Ultimatum di AN a D’Occhio - 06-03-04 - da Il Sannio Quotidiano |
da il Sannio quotidiano del 06 marzo 2004 Il partito smuove le acque nella coalizione di governo che dovrà affrontare la prova elettorale «Ultimatum» di An a D’Occhio Alleanza nazionale vuole che il sindaco si pronunci sul futuro del gruppo non oltre il 19 marzo di Antonio Vecchiarelli An assume il ruolo di battistrada nell'avvicinamento al nuovo progetto amministrativo, di continuità con l'esperienza D'Occhio. L'indirizzo si era già percepito in uno scritto del presidente del circolo, Giovanni Nicola Tommaselli, pubblicato dal nostro giornale lo scorso martedì. La certezza è arrivata dalla riunione del direttivo della sezione convocata l'altra sera nella sede di via Roma. Il partito, con la richiesta di un incontro, fatta pervenire al sindaco uscente, Giuseppe D'Occhio, ha deciso di interrompere il silenzio a cui si era consegnata insieme a tutte le altre componenti dell'attuale maggioranza. L'obiettivo di An è quello di capire dalla fascia tricolore, non più ricandidabile perché al termine del secondo mandato, ma pur sempre il referente principale del progetto amministrativo, dove va la coalizione. Il partito di Fini si attende che Giuseppe D'Occhio accetti di incontrarlo entro il 19 marzo. Una sorta di ultimatum che non racchiude ipotesi di distacco dall'evoluzione del percorso amministrativo qualora la risposta non arrivi nei termini, ma che rivela una fretta nella determinazione del futuro prossimo. Sarà quasi certamente il presidente di An, Giovanni Tommaselli e qualche altro membro del direttivo a esporre le ragioni alleatìne al sindaco. Un atteggiamento che, in ogni caso, è di rottura rispetto alla «condotta D'Occhio»: impassibile, a tratti serafica, consapevole delle potenzialità del suo gruppo e ... dei demeriti - il riferimento è agli effetti coagulanti - dell'offerta avversaria. L'atteggiamento è relativo, per lo più, alle indicazioni sulla leadership e al mancato coinvolgimento, finora, dei partners in sezioni di lavoro, ma non sono mancate, certo, alcune indicazioni, ipotesi sul dopo: gestione amministrativa più corale, stabilità, rimodulazione del programma amministrativo. Comincia, dunque, ad avvertirsi una certa apprensione da leadership? E' mollo probabile. Anche se può essere confusa con l'ansietà da programma «...politico calibrato su una più attenta ricerca delle esigenze quotidiane della collettività...» come direbbe qualche esponente dei partito.
Per intervenire: invia@vivitelese.it
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