Digitale terrestre: il Movimento Difesa del Cittadino critica la
relazione dell'Autorità
Per il Movimento Difesa del Cittadino la relazione dell'Autorità
per le Comunicazioni sullo stato del digitale terrestre sembra
essere più un augurio che una reale verifica della diffusione
della nuova Tv.
Il Movimento Difesa del Cittadino manifesta grosse perplessità
sull'operato della Autorità presieduta da Cheli che ha
letteralmente ignorato tutte le richieste di audizione provenienti
dalle associazioni nazionali dei consumatori, affinché gli utenti
fossero realmente tutelati nella attuazione di questa nuova
tecnologia.
Per il Movimento Difesa del Cittadino la televisione digitale
terrestre non è affatto una realtà, i decoder venduti sono poco
più di 200.000 mentre sussiste invece una generalizzata
ingannevolezza nei messaggi pubblicitari inerenti i decoder già
denunciata all'Antitrust.
La decantata interattività attraverso cui sarebbe possibile
partecipare direttamente a trasmissioni o giochi a premio è a
pagamento perché via telefono, ma nessuna pubblicità lo dice.
Altro aspetto rilevato dall'associazione di consumatori, che sta
svolgendo un primo monitoraggio nazionale sugli utenti, ed in
contrasto con l'Autorithy e con le dichiarazioni del Ministro per
le comunicazioni Gasparri, è l'assoluta carenza di copertura del
territorio del segnale digitale terrestre e l'effetto a "macchia
di leopardo" delle varie emittenti visibili in modo alternato
nelle varie province.
Ancora il Movimento Difesa del Cittadino denuncia l'inadeguatezza
degli impianti di antenna domestici nella ricezione del segnale
DTT ed i costi ulteriori di circa 150 euro che i primi coraggiosi
acquirenti dei decoder stanno affrontando per adeguare le antenne
private, mentre nei condomini è già guerra tra vicini su chi debba
sborsare i soldi.
La presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili è,
inoltre, pura fantasia per il Movimento Difesa del Cittadino visto
che il costo degli apparati interattivi è di circa 450 euro meno
il contributo statale di 150 euro pagato con le tasse degli stessi
utenti. In Inghilterra i decoder costano circa 60 euro, mentre i
tempi di attesa per la consegna in Italia si aggirano intorno ai 2
mesi. La stessa offerta di nuovi contenuti al pubblico è poca cosa
visto che la gran parte dei programmi è identica a quella della tv
analogica.
Il Movimento Difesa del Cittadino non è contrario al digitale, ma
denuncia che è in atto in questi mesi una folle corsa al digitale
terrestre a tutto svantaggio dei consumatori su cui, di fatto, si
stanno scaricando tutti i costi di questa scelta tecnologica,
unica in Europa.
(L’Ufficio Stampa del MDC) |