Storia di Puglianello - 10-03-04 - Giuseppe Bartone

 

 

Un po' di Storia

Puglianello, come risulta da una lapide ritrovata presso il fiume Volturno e risalente all'IX sec. d. C, nasce come "suburbio" di Telese romana con un opificio di notevole importanza dove si lavorava e si colorava la lana.

Il nome Puglianello deriva da "Pugliano", il vicino monte che porta appunto questo nome. I Puglianesi si trasferirono in questa terra bagnata dal Volturno, insediandosi presso l'attuale località "La Sala" dando così origine ad una "Piccola Pugliano".

Al tempo dei Longobardi questa "contrada" era ricca di casali, corti e condome. Il territorio era popolatissimo, ricco di edicole campestri e molte erano le donazioni di proprietà esistenti in "Punianellu" in favore di Monasteri quali quello di Montecassino o San Vincenzo al Volturno.

Nel XV sec., dopo essere appartenuto in epoca normanna alla signoria di Pugliano ed Alife, Puglianello divenne feudo, ebbe i suoi Baroni e fu eretto il Castello baronale.

Nel 1460 il feudo apparteneva a Giovanni da Celano che per delitto di fellonia né fu spodestato da Ferdinando I a favore di Onorato II Caetani. Diversi sono i feudatari successori. La famiglia Paolella prese il feudo nel 1615 e attraverso la famiglia de Carles di Teano l'ha tenuto fino agli inizi del 900'.

Il 1656 fu un anno nefasto per questa terra che, già colpita dalla peste, fu quasi totalmente abbandonata a causa dell'inclemenza del clima e per le vessazioni che i "Commissari" chiedevano per la "Regia corte del Barone". Successivamente, per interessamento del feudatario Giuseppe Maria Paolella, si provvide a fare ripopolare le terri ed ad evitare la soppressione dell'antica chiesa curata dell'Assunta.

Agli inizi del '900 con una sentenza emessa a seguita di una vendita giudiziaria all'asta emessa dal Tribunale Civile di Benevento datata 3 giugno 1901 erano aggiudicati a favore di Eugenio Guercia diversi immobili tra cui il Castello Baronale. Ultimo discendente dei Guercia fu Gustavo, nobile di Napoli, che visse a Puglianello fino al 1942. Il 4 maggio 1946, con atto notarile, gli eredi di Guercia vendettero il castello alla famiglia Franco di Puglianello.

Nel 1814 il Comune di Puglianello era unito amministrativamente a quello di S. Salvatore e così restò fino al 1948.

Il 1948 segna l'inizio dell'autonomia del Comune di Puglianello.

Guidati dal dott. Giovanni Pitò (che poi diventerà il primo "primo cittadino"), da Giacomo Mongillo e dall'On. Perlingieri, i puglianellesi, unanimemente sottoscrissero la petizione per l'ottenimento dell'autonomia, che fu consegnato alla prefettura di Benevento.

L'opera immane iniziata da Pitò e da Mongillo fu portata a compimento dall'On. Perlingieri che si attivò presso la Camera ed ottenne che il Comune di Puglianello diventasse comune autonomo.

Il 21 Aprile 1948, il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola firma il decreto Legislativo n. 779 con il quale la frazione di "Puglianello" del comune di San Salvatore Telesino diveniva Comune autonomo.

Nel 1998 Puglianello ha festeggiato i cinquant'anni di autonomia. Per l'occasione, il prefetto di Benevento Claudio Meoli ha consegnato nelle mani del sindaco Tonino Bartone il Decreto del Presidente della Republica On. Oscar Luigi Scalfaro, datato 25 marzo 1998, di concessione dello Stemma Civico e del Gonfalone che rappresenta il Castello medievale tuttora esistente nel cuore del centro storico.

L'artista Mimmo Paladino ha disegnato il manifesto dei festeggiamenti individuando nel Guerriero Sannita la migliore espressione del senso storico e fattuale dell'autonomismo municipale: percorso di libertà e passaggio, armato e solitario, verso il futuro, così come ha evidenziato il prof. Pierluigi Rovito.

Giuseppe Bartone

 


 

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