Tar boccia il Comune di Telese  - 19-02-04 - da Il Mattino

 

 

Giovedì 19 Febbraio 2004

 

TELESE TERME

Concessione revocata

il Tar boccia il Comune

ALFREDO LEO

Il comune di Telese Terme ritira la concessione edilizia, rilasciata due anni prima ad un privato, ma viene clamorosamente bocciato dal Tribunale amministrativo regionale di Napoli. I giudici napoletani di piazza Municipio hanno anche condannato l’amministrazione comunale a pagare le spese di giudizio che sono state liquidate in 2.500 euro.

La vertenza è scaturita dall’ordinanza con cui la responsabile dell’ufficio tecnico comunale ha disposto l’annullamento della concessione edilizia per la costruzione di un fabbricato per civili abitazioni nella cittadina termale, per la precisione a via Manzoni.

Alla base del provvedimento sanzionatorio, l’Utc aveva posto il mancato allineamento agli edifici esistenti della costruzione, autorizzata dal Comune di Telese nel 2000, di proprietà della signora Anna Gaetano.

Dopo la notifica dell’ordinanza comunale, però, la diretta interessata ha deciso di passare al contrattacco a suon di carte bollate, e si è rivolta ai giudici. Qualche giorno fa l’epilogo: la quarta sezione del Tar (presidente Nicolò Monteleone) ha depositato il clamoroso verdetto che ha bocciato l’operato del Comune, dando ragione alla signora Gaetano.

Il Tribunale amministrativo, infatti, ha accolto il ricorso della signora Gaetano, sentenziando in particolare che «il provvedimento impugnato è illegittimo perchè il Comune di Telese Terme non ha fatto in alcun modo riferimento, nell’istanza di revoca, all’esistenza del pubblico interesse concreto ed attuale all’annullamento della concessione rilasciata a suo tempo alla ricorrente né ha dimostrato di aver effettuato alcuna comparazione fra l’interesse pubblico al ripristino della legalità violata e gli interessi privati della signora Gaetano sacrificati dall’annullamento».

La difesa della ricorrente è stata sostenuta dall'avvocato Pasquale Fedele mentre il Comune si è costituito in giudizio con l’avvocato Pietro Mauro Piccirillo.

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it