Taburno, avvistato branco di lupi - 26-05-04 - Sandro Forlani

 

 

Il Mattino - Sabato 22 Maggio 2004  - Segnalazione di Sandro Forlani


 

TABURNO-CAMPOSAURO. AVVISTATO UN BRANCO

DOMENICO ZAMPELLI

Taburno-Camposauro. Lupi nel Parco Naturale. Grazie alla loro presenza, l’area potrebbe entrare nelle tabelle europee sulla distribuzione territoriale di una specie ancora a rischio di estinzione. Lo lasciano presumere una serie di assalti avvenuti nella zona montana ai danni di bestiame al pascolo. L’ultimo, particolarmente violento, risale a lunedì scorso e si è verificato alla località Serrone Curto, in territorio di Cautano. Un branco di sei-sette animali ha attaccato un gregge di capre composto da circa 70 capi. Ne sono andate disperse circa 30. Di queste, 18 sono state ritrovate sgozzate e due ferite. Un bello spavento per l’impotente proprietario, posto di fronte ad un’azione condotta con rapidità ed efficacia.

Ma si può parlare sicuramente di lupi? «Le ferite riscontrate sui capi sgozzati - spiega il dottor Alessandro Cardillo, dell’Asl di Torrecuso - farebbero pensare all’azione di lupi. In particolare l’ubicazione delle ferite, tutte al collo, le caratteristiche e le profondità, come pure la reazione, legata ad una probabile elevata attività batterica deporrebbe in questo senso. Naturalmente si tratta di indizi non suffragati da ulteriori riscontri, che lasciano aperta anche l’ipotesi di cani inselvatichiti o di ibridi». Sulla stessa linea anche il Corpo Forestale: «Negli ultimi tempi - commenta Giovanni Cerulo, comandante della Stazione di Cautano - vi sono stati ripetuti avvistamenti di un branco composto da sei-sette elementi, con caratteristiche molto simili a quelle di un lupo. Servono però prove più concrete, che potrebbero giungere ad esempio dallo studio delle impronte». Anche per il sovrintendente Cerulo l’alternativa al lupo potrebbe essere rappresentata da ibridi o da cani: «Proprio nei giorni scorsi abbiamo ritrovato, alla località Cerreta, tre cuccioli abbandonati. Non è impossibile trovare dei cani in montagna».

Di lupi sul Taburno-Camposauro si era parlato anche nell’ottobre del 1996, dopo il ritrovamento di un giovane esemplare avvelenato in località Pozzo Tauto, nel territorio di Solopaca. Se venisse confermata la presenza di lupi, l’interesse verso il parco crescerebbe notevolmente, come pure le misure di sicurezza, non tanto per i gitanti (il lupo non attacca l’uomo) quanto per gli animali stessi, trattandosi di una specie protetta. Il lupo è infatti tutelato da convenzioni internazionali e da leggi nazionali, che prevedono anche un risarcimento per gli allevatori che subiscono la perdita di capi. Diverso è il caso dei cani inselvatichiti, che potrebbero, in linea teorica, non essere spaventati dalla presenza dell’uomo essendovi stati già a contatto. Pertanto, nel caso di avvistamenti, si consiglia di non molestare l’animale ed avvisare tempestivamente il Corpo Forestale.

A proposito di avvistamenti, l’orario può essere un fattore importante: il lupo, infatti, sceglie di uscire nelle prime ore del mattino oppure nel tardo pomeriggio, mentre il cane non ha differenze di orario. Un dato, che confrontato con l’orario dell’assalto di lunedì (le 18.30) rafforza l’ipotesi dell’esistenza di un branco di lupi sul Taburno-Camposauro

 


 

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