La mia generazione ha perso - 16-06-04 - Gino Di Vico

 

 

Nota del 20-06-04  -  Gino De Vico

Preso da impegni d’esami, da alcuni giorni non aprivo il sito di “ViviTelese”, poi stamattina riaprendolo, trovo che il mio scritto è finito di nuovo in testa e che ha addirittura provocato un mini dibattito.


Vi dico da subito che non era nelle mie intenzioni; lo scritto portava il titolo di “Finalmente le elezioni sono finite”, poi la redazione ha voluto dargli il titolo di “ La mia generazione ha perso” che ha provocato le reazioni di qualcuno che si è sentito stimolato ad intervenire da quel titolo forte che del resto veniva da una canzone di Gaber, altrettanto forte.


“Finalmente le elezioni sono finite” era un titolo intenzionale, perché per me voleva significare, poter tornare, partendo da cose mie, a fatti e persone “memorabili”, che sono passati attraverso la storia di questo paese che hanno lasciato tracce nei percorsi della memoria di molti di noi telesini e per questo assurgevano a memoria storica ed io mi permettevo di trattarli nel contesto di un sito che si chiama “ViviTelese” e non “Viva
Gino”.


Proprio per non dargli un valore politico avevo aspettato che si chiudesse il sipario sulle elezioni: forse m’ero sbagliato, dovevo aspettare un altro poco? Personalmente sono la persona meno adatta a fare considerazioni e a dare consigli, il mio scritto breve, lascia il tempo che trova: a chi può piacere che lo legga, a chi non piace che passi appresso.
 


20-06-04  - Sandro Forlani:

Gino, non essere troppo modesto. Il tuo intervento non ha sbagliato i tempi e rimane bellissimo. Ho trovato ieri amici che mi hanno detto di essere d'accordo con te ed altri con me (nessuno,in verità,critico)vuol dire che il titolo di ViviTelese poteva essere azzeccato, e che,se ha generato un positivo mini-dibattito,nessuno lo ha "passato".

Sul Forum di ViviTelese, in poche ore, ha visto  centinaia di Lettori !

 

 

 


16-06-04 - Gino Di Vico

 

Finalmente le elezioni sono finite!


Quelli che mi conoscono, forse mi ricordano quand’ero poco più che adolescente, alla corte di “Carlo Hippytiello”, nel laboratorio dove passavamo giornate a cucire borse di cuoio, prima a mano con lo spago passato nella pece poi con una bellissima Singer color verderame, regalo di un calzolaio andato in pensione.
Eravamo di Sinistra e dell’estrema Sinistra, certo lui più di me, aveva vissuto a Modena, nella rossa Emilia, aveva amici comunisti che erano un incanto ed io mi incantavo nel vederli e nell’ascoltarli e dentro di me pensavo: se questi sono i comunisti, allora io sono un comunista, allora io voglio essere uno di loro!


Così mi misi a leggere, a studiare; consumai tutti i suoi libri e ne comprai di miei, di alcuni allora non lessi che poche pagine perché non ci capivo nulla, li ripresi più tardi ai tempi dell’università e nonostante tutto fu comunque una fatica capirci.


Volevo capire, volevo imparare, ma più imparavo e più capivo che in fondo “… fra cielo e terra c’erano tante più cose di quante ne potesse contenere la mia mente”. Erano altri tempi allora! Noi non eravamo del grande Partito Comunista Italiano, leggevamo Lotta Continua, Il Manifesto, accusavamo i nostri “cugini” di revisionismo, di riformismo. Io non ero molto ferrato nella dialettica marxista; per me erano antipatici e basta: spocchiosi, saccenti, presupponenti, avevano ragione sempre di tutto e su tutto, prima di parlare aprivano l’Unità, mettevano insieme una decina di parole del gergo politico di sinistra e imbastivano una risposta di quelle “ Ho detto tutto!”.


A me piacevano quei frikkettoni che passavano da Carlo, colorati, allegri, divertenti; quelli che non disdegnavano di restare a parlare anche con me di musica o della scuola per ore e che soprattutto mi chiamavano “Compagno”.  Un’estate passò dal laboratorio un ragazzo di nome Lorenzo, Lorenzo Iannucci, detto Iaio morto il 18 marzo del 1977 insieme a Fausto Tinelli ( per mano fascista, scrissero i giornali) a Milano. Lorenzo era il cugino di Vincenzo Di Palma figlio di Salvatore che vendeva i fiori “sulla chiesa”.

