La Pro Loco si deve rinnovare - 07-05-04 - da Il Sannio Quotidaino

 

 

Pacelli: «Il direttivo della Pro Loco si deve dimettere»

Pubblicato il 07-05-2004

San Salvatore Telesino / Dure accuse del presidente del Centro Anziani

di Vincenzo Palmieri

La Pro Loco e la sua gestione, illegittima prima e deficitaria poi. È più o meno questo il punto centrale di un duro j’accuse che Alberto Pacelli, attuale presidente del Centro Sociale Polifunzionale Anziani, ha rivolto agli attuali componenti il direttivo dell’ente di promozione turistica sansalvatorese.

Pacelli, in particolare, ha duramente stigmatizzato le operazioni elettorali che portarono alla ri-costituzione della Pro Loco: un ‘modus operandi’ - a suo dire -»antidemocratico e non trasparente». «Come tutti i miei concittadini ricorderanno - ha affermato Pacelli -, alle fine del 2002 intrapresi una dura battaglia per ricostituire la Pro Loco, assente da qualche anno nella nostra comunità. Dopo varie vicende finalmente furono indette le elezioni, che si svolsero in modo antidemocratico e non trasparente. Denunciai l’illegalità di quanto si stava facendo in sede di elezioni ma senza alcun risultato per l’impudenza della commissione elettorale completamente asservita ad una parte politica. Decisi poi di mettermi da parte con la speranza che comunque si potesse operare bene nell’interesse del paese. Ma ora non posso più tacere: dopo tutto questo tempo - si chiede Pacelli - che cosa è stato della Pro Loco?».

Accuse precise, dunque, quelle di Alberto Pacelli. Che ha rincarato la dose integrando il suo intervento evidenziando altri particolari che avrebbero caratterizzato il percorso associativo della nuova Pro Loco. «Eletto il direttivo - ha continuato il Centro Sociale Polifunzionale Anziani - è calato il silenzio assoluto su quanto si verifica all’interno dell’ente. Si dimettono decine di persone e vengono sostituite con i primi non eletti e, rasentando il ridicolo, entrano a far parte del direttivo persone elette con due voti, probabilmente il suo e quello della moglie, forse anche estratti a sorte o scelti per simpatia fra quanti hanno ricevuto lo stesso numero di voti. Ma nulla traspare ufficialmente: non vengono comunicati gli elenchi dei non eletti; non si conosce il numero degli iscritti e chi siano; non si vede quello che fanno. O meglio si vede che organizzano le gite turistiche, forse interpretando male lo statuto che recita: «...promuovere ed incoraggiare gite ed escursioni per attirare turisti nella località......».

In altri termini non andare a fare i turisti ma farli venire da noi». Pacelli ha poi concluso con un invito preciso, palesemente provocatorio: dimissioni del direttivo e indizione di nuove elezioni. «Nell’interesse della comunità - ha sottolineato - sarebbe il caso di riunire l’assemblea dei soci, ammettere di essere partiti male e continuare peggio; indire nuove lezioni per eleggere il direttivo questa volta legittimato ad operare da un voto democratico. Signori del direttivo - ha concluso - non abbiate paura di non essere più eletti i vostri soci sapranno riconoscervi il merito di aver agito con lealtà».

 


 

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