L'eredità D'Occhio non preoccupa - 15-05-04 - da il Sannio Quotidiano

 

 

da il Sannio quotidiano del 15 maggio 2004

 

Telese Terme - Intervista al candidato sindaco della coalizione che interpreta la continuità amministrativa

L'eredità di D'Occhio non preoccupa Capasso

 

 

Il leader di ‘Per Telese…’ stimolato dal confronto: «Faremo meglio non deluderemo le aspettative»

 

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di Antonio Vecchiarelli

 

Gennaro Capasso, candidato a sindaco della lista «Per Telese... per il Sannio». Un nome nuovo nel panorama politico locale che interpreta, con il suo gruppo, la continuità con la gestione amministrativa dell'uscente Giuseppe D'Occhio. E’ alla sua prima intervista. E' un colloquio di primo approccio con uno dei candidati, che evita i temi politico-amministrativi più specifici, rimandando il loro esame ad un secondo momento, quando programmi e composizione delle liste saranno noti.

 

Da manager (si occupa per l'Autorità di Bacino Liri-Volturno-Garigliano della gestione di progetti per la salvaguardia e tutela del territorio)... a guida amministrativa di Telese Terme (in caso di vittoria, naturalmente). Cosa cambia?

«Si tratta solo di un adeguamento politico. Non la vedo come novità, ne tanto meno come un catapultarsi nella vita politica, dove non sono stato attore principale, ma ho dato, in passato, il mio contributo sia di idee sia nello sviluppo di alcune azioni».

 

Ma qualche diversità l'avrà già notata...

«Beh, sì. Nell'ambito telesino svolgo una vita più pubblica e ho spostato l'attenzione degli ambiti lavorativi. Ma ritengo che si tratti solo di modifiche dell'approccio: da uno più prettamente tecnico a uno che è anche politico».

 

Nessuna trepidazione, dun­que.

«Non mi spaventa questo nuovo molo, nel mio lavoro sono abituato a confrontarmi con problemi di notevole impatto socio-economico, quindi l'unica differenza, l'ho già detto e l'approccio: dal tecnico al politico».

 

 

Quali sono secondo lei le ca­ratteristiche per favorire al me­glio questo impegno più politi­co?

«Ascoltare la gente, parlare per recepire... Dal contributo di tanti si possono ricavare delle condizioni migliorative. Non mi propongo come colui che vuoi ascoltare solo problemi, perché mi auguro che non ce ne siano... intendo dire che dalla gente voglio apprendere idee».

 

Una curiosità. Per lei cosa si­gnifica essere leader?

«Leader è colui che viene accet­tato dal gruppo, colui che è capace di proporre... ed ha capacità di gestione. Mi riferisco all'azione di coordinamento, in questo caso. Ho avuto già occasione di cimentarmi in un ruolo del genere: da capitano della squadra di basket telesina; da allenatore, sempre nel settore della pallacanestro».

 

Continuità, ma non monoto­nia: uno slogan per non rinne­gare quanto è stato dell'espe­rienza amministrativa che si chiude o cos'altro?

«Non appiattimento. Se non dovesse trattarsi di una continuità dinamica, che tenga conto dei continui mutamenti presenti nella nostra comunità, non saremmo una buona amministrazione. Punteremo sull'innovazione in tutti i settori... Ciò che è stato fatto finora può considerarsi sicuramente innovativo, ma bisognerà pure essere al passo con i tempi perché Telese continui ad essere punto di riferimento non solo per il comprensorio, ma per tutta la regione».

 

Non rinuncia al ruolo centra­le di Telese...

«Assolutamente no. Telese con la valle oltre la valle: è uno slogan che uso spesso per affermare die le prospettive future della cittadina saranno (l'interesse se saranno inglobati tutti gli altri paesi dell'area. La tutela e salvaguardia del territorio, per esempio, non può essere disgiunto...

 

 

Comprensorialità, dunque

«Lo ritengo uno dei punti centrali».

 

D'Occhio, una vita da sindaco. Un'esperienza che sì arricchita nel tempo di altri spunti politico-professionali. Non teme questa ingombrante presenza nella sua lista?

«Non c'è nessun presenza ingombrante. Ci darà con la sua esperienza, un notevole apporto e motivazioni. Per noi sarà anche uno stimolo confrontarci con la sua esperienza... Lo vedo motivato in questo ruolo».

 

La politica. Da indipendente... a cosa?

«Sono un moderato, un cattolico che crede in valori importanti quali la famiglia, la solidarietà, rispetto dell'uomo. Il futuro resteranno immutati gli stessi principi...»

 

Di che natura è stato il suo ruolo in questa fase di realizzazione delle liste?

«Mi sono prodigato per ragionare con una serie di persone sugli obiettivi che la coalizione si è posto: l'aspetto che ritenevo e ritengo, primordiale.

 

E il ruolo più prettamente  politico, quello che può fare da collante?

«Non ho potuto fungere da collante per le forze politiche non ho un'appartenenza partitica».

 

Qual è la prima cosa detto al suo gruppo, quando ha avuto la certezza dell'investitura?

«L'eredità che raccogliamo fa riferimento a un sistema complesso (Telese); dobbiamo tirare fuori il meglio di noi per non deludere le aspettative e per distinguerci come un'amministrazione operosa».

 

 


 

 

 


 

Per intervenire: invia@vivitelese.it