Virus umani e informatici, analogie  - 03-06-04 - Sandro Forlani

 

 

www.unita.it del 28 maggio 2004 - segnalazione di Sandro Forlani


 

Ricerca Usa per studiare le analogie fra virus umani e informatici

di red.

Qualcuno fa uno starnuto e il virus dell’influenza si diffonde, contagiando le persone vicine che poi provvederanno a diffonderlo a loro volta, innescando un’epidemia. Nello stesso modo si comportano i virus informatici. Le somiglianze, talvolta sorprendenti, fra il comportamento dei virus biologici e quello dei loro omonimi binari sono al centro di uno studio promosso negli Stati Uniti dalla National Science Foundation.

Biplab Sikdar, professore ventinovenne del Rensselaer Polytechnic Institute, è convinto che sia possibile imparare a fronteggiare un attacco su Internet, osservando il modo con il quale contagi e virus influenzali si diffondono fra gli esseri umani. Gli scienziati sono convinti da tempo che le epidemie seguano schemi precisi. Nel caso di malattie molto contagiose, con brevi periodi di incubazione, il numero delle persone infettate è dapprima modesto, poi raggiunge un picco, dopo di che la malattia inizia a diffondersi con un tasso esponenziale, tocca un massimo, per poi diminuire più lentamente di quanto non sia cresciuta. Sikdar afferma che gli attacchi informatici sono caratterizzati da modelli di crescita analoghi, e se una epidemia dei Pc segue schemi riconoscibili, allora dovrebbe essere possibile identificare un attacco nella sua fase iniziale.

I router, computer che dirigono il traffico su Internet, potrebbero essere programmati per riconoscere picchi improvvisi di instabilità ed altri segnali che precedono un cyber-attacco e predisposti per isolare i virus. Il finanziamento quinquennale di 404.682 dollari, per lo studio dei rapporti fra biologia e cyberspazio, è erogato attraverso un programma dedicato espressamente ai giovani ricercatori.

 


 

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