S.Lorenzello, blocco degli stipendi - 28-12-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

S.Lorenzello. Blocco degli stipendi, la Uil alza la voce

Fioravante Bosco:

«La decisione del direttore della Banca Sviluppo è illegittima e arbitraria»

Il direttore della Banca Sviluppo di Cerreto Sannita «blocca» nuovamente gli stipendi (insieme alla tredicesima) dei dipendenti del Comune di San Lorenzello. Una decisione che provoca una forte reazione da parte della Uil-Fpl. Pronta reazione da parte del segretario provinciale del sindacato, Fioravante Bosco. Ed ecco una dura nota inviato al Prefetto di Benevento, Mario D’Ambrosi, al sindaco laurentino, Antimo Lavorgna ed allo stesso direttore dell’istituto di credito cerretese.

E nella nota il sindacalista parla di una decisione «assolutamente illegittima ed arbitraria. E’ davvero il momento di dire basta - continua Bosco - con questo atteggiamento anacronistico e deplorevole che scarica tutte le presunte colpe del sindaco Lavorgna esclusivamente sulla pelle dei lavoratori, peraltro in un momento di festa per tutti». Il sindacalista ricorda gli episodi che si sono registrati il mese scorso, quando si registrò il «blocco» degli stipendi di novembre: una decisione legata sempre al blocco adottato dalla banca e poi rientrata dopo alcune giornate di intenso dibattito.

Ed in quella occasione sempre la segreteria provinciale della Uil-Fpl evidenziava un aspetto che viene ricordato anche adesso: «Molte famiglie sono monoreddito e vivono del solo stipendio che passa loro il Comune...». Ed è proprio alla luce di questa considerazione che il sindacato auspica «un pronto ripensamento da parte del direttore della Banca Sviluppo al fine di consentire anche alle quattordici famiglie laureatine di poter passare un periodo festivo in tutta tranquillità».

 

 


 

«Niente salari, colpa del Comune»

Pubblicato il 28-12-2003

 

I legali della Banca Sviluppo: «Pignoramento, non c’è la sospensiva della Corte di Appello»

 

«L’amministrazione è l’unica vera responsabile del mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti»

 

In una lettera al sindaco di San Lorenzello, Antimo Lavorgna, lo studio legale Maccarone & associati per conto della «Banca Sviluppo», tesoriere del Comune di San Lorenzello, informa che a seguito della notifica, da parte di un privato cittadino che ha aperto un contenzioso con l’ente, «dell’atto di pignoramento presso terzi per l’importo di 287.000,00 euro, ‘Banca Sviluppo’... ha assunto la veste giuridica (in virtù della disposizione contenuta nell’articolo 546 c.p.c.) di custode di tutte le somme dovute al debitore esecutato (il Comune di San Lorenzello, per l’appunto).

 

Ciò significa che dal giorno dell’intervenuta notifica dell’atto di pignoramento, ‘Banca Sviluppo’ è stata obbligata a rendere disponibili al debitore pignorato le somme colpite dal pignoramento per conservarle ‘a disposizione di giustizia’, prevedendosi, in ipotesi di violazione dei suddetti obblighi, un diritto di risarcimento del danno in favore del creditore procedente. ‘Banca Sviluppo’, pertanto, una volta verificata presso di sé la sussistenza di somme di spettanza del Comune di San Lorenzello, ha dovuto rendere in giudizio la dichiarazione prevista dall’articolo 547 c.p.c. in ordine alla predetta circostanza, senza possibilità alcuna di sottrarsi al suddetto obbligo, salva l’ipotesi, ovviamente non coltivata, di rendersi inadempiente ad uno specifico obbligo di legge...»

 

Somme indisponibili, quindi, in virtù di disposizione di legge senza possibilità di discrezionalità. E in relazione alla vertenza, l’obbligo della banca permarrà quanto meno sino a quando non sia stata decisa, in senso favorevole al Comune di San Lorenzello, la causa di opposizione all’esecuzione tuttora pendente, nella quale ‘Banca Sviluppo’ non ha mai assunto la veste di controparte processuale del Comune di San Lorenzello, ma unicamente quella di custode terzo.Sino a quale momento, la banca non potrà onorare i numerosi mandati di pagamento emessi dal Comune di San Lorenzello.»

