D'Occhio calpesta la libertà - 12-06-04 - Guglielmo Caiazza

 

 

Gentile dott. D’Occhio,

ieri sera mi è capitato di ascoltarla al comizio della chiusura campagna elettorale, e tra le tante cose da lei affermate (molte non condivisibili, per quanto mi riguarda), mi è rimasta impressa quella relativa all’attacco del sito di VIVITELESE.

Parto dal presupposto che nel 2000 oramai inoltrato, in una moderna Europa ed in piena democrazia ognuno è assolutamente libero di esprimersi come meglio crede e DEVE fare.

E’ altresì vero che già un tale Voltaire si pronunciasse in questo senso in tempi assai remoti (“Non condivido la tua opinione, ma sono disposto a dare la mia vita purché tu la possa esprimere!”).

Ma lei forse si è fermato prima...

Vede, il modo in cui lei ha esposto l’invito a sostenere il candidato Capasso mi è risultato spocchioso quanto arrogante, degno di chi è abituato a comandare non a governare, da politicante e non da politico; ma se è vero che in politica tutto è permesso è anche vero che bisogna in ogni caso mantenere un certo stile.

Io non la conosco e forse, anzi sicuramente, mi sbaglio, ma lei ieri sera non me ne ha dato atto.

Parole come “odio”, “cacchio” ed altro non sono argomentazioni da portarsi in piazza, unicamente perché ci si crede  “padrone del vapore” , i suoi concittadini, a prescindere dall’appartenenza politica, non meritano queste cadute di stile e la veste istituzionale che lei ieri sera indossava (se ne era dimenticato?) le avrebbe dovuto conferire ben altro bon ton, lei era anche ieri il sindaco di tutti, non solo di Capasso.

E le dirò ancora che è stato assolutamente fuori da ogni regola democratica l’attacco incomprensibile al sito VIVITELESE.

Lei dovrebbe essere grato a VIVITELESE, innanzitutto perché grazie ad un gruppo di volontari fa girare il nome della “sua” città sulla rete internet (io ho approfondito le mie conoscenze su Telese in questo modo) e poi perché le ha dato la possibilità di esprimersi pubblicamente, cosa che lei ha rifiutato.

La sua uscita ieri è stata poco felice anche per questo, seppur espressa dall’autorevole personaggio che lei è, non le si può consentire di esprimersi in quel modo.

Per quanto mi riguarda io continuerò a navigare il sito di VIVITELESE cui esprimo la mia totale solidarietà , lo sosterrò e lo difenderò perché è uno dei tanti simboli di quella libertà che il suo ruolo le imponeva di tutelare e che invece, con una rabbia cieca e tronfia sta malamente calpestando.

Buona fortuna dott. D’Occhio, ce ne vorrà molta.

Guglielmo Caiazza

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it