Problemi alla Comunità Montana  - 04-11-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

  Servizio segnalato da Valentino Simone

 

Comunità Montana del Titerno:«L’Ente vive un momento di imbarazzo»

 

Il monito: «Sentirsi in difficoltà nel riconoscersi amici di Mastella è letteralmente vergognoso»

Gli argomenti che riguardano la Comunità Montana del Titerno, suscitano sempre una particolare attenzione.

 

L’ultimo intervento in ordine di tempo è stato quello di Nino Lombardi.

 

In merito a quanto dichiarato dal presidente del Consiglio qualche giorno fa, abbiamo raccolto il parere di Antimo Lavorgna sindaco di San Lorenzello. «Lombardi - commenta amareggiato Lavorgna - ha affermato che l’Ente montano non si trova in difficoltà.

Sono d’accordo - sentenzia ironico Lavorgna - in effetti la Comunità Montana del Titerno non vive un momento di ‘crisi’ ma di vero e proprio imbarazzo. Mi sento in dovere di intervenire perché apprendo con rammarico che a tenere banco è ancora una volta la questione delle dimissioni di Pasquale Giamattei, consigliere di San Lorenzello. Allo stato dei fatti il discernimento sulla questione è diventato più che altro un problema di deontologia politica il che è inammissibile».

 

Le dichiarazioni dell’esponente laurentino dell’Udeur non lasciano spazio ad alcun dubbio. «L’operato del presidente del Consiglio e quello del presidente della Giunta è semplicemente deplorevole. I ruoli istituzionali che ricoprono imporrebbero chiarezza. Invece, la demagogia politica - continua il primo cittadino di San Lorenzello - che a più riprese propugnano serve solo a camuffare le loro ‘malefatte’.

Più si analizza l’argomento e più la questione diventa meramente politica. Ho letto bene le dichiarazioni rilasciate da Lombardi e credo che si debbano fare alcune precisazioni. Gli incarichi che, ribadisco, sia il presidente del Consiglio che il presidente della Giunta, rivestono nell’ambito dell’ente titernino non sono dovuti né a capacità proprie né a consenso personale ma alle volontà del partito dell’Udeur. Detto ciò penso che l’essere imbarazzati o il.

(nota di ViviTelese: probabile errore di stampa nella frase sottolineata)

Questo inciso diventa di fondamentale importanza soprattutto quando si analizza il comportamento che, negli ultimi tempi, ha assunto il presidente della Giunta.

 

Quest’ultimo ha telefonicamente interpellato ciascun consigliere della Comunità Montana invitandolo a non presentarsi alle sedute di Consiglio. Ma non basta. All’ultima riunione del consesso hanno preso parte anche politici esterni che dovrebbero far valere il loro ruolo nelle sedi politiche e non in quelle Istituzionali dove è giusto che a prendere le decisioni siano uomini legittimamente eletti e non infiltrati per giunta defenestrati. Proprio per questo - insiste l’udeurrino Lavorgna - avrei preferito che Nino Lombardi, in virtù del ruolo che ricopre, avesse smascherato queste nefandezze.

 

Avrei preferito che chiarisse la questione, ancora irrisolta, legata all’assunzione degli operai Aib, che avesse affrontato problemi attraverso un’efficace programmazione. In realtà, invece, devo constatare che questo signore preferisce fare demagogia politica piuttosto che guidare rettamente la Comunità Montana». Non nasconde le sue perplessità il sindaco veterinario e non si risparmia negli attacchi neanche in conclusione del suo intervento. «Io devo parlare perché gli altri non hanno avuto il pudore di tacere.

 

La Comunità Montana deve impegnarsi ad affrontare argomenti seri quali quelli della salvaguardia del territorio dagli Ogm (Organismi Geneticamente Modificati); quelli legati alla zootecnia divenuta sempre più un’attività di sussistenza ecc. ecc. Gli Amministratori di questo Ente - termina Lavorgna - devono fare meno demagogia impegnandosi fattivamente. Per quanto riguarda Lombardi va detto che io mi sento orgoglioso di essere un rappresentante Udeur e invito il presidente del Consiglio a fare lo stesso e non a servirsi del partito, come invece molti altri fanno, per ricoprire incarichi importanti e poi giocare a fare i super-partes.

 

La politica deve servire a chiarire queste ambiguità come giustamente ha sempre voluto e vuole il nostro leader Clemente Mastella. In relazione a ciò, però, non nutro molte speranze visto che viviamo in un territorio quale quello della Comunità Montana del Titerno in cui chi dovrebbe essere il leader del centro sinistra non fa altro che legittimarsi con i voti della destra».