27 febbraio 2005
Manifestazione il 1° marzo davanti al Senato
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MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO ONLUS

Associazione Nazionale di Consumatori e Utenti

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

Diritti. Costituzione: manifestazione il 1° marzo davanti al Senato contro il disegno di legge di riforma. Aderisce anche il Movimento Difesa del Cittadino. Festa: "Sono in pericolo i diritti e i valori costituzionali".

 

xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" / 26/02/2005. Il disegno di legge che riforma la Costituzione è tornato in aula al Senato dopo lo stop imposto bruscamente ai lavori della Commissione Affari costituzionali. Solo la mancanza del numero legale ha evitato che si chiudesse l’esame entro il mese di febbraio. Una marcia a tappe forzate, per arrivare a votare entro l’8 marzo il testo di riforma che scardina la Costituzione del 1948 e mette a rischio la tenuta economica, amministrativa e istituzionale della Repubblica.

 

Contro questo progetto di riforma il “Coordinamento nazionale delle iniziative per la difesa della Costituzione e per il referendum contro il progetto di riforma della II parte della Costituzione”, promosso da ASTRID, Libertà e Giustizia e Comitati Dossetti, e presieduto dal Presidente emerito della Repubblica sen. Oscar Luigi Scalfaro, organizza in concomitanza con il dibattito e con le votazioni nell’aula di Palazzo Madama una MANIFESTAZIONE A ROMA DAVANTI AL SENATO Martedì 1° marzo 2005, a partire dalle 16.30.

 

Anche il Movimento Difesa del Cittadino aderisce al Comitato e alla manifestazione, invitando gli iscritti e simpatizzanti ad intervenire.

E Giovanni Festa, responsabile del Movimento Difesa del Cittadino sede Sannio Valle Telesina , in perfetta e totale sintonia e condivisione con la Presidenza Nazionale dell’MDC risponde con un  forte e chiaro si all’invito e dichiara che “ non è più tempo di nascondersi o di fare i furbi…in una democrazia partecipata i cittadini hanno anche il dovere morale prima ancora che politico di esprimere il loro civile dissenso nelle forme proprie garantite dalla costituzione della Repubblica Democratica Rappresentativa Parlamentare Italiana: sono in pericolo i diritti ed i valori costituzionali !”.

 

Riportiamo dalla Relazione di Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino al V° Congresso dell’associazione, svoltosi a Roma il 18-19 febbraio, i passi riguardanti questa importante questione.

“Vi manifesto una forte preoccupazione per il disegno di legge di riforma costituzionale che nei prossimi giorni, con una forzatura regolamentare in quanto ancora non si era conclusa la discussione in Commissione, andrà in aula al Senato. La prospettiva è di una approvazione rapida per poi andare ad una rapida seconda lettura, come previsto per le modifiche costituzionali, per arrivare all’approvazione definitiva prima della conclusione della legislatura.

 

Nelle scorse settimane siamo stati invitati come associazione ad aderire al Comitato per la Difesa della Costituzione che si è formato, presieduto dal Presidente emerito della Repubblica il sen. Oscar Scalfaro e con la partecipazione di massimi costituzionalisti.

 

Il Movimento Difesa del Cittadino ha sempre rivendicato gelosamente l’assoluta autonomia da ogni schieramento politico e partitico nel pieno rispetto della libertà di scelta di ogni iscritto e di ogni dirigente.

Questa continuerà ad essere la linea che il Movimento seguirà, anche nei confronti delle liste elettorali che stanno proliferando, almeno fin quando il sottoscritto verrà designato come presidente. Ma su questo delicato tema tornerò più avanti.

 

L’indipendenza e l’autonomia non significano tuttavia indifferenza e connivenza di fronte ad uno stravolgimento di alcuni principi costituzionali, come prevede la proposta di modifica costituzionale in discussione.

 

Faccio mie le considerazioni espresse di recente in un documento firmato da alcuni prestigiosi intellettuali lontani dalla vita politica ma partecipi e consapevoli.

 

“Noi siamo vivamente preoccupati per la proposta di modifica della Costituzione all’esame del Parlamento, che riteniamo rappresentare una grave minaccia per la nostra democrazia – scrivono Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Salvatore Accardo, Enzo Biagi, Inge Feltrinelli, Luca Formenton, Rita Levi Montalcini, Renzo Piano, Luca Ronconi e Guido Rossi -. La riforma in discussione riscrive 43 articoli della nostra Carta. È difatti una nuova Costituzione. Ma non è una buona Costituzione. Essa, infatti, delinea una forma di governo unica al mondo, lontana da quella delle altre democrazie europee e occidentali, basata sulla dittatura elettiva di un uomo solo e sull’esautoramento del Parlamento che può essere sciolto a piacimento del Premier.

 

 

Non vi sono contrappesi a questo eccessivo potere perché la proposta sminuisce il ruolo delle grandi istituzioni di garanzia: il Presidente della Repubblica viene privato di qualsiasi effettivo potere e relegato in un ruolo cerimoniale; e nella Corte Costituzionale aumentano i giudici di nomina politica. Anche alcuni fondamentali diritti, da lungo tempo acquisiti, sono oggi in pericolo: con la devolution, e il conseguente aggravarsi delle differenze tra Regioni ricche e Regioni povere, la riforma mette a rischio l’universalità e l’eguaglianza dei diritti in settori fondamentali per il benessere dei cittadini quali la sanità, l’istruzione, la sicurezza, e la cultura”.

 

La difesa di questi principi, aggiungo io, non è schierarsi per un polo o per un altro. Significa schierarsi in difesa dei diritti fondamentali e dei principi sanciti dalla Costituzione.

Proporrò ai delegati quindi di aderire formalmente al Comitato per la Difesa della Costituzione, impegnandoci in caso di referendum confermativo a lavorare per il voto contrario alla riforma.”

 

(L’Ufficio Stampa dell’MDC)

 

 

 

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