Intelligo - 10-06-04  - Umberto Di Lorenzo

 

 

Leggo il commento di Alessandro Liverini sulla tag-board del mio blog. E mi viene da pensare...

Scrive: "...non ridere, neque lugere, neque detestari, sed intelligere...". Suppongo che la citazione (che così come l'ha riportata lui non significa niente) venga da Spinoza, il quale diceva: "Sedulo curavi humanas actiones non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere.", ovvero "Ho assiduamente cercato di imparare a non ridere delle azioni degli uomini, a non piangerne, a non odiarle, ma a comprenderle.". Probabilmente Alessandro si riferisce alle mie ultime riflessioni su ViviTelese. E per questo penso che Liverini Junior continui a voler leggere solo ciò che gli fa comodo (o forse non lo fa apposta, xxxxxxx...). Ma è meglio che mi rivolga direttamente a lui...

Caro Alessandro,
in quelle mie riflessioni mi esprimo in tono ironico e, proprio per evitare fraintendimenti, ho lasciato un post scriptum con le "istruzioni per l'uso". Penso tu ti riferisca alla mia frase "Ma non bisogna arrabbiarsi. No, affatto. Bisogna prendere in giro, ridersela di gusto.", ho indovinato? Beh, prova a rileggere il tutto con la dovuta ironia xxxxxx. xxxxx Il mio sarcastico (e anche un po' polemico, lo ammetto) invito al non voto, vuole essere una sorta di risposta a quel tale che mi ha accusato di qualunquismo. Cari miei (mi rivolgo a te, Alessandro, e a tutti i tuoi "compari" xxxxxxx, sapete cos'è il qualunquismo? Senza perderci in lunghe, anche se interessanti, analisi storiche sul Partito dell'uomo qualunque fondato da Guglielmo Giannini (oltretutto mi pare, ma di questo non sono sicuro, che è da questo partito che derivino fazioni odierne come Alleanza Nazionale, e, sinceramente, non mi inquadro molto in esse... ;)), vorrei ricordarvi che oggi per qualunquismo si intende un atteggiamento di totale sfiducia o indifferenza nei confronti della politica, che sfocia in atteggiamenti semplicistici e superficiali verso di essa. Beh, è vero che non ho fiducia nella politica odierna (mi dà estremamente fastidio il non poter votare per ciò che riteniamo sia bene per noi, ma poter al massimo votare per il meno peggio, cercare di ottenere il male minore... Questo non lo accetterò mai!), ma proprio ciò che talvolta scrivo sul mio blog o su ViviTelese dimostra che non mi pongo né semplicisticamente, né superficialmente verso i problemi a sfondo politico...

Ari-caro Alessandro,
a dispetto di come tu e i tuoi soci abbiate voluto interpretare ciò che ho
scritto precedentemente, io non ho niente contro di te o contro la lista di tuo padre. Al contrario, pur non essendo di Telese, faccio il tifo per voi. Ma questo per me non implica il dovermi stare zitto e il non poter criticare. In fondo la politica dovrebbe puntare ad un bene collettivo, e se uno dei candidati si rendesse tardivamente conto che il raggiungimento di tale bene implicasse la propria sconfitta, sarebbe giusto che si ritirasse, invece di cercare di aver comunque ragione sull'avversario utilizzando demagogia, retorica e menzogne. Un'utopia? Senza dubbio è così, ma pensa a come sarebbe bello il mondo se tutti la pensassero in questo modo. In fondo sognare non costa nulla...

Dunque, converrai con me sul fatto che qualsiasi critica dovrebbe essere ben accetta, anche se non condivisa. E quindi quella mia "insolente" risposta alla tua lettera ai giovani di Telese ti avrebbe dovuto rendere felice. Già, caro mio, perché di questo si è trattato. Metto da parte il mio esordio sui nostri trascorsi al liceo, che non voleva essere un argumentum ad personam, ma un'introduzione alla "tesi" che avevo intenzione di portare avanti, ma in effetti me lo potevo risparmiare, mea culpa.

Per il resto, al contrario di come alcuni l'abbiano intesa (o abbiano voluto intenderla), la mia era nient'altro che una considerazione sul fatto che se un diciottenne scrive un messaggio ai suoi coetanei in quel modo, all'età di trent'anni ...xxxxx, se mai si troverà ad affrontare un comizio. Il saper parlare (e in questo tu hai un'abilità ben più che invidiabile, l'ho sempre ammesso) può essere utilizzato in ambiti diversi dalla politica, anche se sempre in un contesto d'impegno verso il sociale. E a diciott'anni penso che sia giusto che vada così. Poi, per carità, ognuno è libero di esprimersi come gli pare, ma poi deve anche essere in grado di accogliere le critiche. Non trovi anche tu?

Ari-ari-caro Alessandro,
tu che sicuramente la sai lunga (non sono ironico, dico sul serio) dovresti spiegare a coloro i quali ti accompagnano in quella lista-giovani, mi riferisco in particolare a quelli che hanno prudentemente evitato ogni discussione, che se una persona si impegna in politica e poi, sotto gli occhi di tutti, rifiuta ogni tipo di confronto, si dà la zappa sui piedi.

Infine, carissimo Alessandro,
ti faccio un enorme augurio per queste elezioni, sperando che la Lista Liverini "Insieme per il Sannio" possa trionfare e portare Telese ad un periodo di splendore e prosperità.

Umberto Di Lorenzo


Nota: le xxxxx  nascondono parole o frasi ritenute offensive dai responsabili di turno di ViviTelese i quali decidono autonomamente, in base alla propria esperienza pregressa (come gestori del sito), di sostituire con delle xxxxxxx quelle che ritengono offese personalizzate e che non apportano positività nel dialogo sociale e civile.

 

L'autore dell'intervento nel caso ritenga che le xxxxxxx possano alterare la propria espressione, può chiedere la cancellazione dello stesso intervento dall'archivio di ViviTelese.

 

Questa nota si è resa necessaria per evitare che questa piazza virtuale, la più seguita nel Sannio, possa offrire spunti per trasformare in bagarre quello che è il confronto civile e il costruttivo scambio di opinioni.


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it