S.Lorenzello, UIL verso la Procura - 06-01-04 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Stipendi, la Uil volge lo sguardo alla Procura

Pubblicato il 06-01-2004

 

I quattordici dipendenti comunali ancora senza paga, la ‘forte minaccia’ del sindacato

 

Bosco: «Bisogna fare piena luce su un oscuro episodio di burocratismo assurdo e razzista»

di Pasquale Carlo

 

Dipendenti comunali ancora senza stipendio: il segretario responsabile della Uil-Fpl, Fioravante Bosco, minaccia il ricorso alla Procura della Repubblica. Ancora una volta il sindacalista interviene in merito alla vicenda del mancato pagamento degli stipendi per i quattordici dipendenti comunali. Il 31 dicembre scorso - racconta il sindacalista - il direttore della Banca Sviluppo ha restituito i mandati di pagamento dello stipendio e delle tredicesime emessi a favore dei quattordici lavoratori. «Grande solidarietà ai dipendenti - dichiara - per il periodo non felice che stanno vivendo».

 

Ma subito giunge la vivace protesta del sindacalista, rivolta proprio al direttore dell’istituto di credito cerretese: «Si sta arrogando -afferma Bosco - un diritto che non ha assolutamente. Egli con il suo inammissibile comportamento è diventato il difensore aggiunto del cittadino che ha promosso l’azione di risarcimento nei confronti dl Comune di San Lorenzello, dimenticandosi che prima di tutto è il tesoriere di un ente locale e non di una bocciofila!». Ed ecco che il segretario provinciale dell’organizzazione sindacalista ritorna su un preciso aspetto della questione, rimarcando che «la Corte di Appello di Napoli ha sospeso la sua stessa sentenza di condanna». Una sentenza che condannava l’ente, ricordiamo, al risarcimento di 287.000,00 euro a favore di Franco Palombo, mentre la decisione di sospensione - precisa - è in via di pubblicazione.

 

Ed ancora ricorda che il Giudice Unico della Sezione staccata di Guardia Sanframondi del Tribunale Ordinario di Benevento, la dottoressa Maria Ilaria Romano, «ha sospeso l’esecuzione del pignoramento ai sensi dell’art. 624 del c.p.c.». E il sindacalista illustra proprio quest’atto depositato in Cancelleria il 26 novembre del 2003. L’esistenza di un simile atto fa si che «Banca Sviluppo, in buona sostanza, non è più obbligata a tenere disponibile alcuna somma a favore del cittadino privato, fermo restando che, qualora la Suprema Corte dovesse dar ragione al privato cittadino - evidenziava in una nota di qualche giorno addietro lo stesso Bosco - il Comune di San Lorenzello dovrà provvedere a reperire le somme occorrenti».

 

Ed ancora in merito alla vicenda Bosco continua: «Ritengo che, a mente di quanto previsto dall’art. 626 del c.p.c., ‘quando il processo è sospeso, nessun atto esecutivo può essere compiuto, salvo diversa disposizione del giudice dell’esecuzione’». Un punto di vista del tutto diverso rispetto a quello dell’istituto creditizio che, come detto sopra, alla fine del vecchio anno, ha restituito i mandati di pagamento degli stipendi. Da qui la forte presa di posizione del rappresentante sindacale: «Se gli stipendi non dovessero essere pagati provvederò ad inviare dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento affinché si faccia piena luce su questo oscuro episodio di burocratismo assurdo e razzista che non ha eguali nella storia della nostra provincia».