 

A Iaio e Fausto fu intitolato il circolo marxista-leninista di Via Leoncavallo a Milano. Venne quell’estate anche un gruppo di Varese, amici di Carlo; andavamo tutti al fiume a fare il bagno poi loro si mettevano nudi e iniziavano a cantare e ballare: quell’estate capii che le donne in carne e ossa erano molto meglio di quelle di carta e che le canne, non sempre, erano quelle per pescare.

 

Imparai a suonare la chitarra e per un po’ d’estati me ne andai “On the road” per l’Italia a seguire concerti e feste del proletariato, e sarei andato anche alla fine del mondo per esserci con il pugno alzato al concerto degli Inti Illimani per gridare “El Pueblo Unido Jamàs Sera Vencido”.Non ricordo bene che anno era quando insieme al compianto Ubaldo Mainolfi e ad un piccolo gruppo (tra cui anche Sandro Forlani), demmo vita a Democrazia Proletaria e partecipai ad un tour elettorale in giro per la valle. Arrivavamo verso sera in certe piazze che ancora bruciavano del sole del pomeriggio, dove vecchietti curiosi ci guardavano increduli per capire chi eravamo e che tipo di merce eravamo venuti a vendere?

 

Poi tiravamo fuori un po’ di manifesti, mettevamo sul cofano il nostro altoparlante a tromba e giù botte alla Democrazia Cristiana accusata di essere la madre di tutti i mali, di tutte le stragi di stato e anche perché non pioveva da giorni, che era poi l’argomento che più colpiva quei pochi contadini venuti ad ascoltarci che quasi sempre accompagnavano le nostre argomentazioni con assenso misto a bestemmie alla madonna che in fondo per loro era come la Democrazia Cristiana, nel bene e nel male c’entrava sempre. Qualcuno si starà chiedendo perché in fondo ho scritto tutto questo?

 

Prendo a prestito una canzone di Gaber per darvi una risposta:La mia generazione ha visto le strade, le piazze gremite di gente appassionata sicura di ridare un senso alla propria vita

Ma oramai son tutte cose del secolo scorso


La mia generazione ha perso

Gino Di Vico


 


 

Sandro Forlani  -  16-06-04

 

Gino, oh Gino!

Gino, ci mancavi solo tu. Già questi giorni sono stati di un'intensità memorabile,già la salute è sempre incerta,già la cardioaspirina ha voluto raddoppiata la dose, già,già.......

Ci mancavi solo tu a riaprire ricordi commoventi dei primi anni 80, non dimenticarti Mauro Corona, che ho rivisto con grande piacere a Benevento alla Finale Allievi provinciali del Campo Avellola di Benevento,e non ti dimenticare che anche a quei tempi erano più le volte che insieme ad Ubaldo,vedevamo le piazze omertosamente deserte. Ricordo che a Pietraroja, il nostro comizio fu ascoltato da tutto il paese nascosto nei vicoli che confluiscono nella piazza, dai due Carabinieri di servizio, e da un mio amico di gioventù che venne là solo per la cortesia che si deve al compagno di pic nic, e non certo per la sua fede politica che era agli antipodi,rispetto a noi.

Parlo del Prof. Franco Gismondi, uno degli attuali rappresentanti della destra Cerretese,sconfitti come noi nel Blocco per Cerreto.Franco,in bocca al lupo per il tuo nuovo ruolo di consigliere di minoranza.

Questa citazione non è casuale : nella mia lunga vita politica, sempre e solo di sinistra, mi sono rapportato pienamente solo con i miei compagni di ventura e,vivaddio,con amici di destra.Siamo i soli che non cambiano bandiera facilmente.

Perciò non sono completamente d'accordo con le conclusioni che hai tratto alla fine del tuo bellissimo e commovente intervento :

fin che ai nostri comizi si vedranno persone con le lacrime agli occhi, felici di esserci in tanti " Ancora", si, ancora anche nel nuovo secolo,persone che scoprono di non essere i soli rimasti a coltivare ideali, ( a dispetto di quello che ci fa credere la propaganda qualunquista della nuova Democrazia Crstiana oggi al potere) con la speranza di riconfermare un senso alla propria vita, allora, la nostra generazione non ha ancora perso !

Hai visto quanti giovani hanno ruotato intorno a Giovanni Liverini ?

Che messaggio vogliamo dar loro ? Che non vale la pena fare quel che abbiamo fatto noi? Gino, compagno ed amico Gino,ripensaci, non tutto è perduto, te lo posso assicurare anche e specialmente vedendo quello che sta succedendo intorno a noi dopo questa beffarda sconfitta. Sapere che tante persone si sono girate all'ultimo momento, persone che ho sempre stimato e che hanno condiviso progetti con noi,che hanno sempre parlato in un modo per scoprire che poi lavoravano in un'altro,queste persone mi hanno ulteriormente temprato e spronato ad impegnarmi per poter dire un giorno : La mia generazione non ha perso !


