Soppressione passaggi a livello - 27-06-04 - Vincenzo De Santis |
Comitato Cittadinodi Via Giovanni XXIII° e strade limitrofe per la tutela della salute e dell’ambiente
Intervengo sul comunicato stampa n. 027 del 24.06.04 del Comune di Telese Terme con il quale si riporta la dichiarazione rilasciata dall’Ing. Giuseppe D’Occhio, da qualche giorno Assessore ai Lavori Pubblici. Tale dichiarazione riguarda la “Soppressione dei passaggi a livello. Notifica ricorso al TAR” e dal momento che essa non viene rilasciata nella qualità di Assessore né di semplice Consigliere Comunale, devo supporre si tratti di un intervento a titolo personale. Rimango stupefatto dalla forma perché si accredita, ancora di più, l’opinione ampiamente diffusa tra la gente di una personaggio che si ostina a rivestire ancora l’atteggiamento del Sindaco pur non essendolo più. Questa mia opinione risulta suffragata anche dalla riportata frase della dichiarazione “… la totale disponibilità mia e dell’intera amministrazione…”; si tratta di un’espressione che per rispetto dei ruoli e per opportunità istituzionale va generalmente riservata al Sindaco, quello vero, eletto dalla gente. Mi colpisce, inoltre, la irritualità, della comunicazione. Rimango incredulo dall’uso inappropriato dell’Ufficio Stampa del Comune che si lascia andare a comunicati, non firmati dalla carica istituzionale e più consoni ai toni di una campagna elettorale che a quelli di un’informazione corretta dovuta ai cittadini. L’ing. D’Occhio, che sembra non rendersi conto che la campagna elettorale è finita, si lagna perché il giorno Sabato 12 Giugno 2004 “… a campagna elettorale chiusa…“ viene notificato al Comune di Telese il ricorso con il quale la Cooperativa Quadrifoglio chiede la sospensiva dei lavori di costruzione del sottovia per l’abolizione dei passaggi a livello. Con l’evidente intento di voler trascinare in una polemica dal sapore elettorale l’intera Cooperativa della quale faccio parte. Penso che la coincidenza“quantomeno sospetta” dei tempi, cui fa riferimento l’ing. D’Occhio, sia da rispedire tutta d’un pezzo al mittente. Basta tenere conto di qualche data per comprendere l’uso strumentale dell’argomento. Il ricorso al TAR, di cui l’Ing. D’Occhio si duole, era già stato deliberato all’unanimità in un’assemblea condominiale di due anni fa, precisamente il 23 Agosto 2002, in epoca non sospetta e dove solo un veggente avrebbe potuto prevedere candidati e liste di elezioni che si sarebbero svolte nel Giugno 2004. La notifica del ricorso, per obblighi procedurali, doveva essere successiva alla data di “immissione in possesso” del bene da espropriare che, guarda caso, è avvenuta il 9 Giugno 2004, ossia 4 giorni prima del voto, questa sì “quantomeno sospetta” perché avvenuta in piena campagna elettorale e occasione di vanto nei comizi elettorali dell’Ing. D’Occhio. Appare quindi beffarda la richiesta d’incontro che l’Ing. D’Occhio vuole avere con i condomini del Parco Quadrifoglio quando gli stessi si sono visti già costretti ad innescare un contenzioso per tutelare i propri diritti. Mi preme precisare che abbiamo sempre sostenuto la necessità di abolire i passaggi a livello ma, fin dall’inizio, ci siamo fermamente opposti a quello che viene comunemente definito uno scempio urbanistico. Lo abbiamo fatto producendo osservazioni di merito con ineccepibili relazioni tecniche redatte da professionisti competenti; si è costituito un Comitato Cittadino di cui mi onoro di essere il presidente; è stata perfino sottoscritta una petizione popolare contro la realizzazione dell’opera; sono state inoltrate richieste d’incontro al cui riscontro l’ex Sindaco D’Occhio ha sempre dato risposte negative o, peggio, ha assunto impegni clamorosamente rimangiati il giorno dopo; sono stati numerosi gli interventi, gli scontri e le polemiche nelle sedi istituzionali e riportate ampiamente anche sui mezzi d’informazione. Abbiamo proposto soluzioni alternative con opere di minor impatto ambientale, di più rapida realizzazione e di minor costo. Nulla di nulla. E’ stato come a parlare ai sordi. Il tutto è documentato in un dossier (già ampiamente distribuito tra la popolazione e consegnato alle autorità) che si allega al presente comunicato come testimonianza di una volontà di dialogo sempre respinta dall’Ing. D’Occhio nella sua qualità di Sindaco. L’ultima spiaggia per tutelare i nostri diritti non restava che produrre ricorso al TAR, lo abbiamo fatto costretti dall’insensibilità dimostrata dalla passata Amministrazione Comunale. L’augurio vero è che il nuovo Sindaco con l’intera Amministrazione – e non solo l’Ing. D’Occhio a titolo personale – possano farsi carico delle esigenze di tutti i cittadini con la realizzazione un’opera di collegamento che sia di reale vantaggio per tutta la comunità.
Il presidente Vincenzo De Santis
Per intervenire: invia@vivitelese.it
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