MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO ONLUS
Associazione Nazionale di Consumatori e Utenti
COMUNICATO STAMPA
Diritti. Costituzione: manifestazione il 1°
marzo davanti al Senato contro il disegno di
legge di riforma. Aderisce anche il Movimento
Difesa del Cittadino. Festa: "Sono in pericolo i
diritti e i valori costituzionali".
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/ 26/02/2005. Il disegno di legge che riforma la
Costituzione è tornato in aula al Senato dopo lo
stop imposto bruscamente ai lavori della
Commissione Affari costituzionali. Solo la
mancanza del numero legale ha evitato che si
chiudesse l’esame entro il mese di febbraio. Una
marcia a tappe forzate, per arrivare a votare
entro l’8 marzo il testo di riforma che scardina
la Costituzione del 1948 e mette a rischio la
tenuta economica, amministrativa e istituzionale
della Repubblica.
Contro questo progetto di riforma il
“Coordinamento nazionale delle iniziative per la
difesa della Costituzione e per il referendum
contro il progetto di riforma della II parte
della Costituzione”, promosso da ASTRID, Libertà
e Giustizia e Comitati Dossetti, e presieduto
dal Presidente emerito della Repubblica sen.
Oscar Luigi Scalfaro, organizza in concomitanza
con il dibattito e con le votazioni nell’aula di
Palazzo Madama una MANIFESTAZIONE A ROMA DAVANTI
AL SENATO Martedì 1° marzo 2005, a partire dalle
16.30.
Anche il Movimento Difesa del Cittadino aderisce
al Comitato e alla manifestazione, invitando gli
iscritti e simpatizzanti ad intervenire.
E
Giovanni Festa, responsabile del Movimento
Difesa del Cittadino sede Sannio Valle Telesina
, in perfetta e totale sintonia e condivisione
con la Presidenza Nazionale dell’MDC risponde
con un forte e chiaro si all’invito e dichiara
che “ non è più tempo di nascondersi o di fare i
furbi…in una democrazia partecipata i cittadini
hanno anche il dovere morale prima ancora che
politico di esprimere il loro civile dissenso
nelle forme proprie garantite dalla costituzione
della Repubblica Democratica Rappresentativa
Parlamentare Italiana: sono in pericolo i
diritti ed i valori costituzionali !”.
Riportiamo dalla Relazione di Antonio Longo,
Presidente del Movimento Difesa del Cittadino al
V° Congresso dell’associazione, svoltosi a Roma
il 18-19 febbraio, i passi riguardanti questa
importante questione.
“Vi manifesto una forte preoccupazione per il
disegno di legge di riforma costituzionale che
nei prossimi giorni, con una forzatura
regolamentare in quanto ancora non si era
conclusa la discussione in Commissione, andrà in
aula al Senato. La prospettiva è di una
approvazione rapida per poi andare ad una rapida
seconda lettura, come previsto per le modifiche
costituzionali, per arrivare all’approvazione
definitiva prima della conclusione della
legislatura.
Nelle scorse settimane siamo stati invitati come
associazione ad aderire al Comitato per la
Difesa della Costituzione che si è formato,
presieduto dal Presidente emerito della
Repubblica il sen. Oscar Scalfaro e con la
partecipazione di massimi costituzionalisti.
Il
Movimento Difesa del Cittadino ha sempre
rivendicato gelosamente l’assoluta autonomia da
ogni schieramento politico e partitico nel pieno
rispetto della libertà di scelta di ogni
iscritto e di ogni dirigente.
Questa continuerà ad essere la linea che il
Movimento seguirà, anche nei confronti delle
liste elettorali che stanno proliferando, almeno
fin quando il sottoscritto verrà designato come
presidente. Ma su questo delicato tema tornerò
più avanti.
L’indipendenza e l’autonomia non significano
tuttavia indifferenza e connivenza di fronte ad
uno stravolgimento di alcuni principi
costituzionali, come prevede la proposta di
modifica costituzionale in discussione.
Faccio mie le considerazioni espresse di recente
in un documento firmato da alcuni prestigiosi
intellettuali lontani dalla vita politica ma
partecipi e consapevoli.
“Noi siamo vivamente preoccupati per la proposta
di modifica della Costituzione all’esame del
Parlamento, che riteniamo rappresentare una
grave minaccia per la nostra democrazia –
scrivono Claudio Abbado, Maurizio Pollini,
Salvatore Accardo, Enzo Biagi, Inge Feltrinelli,
Luca Formenton, Rita Levi Montalcini, Renzo
Piano, Luca Ronconi e Guido Rossi -. La riforma
in discussione riscrive 43 articoli della nostra
Carta. È difatti una nuova Costituzione. Ma non
è una buona Costituzione. Essa, infatti, delinea
una forma di governo unica al mondo, lontana da
quella delle altre democrazie europee e
occidentali, basata sulla dittatura elettiva di
un uomo solo e sull’esautoramento del Parlamento
che può essere sciolto a piacimento del Premier.
Non vi sono contrappesi a questo eccessivo
potere perché la proposta sminuisce il ruolo
delle grandi istituzioni di garanzia: il
Presidente della Repubblica viene privato di
qualsiasi effettivo potere e relegato in un
ruolo cerimoniale; e nella Corte Costituzionale
aumentano i giudici di nomina politica. Anche
alcuni fondamentali diritti, da lungo tempo
acquisiti, sono oggi in pericolo: con la
devolution, e il conseguente aggravarsi delle
differenze tra Regioni ricche e Regioni povere,
la riforma mette a rischio l’universalità e
l’eguaglianza dei diritti in settori
fondamentali per il benessere dei cittadini
quali la sanità, l’istruzione, la sicurezza, e
la cultura”.
La
difesa di questi principi, aggiungo io, non è
schierarsi per un polo o per un altro. Significa
schierarsi in difesa dei diritti fondamentali e
dei principi sanciti dalla Costituzione.
Proporrò ai delegati quindi di aderire
formalmente al Comitato per la Difesa della
Costituzione, impegnandoci in caso di referendum
confermativo a lavorare per il voto contrario
alla riforma.”
(L’Ufficio Stampa dell’MDC)
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