 

Al riguardo, ‘Banca Sviluppo’ rammenta che, a differenza da quanto da lei falsamente affermato nella lettera qui in riscontro, a tutt’oggi non è intervenuta alcuna decisione della Corte d’Appello di Napoli, chiamata a pronunciarsi sull’istanza di sospensiva della sentenza che ha accertato in secondo grado» il diritto del privato cittadino al risarcimento del danno, in vista del giudizio della Suprema Corte di Cassazione. Per quanto consta a ‘Banca Sviluppo’ i giudici della Corte Napoletana debbono ancora sciogliere la riserva precedentemente assunta al riguardo. «Occorre, tuttavia, evidenziare che, ove mai i giudici dovessero accogliere l’istanza di sospensiva, l’obbligo della banca non verrebbe comunque meno sino alla pronuncia (di accoglimento) dell’opposizione all’esecuzione proposta dal Comune di San Lorenzello avanti il tribunale.

 

E’ bene che tutti i cittadini ad ancor più i dipendenti del Comune, diretti interessati, sappiano che un provvedimento giudiziale di sospensione dell’esecuzione fa comunque salvi gli effetti degli atti esecutivi già compiuti, che nel nostro caso si individuano nella permanenza del vincolo di indisponibilità delle somme di titolarità del Comune sottoposte a pignoramento». La banca per mezzo dei suoi legali contesta le affermazioni del sindaco secondo il quale ‘oggi, con grande soddisfazione, posso dire che il Comune di San Lorenzello ha avuto ragione, la Banca Sviluppo ha, invece, avuto torto’. «In primo luogo, perché - scrivono i legali - in attesa della decisione dei giudici napoletani, il Comune non ha ancora avuto ragione; in secondo luogo, perché, in ogni caso, il suo comportamento sia sostanziale che processuale è del tutto estraneo alle ragioni del contendere tra il Comune» e il cittadino privato «ed è necessitato unicamente da precise disposizioni di legge.

 

La legittimità del comportamento della banca, poi, permane anche alla luce dell’intervenuta delibera consiliare di impignorabilità, assunta ai sensi e per gli effetti dell’articolo 159 T.U., che, per quanto detto sopra, potrà essere fatta valere unicamente dal debitore esecutato (l’amministrazione comunale) nei confronti del creditore pignorante nel giudizio di opposizione e nessuna efficacia può esplicare nel processo esecutivo nei confronti di terzo custode, prima della decisione del giudice...

 

Nessuno può dubitare che l’unico soggetto inadempiente nei confronti dei dipendenti del Comune di San Lorenzello è, attualmente, solo ed esclusivamente l’Amministrazione Comunale, della quale lei rappresenta il vertice. E’ bene noto, infatti, che ‘Banca Sviluppo’, proprio al fine di permettere all’amministrazione comunale di onorare i mandati di pagamento presentati all’incasso dai dipendenti comunali, ha da tempo evidenziato e suggerito al Comune di di emettere le «reversali» di riscossione dell’importo giacente sul conto corrente postale pure di sua titolarità, attualmente capiente per soddisfare i diritti di credito dei dipendenti comunali.

 

Nonostante l’amministrazione sia obbligata, in virtù delle precise disposizioni normative contenute nella nota circolare del Ministero del Tesoro numero 50 del 18.06.1998, ad emettere le suddette riversali, a tutt’oggi ‘Banca Sviluppo’ non ha avuto riscontro alcuno in tal senso. L’amministrazione comunale di San Lorenzello è, quindi, l’unica e vera responsabile del mancato pagamento degli stipendi dei propri dipendenti e non può in alcun modo neppure pensare di rovesciare su ‘Banca Sviluppo’ conseguenze a sé medesima imputabili».


per intervenire: invia@vivitelese.it