Consorzio Terme, nuovo KO - 11-01-04 - da Il Mattino

 

 

Il Mattino - Domenica 11 Gennaio 2004

CONSORZIO DELLE TERME DI TELESE, È DIBATTITO APERTO


Statuto e presidenza, ancora un rinvio
Aggiornato il consiglio di amministrazione.

Franco: il presidente non sia un primo cittadino

VITTORIO VALLONE
Nulla di fatto ancora per la modifica dell'articolo 12 del nuovo statuto del Consorzio Idrotermale di Telese Terme e San Salvatore Telesino. La riunione che serviva ad approfondire la questione riguardante le nuove modalità di costituzione del Consiglio di amministrazione e la sua presidenza è stata aggiornata alla prossima settimana. Carlo Franco, consigliere indipendente del Consorzio proprietario delle Terme, spiega l'iter che ha portato all'elaborazione del nuovo strumento che sarà a breve adottato.

«C’è da premettere - afferma - che le modifiche allo statuto del Consorzio idrotermale sono in adeguamento al decreto del 18/08/2000 n.267. Il Consorzio, con un iter partito nell'autunno del 2002, ha approvato lo statuto dopo un anno di riflessioni. Con un congruo anticipo abbiamo non solo dibattuto la questione ma anche presentato modifiche di natura politica che sono state vagliate dalla Commissione predisposta alla redazione del nuovo strumento.

La Commissione ha presentato poi lo scorso novembre la bozza definitiva approvata all'unanimità. La conclusione dell'iter prevede il passaggio ai Consigli comunali di Telese e San Salvatore proprietari del bene. A questo punto sono state però fatte delle osservazioni dai Ds di Telese e San Salvatore per cui il Consiglio del Consorzio si sta riunendo per procedere ad ulteriori approfondimenti». Nella sostanza le modifiche in applicazione al decreto 267 cambieranno definitivamente il volto del Consorzio idrotermale.


Ecco come funzionerà: i due Comuni eleggeranno un'assemblea di 15 consiglieri, 11 di Telese e 4 di San Salvatore. L'assemblea a sua volta eleggerà un Consiglio di amministrazione costituito da 7 membri, 5 telesini e 2 sansalvatoresi. I membri del Cda non è detto debbano essere per forza consiglieri comunali dei rispettivi paesi come avviene ora, ma anche soggetti esterni ai consigli comunali stessi, scelti dall'assemblea e che abbiamo particolari capacità gestionali in materia termale. Il Consiglio, infine, due volte l'anno, riferirà sui lavori in corso all'assemblea dei consiglieri. In più è previsto un appannaggio mensile di circa 1700 euro per il presidente, circa 400 euro per il suo vice e circa 250 euro per i membri dell'organo direttivo.


«Un Cda così fatto - aggiunge Franco -, potrebbe avere un presidente che non coincide con la figura del sindaco di Telese. A proposito di questo devo rilevare che la figura del sindaco di Telese, o di qualsiasi altro comune, presa dai problemi quotidiani del suo paese, non potrebbe, come del resto si è rilevato dal primo giorno della costituzione del Consorzio, dare a questo organo amministrativo e alle Terme di Telese grande attenzione. Mi auguro quindi le stesse cose che si augura il legislatore che ha pensato il decreto 267: un Consiglio di amministrazione preso ed attento quotidianamente alle nostre Terme ed al suo sviluppo».