Emergenza rifiuti nel Sannio - 10-03-04 - Grazia Fasano

 

COMUNICATO STAMPA

Telese Terme 10 marzo 2004

Di fronte a quello che sembra un incendio di origine doloso, e visto lo stato di emergenza che da ieri interessa l’intera provincia di Benevento, invitiamo tutti i sindaci della provincia a dare una svolta al problema dei rifiuti, con l’avvio della raccolta del secco-umido, alla base del ciclo integrato dei rifiuti.

“A chi ci chiede cosa pensiamo di come è stato gestito lo smaltimento dei rifiuti in Campania rispondiamo che il Commissariato all’emergenza rifiuti della Campania, a nostro avviso, ha finora fatto poco, ma ha riportato nella legalità la gestione dei rifiuti in Campania, e di questo va dato atto a tutti coloro che in questi anni hanno operato in prima linea” - dichiara Grazia Fasano, presidente di Legambiente Valle Telesina - .

Con la raccolta differenziata al 35% come era previsto dal Decreto Ronchi oggi in Campania si sarebbero risparmiati oltre 2500 tonnellate di rifiuti al giorno, pari a 700mila ecoballe all’anno in meno da stoccare sui territori.

Ora chiediamo ai sindaci di intervenire per affrontare l’emergenza nell’immediato, oltre che per il futuro. In attesa che venga costruito l’impianto di termovalorizzazione di Acerra, non meno di 2 anni, non essendo possibile aprire nuove discariche, si dovrà continuare a stoccare il CDR (combustibile derivato dai rifiuti), nelle aree degli impianti di CDR o in vecchie discariche. Perciò e fondamentale eliminare a monte dai rifiuti la materia organica, che rappresenta il 35 % del totale dei rifiuti che produciamo. E’ a causa della presenza della frazione organica che le ecoballe stoccate nel piazzale dell’impianto di Casalduni come negli altri siti in Campania, sono causa di odori nauseabondi.

Per risolvere il problema delle emergenze rifiuti non ci sono altre strade, né scorciatoie. Le soluzioni tampone, come la ricerca di discariche per lo stoccaggio saranno sempre di breve tempo, oltre che insostenibili, sia dal punto di vista ambientale che sociale.

“E’ necessario più che mai , dopo questa ennesima emergenza, che i sindaci decidano di fare una scelta coraggiosa, di investimento sulla raccolta separata dei rifiuti secco-umido. Questo significherà dover aumentare la tassa sui rifiuti per i cittadini ed un impegno ad organizzare la raccolta affinché si raggiungano gli obiettivi desiderati. La collaborazione dei cittadini sarà l’elemento centrale per il recupero dei materiali da inviare al riciclo. Lo strumento da adottare saranno campagne informative puntuali che accompagnino la raccolta, ed un servizio porta a porta quasi giornaliero.

La scommessa per i sindaci sarà di garantire ai propri cittadini un servizio qualificato, a tutto beneficio dell’ambiente e anche, nel breve periodo, della spesa per la raccolta dei rifiuti, come indicano i dati dei comuni che già lo fanno.

L’impegno per i cittadini sarebbe di iniziare a raccogliere nelle proprie case in maniera separata gli scarti di cucina da carta, vetro, plastica, ferro, pile e farmaci.

A questo punto ci chiediamo quanti sindaci stanno prevedendo nel bilancio 2004 l’avvio di una seria raccolta secco-umido. Ci auguriamo, pur riconoscendo le difficoltà, di poter leggere di proposte concrete al riguardo dalle pagine dei giornali prossimamente. Come Legambiente siamo pronti a prenderci la nostra parte di impegno per una campagna di coinvolgimento dei cittadini mettendo a disposizione capacità e competenze.

Per quanto è accaduto nell’impianto di Casalduni, invitiamo tutti a riflettere sul rischio per la salute delle persone costituito dai fumi tossici prodotti ed immessi nell’aria.”

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it