L'arrivo del DVR rivoluziona la TV - 14-05-04 - Sandro Forlani

 

 

Da Newsletter di My Tech del 11 maggio 2004 - segnalazione di Sandro Forlani


 

IL GRANDE SALTO

L'arrivo del Dvr rivoluziona l'esperienza televisiva

L'avvento dei Digital video recorder darà un altro volto al teledipendente del futuro e cambierà del tutto il modo di utilizzare la Tv. Una nuova generazione di utenti costringerà le emittenti e gli investitori pubblicitari a ripensare le proprie strategie

di Filippo Ferrari Sagoma 11/5/2004

 

I Digital video recorder hanno tutte le potenzialità per modificare profondamente le abitudini dei telespettatori e anzi la televisione stessa, nei suoi contenuti, forme e linguaggi. C'è addirittura chi annuncia una vera rivoluzione.

In Italia e in Europa i Dvr (integrati nei media server, nelle console, nei dvd recorder) sono ancora una novità relegata ad un mercato di nicchia, ma non c'è dubbio che nel giro di qualche anno diventeranno dispositivi di ampia diffusione.

Un ruolo fondamentale lo giocherà la televisione digitale: i decoder più avanzati (ma in futuro sarà uno standard) hanno già il disco fisso interno. Per immaginare lo scenario futuro, assume quindi un particolare interesse osservare l'impatto dei Dvr nel laboratorio tecnologico e sociale più vasto e avanzato del mondo: gli Stati Uniti.

Il teledipendente del futuro

Secondo le ultime stime, in America circa 3 milioni di case sono attrezzate con dispositivi per la registrazione digitale dei programmi televisivi. Si tratta di una percentuale relativamente bassa, il 3,5% del totale, ma secondo gli analisti il boom avrà luogo nei prossimi anni, più rapidamente di quanto previsto all'inizio.

Usi e costumi di chi utilizza Tivo (il primo servizio a fornire set-top box e servizi specifici) o altri sistemi Dvr sono già al centro dell'attenzione di emittenti e agenzie pubblicitarie, per le quali farsi cogliere impreparate alla rivoluzione del disco fisso in salotto potrebbe rivelarsi fatale.

Dai primi studi e dai primi dati emergono infatti comportamenti del tutto nuovi. Il fenomeno più eclatante è quello che Phillip Swann, autore del libro "Tvdotcom: the future of interactive television", ha ribattezzato speed viewing: il telespettatore Dvr usa abitualmente il fast forward per saltare spot e contenuti ritenuti superflui, come sigle introduttive, titoli di coda o pause nella partita di football. Rispetto alla fruizione in diretta Tv, il tempo di visione si riduce quindi anche del 35-40 %.

Il telespettatore Dvr registra tutto quello che vuole vedere ed evita invece la Tv live, percepita come uno spreco di minuti preziosi. Il massimo dell'intrattenimento nel minor tempo possibile: suona davvero bene, ma la preoccupazione per l'aumento del fenomeno della teledipendenza non è da sottovalutare.

Nuove strategie di comunicazione

In attesa che lo speed viewing diventi un'abitudine comune alla maggior parte del pubblico, i più preoccupati sono inevitabilmente i network: la pubblicità è vitale nei loro bilanci e la scomparsa dei classici spot potrebbe chiaramente comportare un significativo decremento del fatturato. Urgono strategie di comunicazione radicalmente diverse: assisteremo nei prossimi anni alla sperimentazione di nuovi formati televisivi e pubblicitari. I primi tentativi in questa direzione sono già stati messi in pratica, inserendo il prodotto da reclamizzare all'interno dei reality show (Un esempio? Carta igienica, sapone e dentifricio utilizzati come premio per le prove superate in "Survivor"). Oppure, sarà necessario inventare nuove forme di pubblicità più narrative e coinvolgenti o strutturate in modo tale da essere visibili nelle immagini accelerate del fast forward (quindi molto più brevi). O ancora, si pensa di trasformare certi programmi - con spot annessi - in eventi speciali, promuovendoli come talmente imperdibili qui-e-subito da invogliare il consumo in diretta. Quali che siano gli sviluppi che i dispositivi Dvr porteranno, la televisione non sarà più la stessa.

 


 

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