 

 

17-06-04 - Nicola Brignola

Lei se ne accorge il 16 Giugno 2004 che la sua generazione ha perso? Dov'era lei nel 1996 quando quelli della sua generazione hanno fatto cadere Romano Prodi per dare la poltrona ad un certo D'Alema, accordandosi con un personaggio politico sannita dell'altra sponda? Considerata la circostanza che tale personaggio è ben noto per le sue imprese qui da noi, non pensa lei che la sua generazione ha perso già allora? Quella sconfitta lei la ha digerita, vero? Digerisca pure questa, che è di gran lunga meno importante di quella.

"...nuova Democrazia Cristiana oggi al potere..."

Quale? Quella di Nardone alla Provincia, il cui alleato più importante è il politico sannita che traghettò D'Alema al potere?

Oppure quella di Bassolino alla Regione, il cui alleato più importante è il politico sannita che traghettò D'Alema al potere?

Eh sì, bisogna mettersi d'accordo, perchè di nuove DC ce ne sono tante, sotto forme destre e sotto forme sinistre (termine quest'ultimo da intendere come aggettivo).

Tranquillizzatevi, non vi deprimete, in fondo avete ottenuto un ottimo risultato, visti i precedenti. E' mancato poco? Perchè?

Ragionate e vedrete che, se riuscite a dare delle risposte a tanti perchè, vi sentirete meglio.

Saluti by niki.

Alla fine della giornata poniti sempre la domanda: dove ho sbagliato oggi?

Nicola Brignola, (Niki, Benevento)

 


17-06-04  Sandro Forlani

Nicola, ci mancherebbe che avallassi tutto quello che di deleterio ha prodotto la sinistra italiana.

Personalmente non ho digerito ancora nè sò se lo farò mai,sia il 1996,sia le alleanze sgradevoli con Mastella e Panza, sia la caduta del Governo di sinistra ad opera di Bertinotti su questioni come le 35 ore,che per me, commerciante da 75 ore a settimana, mi fanno solo ridere.

Quando sono successe tutte queste cose, noi eravamo dove siamo adesso,senza possibilità di opporci concretamente a quello che succedeva.

Io,comunque,non mi sono mai depresso,non mi deprimerò mai, continuerò a parlare senza guinzagli e senza museruole,come d'altra parte lei.(non sono d'accordo sull'aggettivo sinistre, a meno che non lo si veda dalla prospettiva di chi ne ha paura)

Difatti credo sia sbagliato,da parte sua,rivolgersi a me con le stesse motivazioni che l'hanno indotta a scrivere a Gino, io mi sono subito ribellato all'atteggiamento del mio,credo ancora,compagno Di Vico.

La mia generazione non ha ancora perso.

Per la sua generazione e per quella dei miei figli, è ancora presto per pronunciarsi.

Niki, credo anche che sia un pò troppo perentorio il suo invito a "ragionare", lo sto facendo da 48 anni e continuerò a farlo.

Comunque, grazie, vorrei averne tante di persone in contrasto con me, che usano gli stessi toni suoi.

Sandro Forlani, comunista, che ha appena incassato un "ottimo risultato" e che sta già lavorando per il prossimo.

Spero solo leggermente migliore : una cinquantina di persone in più a noi ed una cinquantina in meno a loro.

all'inizio della mia giornata mi pongo sempre questa domanda :

dove non ho sbagliato, ieri ? Sandro Forlani.

Nicola,per esempio ieri, fra i duecento sbagli commessi, ho sbagliato nel non chiederle un fatto che mi incuriosisce :

Se il nostro (mio) sgradevole alleato Mastella, dopo aver finito di agitarsi e sgomitare, riuscirà a far cadere i governi provinciali e regionali, che farà ?

Si ritirerà Mastella sull' Aventino o si alleerà con l'altra sponda ?

Nella seconda ipotesi, lei si sentirà colpevole ed io potrò attaccarla e chiederle dov'è e che cosa stia facendo per evitarlo ?

Oppure ho il diritto di chieder conto e di attaccare l'attuale 40% degli italiani che votano per Berlusconi (casadellelibertà)solo perchè sono alleati con Bossi, il peggior cancro (tumore maligno) che si è diffuso nel nord dalla Liberazione in avanti?

Attaccarli li attacco,ma per motivi ben più allarmanti ( e quanti !)

Badi bene che parlo "ragionando" ed a ragion veduta, in quanto Lombardo (non padano, ché la padania non esiste) perché nato da Padre Lombardo e da Madre Lombarda !

Cordialmente, Sandro Forlani,emigrant.


 

 

Per intervenire: invia@vivitelese.it