L’abbattimento delle distanze tra chiesa e
popolo attraverso la diffusione della parola di
Dio direttamente nelle case e sul territorio, è
stato uno dei più grandi insegnamenti che il mai
abbastanza compianto Papa progressista Giovanni
Paolo II ci ha lasciati.
Anche per questo da alcune settimane la statua
della Santa Vergine, peregrina per i diversi
quartieri del paese ricevendo ovunque
acclamazioni ed accoglienze trionfali. Partita
dalla chiesa parrocchiale il 4 maggio, vi farà
ritorno il 31 dopo aver attraversato tutto il
territorio comunale.
Nell’ultimo fine settimana è stata ospite
nell’estrema periferia, in via Fausto Coppi, ed
anche in questo quartiere i residenti si sono
dati un gran daffare per accoglierla degnamente.
Sabato sera, già dal cavalcavia della via
turistica del lago, è stato un tripudio di
fiori, nastri bianchi e azzurri, coccarde,
candele, inni e gruppi di fedeli che salmodiando
hanno accompagnato l’icona della Vergine
all’ingresso del luogo che l’avrebbe ospitata,
dov’è stata accolta dall’esplosione di fuochi
pirotecnici di benvenuto.
Alla Santa Messa che si è tenuta domenica sera,
si sono riuniti numerosi i fedeli del luogo
potendo in tal modo apprezzare l’omelia sempre
puntuale e coinvolgente del parroco Don Gerardo.
Da
tempo immemore la chiesa svolge il difficile
compito di aggregazione ed integrazione sociale;
per quanto ci riguarda ciò è reso ancor più
difficile dall’incessante ondata migratoria che
sta investendo Telese negli ultimi anni.
In
questo senso, la Madonna ha compiuto nella
nostra zona un “grosso miracolo.” Fino a venerdì
mattina il quartiere era composto da gruppi
eterogenei e disarticolati di famiglie che nella
loro interazione, si limitavano alle semplici
necessità di civile convivenza. In occasione
della venuta dell’effige, si è dipanata una
matassa intricata di fili invisibili che ha
provocato uno spontaneo ma inarrestabile
movimento di cooperazione: in breve tempo
l’intera zona era mobilitata e agiva
solidalmente per il successo dell’iniziativa.
Grazie a Maria, laddove prima esisteva
indifferenza ora c’è fratellanza, dov’era
diffidenza ora c’è amicizia, dov’era freddezza
ora calore e passione.
Non smetteremo mai di ringraziare la Vergine e i
suoi ministri della parrocchia di Telese per
questo stupendo quanto inaspettato dono.
Salvatore
Sorrentino. |