Digitale terrestre in Italia arranca - 30-05-04 - Sandro Forlani

 

 

da newsletter di Satellite.it del 30 maggio 2004 - segnalazione di Sandro Forlani


 

 

Digitale terrestre: la Gran Bretagna accelera lo switch over. L’Italia arranca (da key4biz)

 

Il governo britannico ha invitato gli operatori del mercato dei media ha trovare un accordo sulla tabella di marcia che dovrà portare al passaggio dalla trasmissione televisiva in analogico a quella digitale.

 

Tessa Jowell, ministro della Cultura, Media e Sport, ha detto ai membri del Parlamento che il risultato delle trattative avrebbero delle conseguenze sulle licenze digitali che l’Autorità delle Comunicazioni Ofcom garantirebbe alle società ITV, Channel 4 e Five, e sugli accordi decennali con la BBC.

Il ministro ha ribadito che visto che attualmente metà delle famiglie britanniche riceve i servizi della Tv digitale, e “tenuto conto dei progressi realizzati fino a oggi, rimane attendibile lo data dello switch off tra il 2006 e il 2010”.

 

L’Ofcom è del parere che in ogni caso, la Tv digitale non riuscirà ad arrivare ad almeno l’80% delle case senza un intervento diretto da parte del governo. L’Autorità ha fatto sapere che attualmente è necessario un impegno in prima linea del governo per incentivare e portare avanti il piano per il passaggio alla trasmissione in digitale.

Da qui, la necessità che sia presto costituita una nuova società - la SwitchCo – con il compito di vigilare sulla realizzazione e il passaggio dal segnale Tv analogico ai servizi digitali multi-channel.

 

Dal ministero non è stata rilasciata alcuna dichiarazione in merito alla data precisa dello switch off, ma si è detto che attualmente non è in discussione alcun tipo di incentivo per la Tv digitale.

Il governo ritiene però possibile che prima che si realizzi fattivamente il passaggio alla trasmissione in digitale, i prezzi dei decoder e di tutte le attrezzature necessarie si ridurranno notevolmente.

 

Da una ricerca condotta da e-Media - società indipendente che svolge attività di ricerca socio-economica e consulenza di direzione, nei settori dei media e della comunicazione – emerge che in Gran Bretagna, i buoni risultati conseguiti da Freeview, il servizio di Televisione Digitale Terrestre, trasmesso in chiaro hanno spinto in alto il numero delle famiglie-abitazioni dotate di decoder digitale.

 

Alla fine del 2003 i decoder digitali per la ricezione di Freeview hanno raggiunto la cifra di 3,4 milioni con un incremento eccezionale (pari all’88% rispetto al giugno dello stesso anno), sostiene e-Media. Si stima che possano raggiungere i 4,5 milioni a fine 2004.

 

Con il raggiungimento del tetto storico del 50% delle abitazioni digitali sul totale delle abitazioni Tv, la Gran Bretagna si conferma il Paese all’avanguardia per quanto riguarda la digitalizzazione del sistema televisivo e soprattutto per quanto riguarda il Digitale Terrestre.

I dati di Freeview fanno ben sperare - ci ha dichiarato e-Media - per le sorti (incerte) del TDT nostrano costruito su un modello simile a quello britannico”.

 

In Italia il TDT, ci riferisce e-Media, “muove i primi passi in un clima di contesa politica”. L’Autorità ha già verificato, come previsto dall’art.41 comma 7 della Legge 3 del 16 gennaio 2003, la quota di popolazione coperta dalle nuove reti digitali terrestri; la presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili; l’effettiva offerta al pubblico di programmi anche diversi da quelli diffusi dalle reti analogiche. Il test ha dato esito positivo.

 

Secondo Emilio Pucci, Direttore di e-Media, “per quanto scontata negli esiti, la verifica di Agcom precede quella molto più importante che sarà fatta direttamente dal mercato e che non è affatto scontata: nessuno sa con certezza se i consumatori gradiranno o meno il nuovo sistema, al di là degli sconti previsti dai sussidi per l’acquisto dei decoder”.

 

e-Media aggiunge che al momento, nel campo della TV Digitale i 4 primati italiani nel contesto europeo sono:

 

1. diffusione della Tv via DSL e via fibra ottica: per quanto interstiziale nel campo della Tv Digitale Fastweb è il primo operatore europeo con circa 40mila abbonati Tv su piattaforma DSL e 71mila abbonati TV su fibra ottica (dicembre 2003);

 

2. alta diffusione dei decoder digitali per la Tv satellitare a fonte di un numero ancora relativamente basso di utenti paganti: in Italia si stimano 4,2 milioni utenti di servizi satellitari digitali di cui solo 2,5 milioni (a marzo) abbonati a servizi di Pay Tv (ciò è eredità della vasta ricezione pirata del pacchetto D+);

 

3. data più ravvicinata prevista per lo switch-off (spegnimento) delle reti analogiche terrestri (dicembre 2006);

 

4. massimo impegno pubblico (caso unico in Europa) nel sussidio all’acquisto dei

decoder digitali interattivi.

 

La sfida del digitale terrestre sta coinvolgendo tutti. Operatori, semplici interessati, utenti, si chiedono se sarà effettivamente possibile l’annunciato switch off del 2006.

Passaggio del resto obbligato da un cammino tecnologico che non si arresta. Anche se i dubbi restano e le perplessità sono davvero tante.

 

Il 2006 dovrebbe essere l’anno di svolta dell’intero settore televisivo, un cambiamento radicale che coinvolgerà tutto il panorama dei media, nella convergenza tra tecnologie disponibili e di nuova generazione.

 

Il nuovo sistema di trasmissione garantirà una migliore ricezione, una nuova offerta di programmi, un arricchimento dell’offerta complessiva, con la generazione di nuovi prodotti informativi ed editoriali, grazie soprattutto al supporto delle applicazioni interattive.

Tra il pubblico utente c’è grande attesa per il digitale terrestre. Ci sono lunghe liste d’attesa in diverse città italiane per poter acquistare i set top box che permettono di ricevere il segnale digitale dall'antenna tradizionale e lo trasformano in analogico, consentendo di vedere i canali digitali su un comune televisore.
Per fare lo switch off entro il 31 dicembre 2006 è necessario vendere oltre 25.500 decoder al giorno (sabati e festivi compresi), dal 1 luglio 2004 al 31 dicembre 2006.
Oggi la media è di quasi 35.00 decoder, ma a settimana, pari a circa 7.000 decoder al giorno. Siamo ancora ben distanti.

 

Sarà possibile realizzare il passaggio al digitale terrestre questo nel volgere di così poco tempo?

Alcuni dicono di sì, ma altri non ci scommetterebbero sopra.

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it