Un figlio disabile, niente IACP - 18-05-04 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Telese Terme • la denuncia di una madre che da 24 anni lotta per avere un alloggio di edilizia residenziale pubblica

«Un figlio disabile, ma non ho diritto alla casa»

La donna, sdegnata, chiede chiarezza sulle procedure di assegnazione delle abitazioni Iacp

di Liliana Naimoli

Non si placano le polemiche sulla questione riguardante le case popolari a Telese Terme. A denunciare il proprio malcontento è la signora Maria Colangelo che da anni attende l'assegnazione di un alloggio popolare. «E' indispensabile - dichiara con sdegno la donna - che venga fatta chiarezza sulle procedure adottate dall'amministrazione comunale per l'assegnazione delle case popolari.

Siamo stanchi di attendere, inutilmente, lo scorrimento della graduatoria se poi veniamo a sapere che le abitazioni sono state assegnate seguendo un criterio diverso e per giunta mai specificato». Il meccanismo di assegnazione di una casa popolare è un percorso complicatissimo con molti passaggi nei quali il proprietario, cioè l'Iacp, e il Comune, cioè il soggetto che deve assegnare gli alloggi, si arrestano in una palude di burocrazia fatta di tanti, troppi tempi morti.

 La dimostrazione viene proprio dal racconto di questa signora telesina che da oltre 24 anni lotta per ottenere l'unità abitativa di cui ha bisogno. «Mio figlio è disabile al 100% ed ha il diritto di poter usufruire delle case popolari vista anche la presenza in graduatoria. Invece, in questi ultimi anni, siamo stati sistematicamente esclusi sia dalle assegnazioni fatte per le case popolari di via Manzoni che per quelle site in via Piana. Lo stesso dicasi - continua l'instancabile signora - per gli 8 alloggi assegnati lo scorso aprile in via Papa Giovanni XXIV. Perché?».

Inoltre, stando alle dichiarazioni rilasciate da Maria Colangelo, la situazione sembra essere ancora più complessa. «Ciò che mi mortifica maggiormente - aggiunge la signora - è il fatto di sapere che ad occupare parte degli ultimi alloggi consegnati siano diverse famiglie già assegnatarie di unità abitative. Un vero e proprio scandalo!». Non riesce a darsi pace quest'attivissima signora che, in fondo, chiede solo chiarezza. «Spero che questo mio intervento contribuisca a delucidare la situazione. Me lo auguro non soltanto per la rapida risoluzione del mio caso ma anche perché non si verifichino più in futuro simili, vergognose situazioni».


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