Il 24 aprile 2004, insieme ad altri
componenti del direttivo dell'Associazione Commercianti, ho comunicato
le mie dimissioni dall'incarico di vice presidente, nonché da quelle di
membro del direttivo. Nel comunicato stampa, insieme agli altri
dimissionari, chiedevo che venisse presa in esame la richiesta di nuove
elezioni del gruppo dirigente. A circa un mese di distanza da quella
comunicazione, non avendo ricevuto alcuna risposta in merito, desidero
richiamare l'attenzione dell'attuale organo direttivo e di tutti i
commercianti telesini spiegando quali sono i motivi che mi spingono a
chiedere le nuove votazioni.
L'articolo 16, dello statuto di questa associazione, prevede che il
consiglio direttivo sia composto da 11 membri eletti dall'assemblea.
Questi stessi componenti, successivamente, eleggono il presidente
dell'Associazione Commercianti. Ad oggi il consiglio direttivo non è più
composto da 11 membri, infatti, ben sei di questi hanno comunicato le
proprie dimissioni. Per dovere di cronaca ricordo i nomi di coloro che
oltre al sottoscritto hanno abbandonato l'incarico dal direttivo: Maria
Assunta Di Carlo, Emilio Di Mezza, Antonio Del Vecchio, Pio Vessichella
e Arturo Pilla che rivestiva la carica di Presidente.
Alla luce di quanto previsto dall'Art. 16 mi chiedo: questa
associazione è ancora legittima?
A mio avviso no. Mi sembrano irregolari le posizioni delle new-entry
nell'organo direttivo in quanto l'associazione non si è mai riunita per
eleggerli.
Pertanto mi chiedo: il gruppo dirigenziale come può deliberare se la
posizione di alcuni componenti non è regolare?
Ci sono altri elementi che avvalorano la mia tesi di illegittimità
dell'attuale direttivo. L'Art. 6 dello statuto prevede una quota annuale
da parte dei soci dell'Associazione. Il mancato versamento di questo
contributo prevede l'automatica cancellazione dalla lista degli
associati. L'Art. 7 dello statuto prevede, inoltre, che il socio moroso
non abbia più i "diritti sociali" e pertanto non può svolgere attività
legate all'associazione. Anche l'Art. 5, a mio avviso, conferma la non
conformità dell'attuale direttivo.
Questo articolo, infatti, prevede che il
socio non è più considerato tale se moroso. Dal momento che nessun socio
ha provveduto a versare la quota 2003 e 2004 vuol dire che
l'Associazione non ha soci e pertanto l'Associazione non può avere
neanche un direttivo. Altre conferme al mio interevento, che motivano la
richiesta di nuove elezioni, vengono dall'Art. 14 dello statuto che
ribadisce che l'Associazione è costituita dai soci in regola col
versamento delle quote sociali.
Alla luce di quanto esposto ritengo più che giustificata la richiesta di
nuove elezioni già comunicata in data 24 aprile 2004 e pertanto resto in
attesa di una risposta fino ad oggi tristemente evasa.
Gennaro De Filippo
Per intervenire:
invia@vivitelese.it
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