Intervista a Giovanni Liverini - 23-05-04 - da il Sannio Quotidiano

 

 

da il Sannio quotidiano del 23 maggio 2004

 

Telese Terme • Intervista al candidato a sindaco della lista «Insieme per Telese…», Giovanni Liverini

 

Alternativa, non importa se a Capasso o D’Occhio

 

«Non mi piacciono polemiche e toni accesi, voglio farmi conoscere per le cose che intendo fare»

di Antonio Vecchiarelli

 

Giovanni Liverini, alto ufficiale della Guardia di Finanza, un legame profondo con le sue radici contadine di cui conserva gelosamente i valori cardini, una passione per il “tressette” e le lunghe passeggiate con gli amici per la sua Telese, è il candidato a sindaco di “Insieme per Telese-lista Liverini”.

 

 Da colonnello a... politico. Il passo non deve essere stato certo breve...

“Guardi, nella mia vita non ho mai fatto politica. Sono stato, però, sempre vicino ai miei concittadini ai quali mi hanno legato affetto e stima. Nel mio lavoro che va avanti da oltre trent’anni, si sono consolidate in maniera forte il senso delle istituzioni, lo spirito di solidarietà verso i cittadini, il senso dell'equità sociale e, non per ultimo, competenze di natura tecnico-amministrativo. Mi propongo come cittadino che vuole rendersi utile alla comunità locale improntando il proprio agire sulla trasparenza sulla lealtà, sulla buona amministrazione, sulla cordialità e sulla laboriosità. Un passo non certo breve, ma che è fatto con consapevolezza...

 

Immaginiamo, però, che "il parto" della candidatura sia stato lungo e  forse  travagliato. Quando ha deciso che ne valeva la pena?

“Il mio impegno diretto nasce da un vivo senso di appartenenza a questa comunità dove vivo da quando sono nato. A questo punto della mia vita, avendo avuto fiducia da molte forze politiche e della società civile, ho ritenuto giusto spendermi in prima persona per un contributo da dare alla mia cittadina. Lo faccio mettendo a disposizione tutti quei valori che ho assimilato nel mio percorso professionale e di vita”.

 

Lei guida per sua stes­sa ammissione una compagine "composita e variegata" non teme rissosità, scollamenti?

“Ribadisco che effettivamente la lista è variegata e composita”. Essa racchiude in sé persone con alte qualità professionali e di grande intelligenza. Ci ha unito una forte carica morale che, nel superamento di ogni steccato ideologico, vuole improntare l'amministrazione della cosa pubblica sui valori di trasparenza e partecipazione con l'obiettivo di realizzare al meglio il bene comune. Ma non solo. Pur nella diversità abbiamo elaborato e condiviso un progetto politico che sarà realizzato con la forza dell’esperienza e della competenza. Ci siamo posti come obiettivo di far diventare Telese il centro dell'innovazione e della modernità, grazie ad un progetto alternativo e concreto”.

 

Che ruolo assegna ai partiti che, parzialmente o in toto, sostengono il suo progetto?

“Nella formazione della lista i partiti hanno avu­to un ruolo importante... nello stesso tempo hanno avuto l’umiltà di fare un passo indietro per consentire la convivenza di rappresentanti che esprimono sensibilità politiche diverse e che si riferiscono sia alle forze del centrosinistra che alle forze del centrodestra. La presenza anche dei partiti del centrosinistra, rappresentano un punto di forza perché ci consentiranno di avere un rapporto privilegiato con le istituzioni provinciali e regionali che sono governate per l'appunto dal centrosinistra”.

 

Una presenza da gregari e, nello stesso tempo, da capitani...

"Io direi: una presenza da protagonisti per lo sviluppo di questo territorio".

 

Lista avversaria, chi interpreterà in modo concreto la continuità: Capasso o D'Occhio?

“Non mi appassiona più di tanto chi potrebbe assumere la guida di questa continuità amministrativa di cui ha parlato anche la stampa. Il mio progetto politico rispetto a quello posto in essere da questa amministrazione vuole essere di alternativa e rinnovamento”.

 

L'alternativa nasce in ragione di un giudizio negativo sull'operato di questa amministrazione. Ma cos'è che realmente non apprezza?

“Questa  amministrazione che guida il paese da due legislature ha fallito per non aver saputo cogliere la linea di un vero sviluppo del paese. Non ha saputo valorizzare nel modo dovuto le potenzialità del territorio. Ne è derivato che non è stata prodotta occupazione per i giovani e non solo. Il mio progetto, quando dico che è alternativo, dico che vuole cogliere e interpretare la vocazione naturale di Telese che deve guardare al suo futuro dando grande risalto al turismo, al settore dei servizi e alla cultura. Questi elementi, sapientemente coniugati tra loro potranno produrre quella ricchezza e quel benessere che i cittadini da tanto tempo attendono”.

 

Lei sconta sicuramente un gap in campagna elettorale rispetto ai suoi avversari quello relativo all'inesperienza politica. Come intende colmarlo?

“Io credo che il confronto dovrebbe avvenire con chi nell'altra lista si presenta come candidato a sindaco e per quel che mi risulta anche lui è nuovo alla politica...”

 

Sì, ma la presenza ingombrante di D'Occhio che fine farà?

“Spero che la presenza di D'Occhio non sia di intralcio a chi si è assunto la responsabilità di presentarsi agli elettori come candidato a sindaco. Se poi la sua influenza sarà ingombrante per Capasso credo che ciò risulterà in tutta la sua evidenza agli occhi della gente che potrà trarre le dovute conclusioni...”

 

Polemica evitata...

"Preferisco non improntare la campagna elettorale sulle polemiche o sui toni accesi. I cittadini non capirebbero. Voglio farmi conoscere per quello che sono e per le cose che intendo fare per Telese. Spero che anche l'altra lista si faccia conoscere per le idee che ha e per le cose che vuole fare... Questo consentirà ai cittadini di esprimere un voto consapevole e con cognizione di causa”.

 

E di presunti "condizionamenti" messi in atto dai suoi avversari ai danni della sua lista (lei stesso ne ha parlato durante la presentazione della lista) che ne dice?

“Sono stato informato da alcuni cittadini di fatti che certamente non si ispirano ai principi nobili della politica. Tuttavia mi rendo conto che nella battaglia politica ci possono essere anche colpi bassi... che comunque non riusciranno a scalfire le regole che ci siamo dati: equilibrio, moderazione e serenità”.

 

Già, l'equilibrio, la moderazione e la serenità..., finora non si è smentito.

“Mah, guardi.. più che regole sono il nostro modo essere".

 

 

 


 

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