’opposizione si fa dicendo “no”, e,
pertanto, è rimasto scandalizzato dal voto di
astensione.
Crediamo, al
contrario, che un voto di astensione non
significhi affatto compiacenza o collusione con
un avversario politico, ancorché riguardi gli
indirizzi programmatici. Nello specifico, ci è
sembrato opportuno, così come tuttora crediamo,
di non interdire un eventuale dialogo su temi
importanti, quali l’ambiente e la trasparenza
amministrativa, evocati dal sindaco D’Occhio. Il
nostro gruppo consiliare, pertanto, aspetterà
D’Occhio sul terreno delle proposte concrete”. E
conclude “Crediamo che tale atteggiamento possa
essere utile all’intera collettività proprio
perché non intende partire da pregiudizi”.
Gianclaudio
Malgieri
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