Lista trasversale antagonista? - 02-03-04 - da Il Sannio Quotidiano |
da il Sannio quotidiano del 02 marzo 2004 TELESE TERME Nulla di fatto per la costruzione di una lista trasversale antagonista al “progetto D’Occhio” Larghe intese, ostacoli da leadership Cusano, Di Mezza, Liverini, Selvaggio: troppi pretendenti alla «fascia», alto rischio di fallimento Nulla di fatto. Il progetto delle larghe intese, la coalizione ampia che vada da Rifondazione Comunista alla parte del partito di Follini che fa capo a Michele Selvaggio, passando per Udeur, una parte della Margherita, settori di Fi, Ds e associazione 'Ulisse», non decolla. Un disegno alternativo al progetto (o semplicemente gestione, che dir si voglia) D'Occhio, che non trova spunti propulsivi. La riunione del fine settimana, ha fatto registrare l'ennesima fumata nera. Quali i motivi del mancato coagulo? Proviamo ad individuarli. Intanto si sconta un ritardo nella definizione di un progetto che benché da tutti invocato (l'intesa di centrosinistra) non è stato mai incanalato nei binari della fattività. Figurarsi se questa possibilità è incoraggiata a ridosso delle elezioni, quando la deriva personalistica diventa più evidente. E figurarsi, se privi di una qualsiasi intesa, può arrivarsi al confronto efficace con esponenti o forze del centrodestra. Ma quello che ci sembra maggiormente influente nella condotta delle trattative è qualche idea di figura aggregante autoingigantita. Presunzione da leader, in altre parole. Se Michele Selvaggio del partito di Pollini, se Giuseppe Di Mezza di Fi, se Tommaso Cusano dell'Udeur (figure segnalate come possibili pretendenti alla fascia tricolore), se Rifondazione Comunista nonostante affermi di essere al lavoro per una lista civica con tanto di nome per la leadership, rigorosamente celato nei comunicati stampa, è costretta a frequentare tavoli con giammai - per sua stessa ammissione - ipotetici conduttori (del centrodestra), non riescono a costruire l'agognato «listone», perché si insiste? Forse nel tentativo che fa leva sull'usurante peripezia di un dialogo continuato nella speranza di un o più abbandoni a mani basse? Troppo semplicistico e poco edificante per chi soltanto qualche settimana fa si è proposto come fautore di grandi progettualità. E intanto si continua. Pare che siano stati già diramati gli inviti per un altro tavolo di trattative. Con buona pace di chi è interessato alla continuità (o alla gestione, che dir si voglia) del progetto D'Occhio.
Per intervenire: invia@vivitelese.it
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