Nardone risponde agli ambientalisti  - 20-04-04 - da Sanniopress

 

 

Rifiuti, il presidente Nardone risponde agli ambientalisti

19/04/2004 - 14:02 - PrimoPiano

(Provincia) - Sulla questione della gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani si comunicano le seguenti osservazioni del Presidente della Provincia on.le Carmine Nardone:

«La Provincia di Benevento inopinatamente ed ancora una volta viene coinvolta sulla questione della gestione rifiuti da parte di chi, evidentemente, non conosce né i problemi, né i documenti, né le norme vigenti. Ora, sia invece chiaro che il tema richiede a tutti, a partire dalle istituzioni territoriali locali, l’esercizio, al massimo grado, del proprio senso di responsabilità.

La Provincia, ancorché, ad oggi, non investita di alcuna competenza sulla materia, ha espresso la propria solidarietà a chi è stato investito dei poteri commissariali in passato e cioè: gli on.li Rastrelli, Losco e Bassolino, e a chi li sta esercitando oggi e cioè: il prefetto Catenacci ed il responsabile nazionale della Protezione Civile dott. Bertolaso.

La Provincia ha, pertanto, sostenuto ed apprezzato la scelta delle Autorità preposte di giungere alla cosiddetta “provincializzazione” del ciclo dei rifiuti, il che significa che chi produce l’immondizia se la deve anche gestire.

Sullo specifico, anche quando è stata semplicemente consultata, la Provincia non ha mai inteso assumere decisioni unilaterali. Viceversa, ha sempre voluto incontrare i sindaci, cioè i rappresentanti delle comunità locali, per giungere ad un’azione il più possibile condivisa per la gestione del ciclo dei rifiuti. Questo è quanto accaduto in data 11 marzo e 16 aprile 2004 e così si continuerà a fare anche in futuro.

La Provincia, inoltre, non ha fatto alcun pronunciamento tecnico contro questa o quella tecnologia di smaltimento rifiuti, in una parola a favore o contro il termovalorizzatore, ma ha semplicemente conferito un incarico istituzionale all’Autorità Ambientale regionale (cioè ad una struttura pubblica) per la elaborazione del Piano provinciale dei rifiuti dal titolo “Il Sannio si differenzia”. Tale Piano si sta costruendo e si costruirà sottoponendolo al vaglio degli enti locali territoriali e delle forze politiche e sociali del Sannio.

Ed ancora. Per uscire dall’emergenza rifiuti, che – lo si ribadisce – non è materia di competenza della Provincia, tuttavia, per senso di responsabilità, l’Amministrazione in carica alla Rocca dei Rettori ha indicato al prefetto Catenacci alcune proposte operative finalizzate essenzialmente ad evitare, in modo tassativo, di immettere in discarica:

a) rifiuti talquale, cioè non differenziati, e

b) frazione organica di pessima qualità, cioè non opportunamente trattata ovvero non stabilizzata, perché entrambi pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente.

Rispetto a questa proposizione, la Provincia ha registrato il favorevole parere del Commissario, il quale ha anche accolto la proposta di installare nel Sannio, con la compartecipazione finanziaria della stessa Provincia, due impianti di “inertizzazione” cioè di stabilizzazione della frazione organica, in sostanza per renderla non solo innocua ma anche utile, perché con gli inerti così ottenuti si può provvedere alla bonifica delle cave e delle discariche presenti, purtroppo, sul nostro territorio. Spetta ora ai tecnici formulare le concrete proposte operative.

Il perché di questa complessa procedura è fin troppo evidente: è ormai divenuto impossibile trasferire in altre regioni italiane i nostri rifiuti così come sono oggi (cioè sostanzialmente non trattati), sia per un problema di costi economici sia per la spesso violenta opposizione delle popolazioni o di formazioni politiche delle aree di destinazione.»

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it