D’Occhio contro gli avversari  - 25-05-04 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

da il Sannio Quotidiano del 25 maggio 2004

Telese T. – Primo comizio per Capasso e per il sindaco uscente

L’urlo di D’Occhio sulle contraddizioni degli avversari

(anve)

Comizio a doppia velocità, quello di apertura della campagna elettorale per la lista «Per Telese... per il Sannio» tenuto nell'ultimo week-end in via Moro di fronte ad una folla numerosa. Ad un rilassato Gennaro Capasso, il candidato a sindaco che ha dato inizio ai discorsi, si è contrapposto un primo cittadino uscente, Giuseppe D'Occhio, candidato alla carica di consigliere, dal piglio deciso.

D’altronde la partita è impegnativa... L'esordio di Capasso (alla sua prima uscita da politico) è coinciso con il racconto dei tanti consigli ricevuti («solo l'ingegnere D'Occhio - ha rimarcato ribadendo la sua autonomia - non me ne ha dato») per la sua «prima». Ha ricordato i colleghi di lavoro - è un dirigente dell'Autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno, quelli che lo hanno spinto verso la candidatura, convinti che la nuova esperienza potesse essere affrontata nel migliore dei modi.

«Avere la stima dei colleghi di lavoro - ha riferito - vuoi dire aver seminato bene». Non ha citato i politici noti che lo hanno telefonato per gli incoraggiamenti: «Quelli - è stata la sua motivazione - appartengono alla categoria dei miei amici e non li nomino...» Concertazione tra cittadini e amministrazione: questo l'elemento conduttore, individuato dal candidato a sindaco, della gestione in caso di vittoria.

Gestione della cittadina che si pone in continuità con quanto è stato dell'esperienza D'Occhio che ha consegnato ad una crescita generale il paese, in controtendenza con altre realtà ben più grandi. L’equilibrio tra aspetto fisico (fiumi, acque sotterranee, campagna) e antropico (tutto quello che è legato alle persone) è alla base del sistema paese che dovrà essere rapportato al sistema valle: è la sintesi fatta da Capasso per spiegare le azioni che si andranno a compiere: di equilibrio tra i due aspetti, fisico e antropico e, qualora queste interessino altri paesi, di interazione con il sistema valle. Polo scolastico, completamento delle strutture sportive, binomio termalismo-turismo, nuova occupazione attraverso le risorse presenti: ambientali, artigianali, storielle, gastronomiche, sono alcuni settori di intervento menzionati.

Un attimo di commozione di Capasso ha segnato il passaggio di microfono a D’Occhio. Il sindaco uscente ha esordito con la «cultura della crescita» trasferita dalla sua amministrazione alla comunità. Il bilancio del suo governo, dall’85 a oggi, e stato così sintetizzato: «Se dovessimo leggere i numeri dovremmo essere tutti entusiasti per quanto siamo riusciti a creare». Attività commerciali, servizi, opere pubbliche, oltre 2500 residenti in più: sono alcuni elementi di quella che D'Occhio ha definito la «nuova città» che è venuta fuori e per la quale vuole continuare a dare il suo contributo.

Il resto del discorso; un coacervo di attacchi all'altra lista. E' partito dalla cultura dell'amministrazione : «non mi pare di vederla». Ed ha rimarcato che «chi si vuole candidare ad amministrare una comunità deve dimostrare di essere capace di sviluppare un progetto, non deve demonizzare l'avversario, non deve calunniare o millantare cose strane...» Il ricordo della ristrutturazione del patrimonio termale, una proposta della campagna elettorale dell'85, è stato l'occasione per una stoccata ad alcuni amministratori dell’epoca presenti oggi nella compagine Liverini. «Era una grande opportunità fare riferimento a leggi che garantissero quella ristrutturazione che abbiamo rischiato di perdere per l’insipienza e l’incapacità... ma d'altra parte all'interno della compagine avversaria c'è una grande competizione tra chi ha maggiori capacità a perdere le risorse importanti per questo paese...» Il sindaco uscente ha parlato di contraddizioni presenti nella lista Liverini. E ha fatto l'esempio dei cavalcaferrovia-sottopassi. «Alcuni candidati (della sua maggioranza, ndr) in Consiglio hanno votato a favore delle opere ora si trovano a convivere con chi la pensa in modo opposto». Con la citazione della contrarietà della minoranza alla nuova chiesa e alla clinica con 200 posti letto, 180 posti li lavoro, sono partiti gli attacchi all'opposizione uscente - accusata di non aver mai avanzato proposte concrete - parte integrante della lista Liverini «Non credo che queste contraddizioni - ha concluso D'Occhio - possano essere risolti dai patetici personaggi dall’incerto e improbabile passato politico. Questi non portano progetti, non portano novità, portano i loro appetiti, i loro desideri.. Hanno una logica per la comunità che non c'è più...».


 

Il Mattino - Mercoledì 26 Maggio 2004

Gennaro Capasso rilancia la scommessa turistica

VITTORIO VALLONE
Telese Terme. «Continuità politica e programmatica con la fase amministrativa che ha caratterizzato Telese Terme negli ultimi anni;far crescere e sviluppare il sistema paese rafforzando il legame con i comuni vicini, cercando,con loro,di far crescere e sviluppare il sistema valle». Continuare, quindi, a realizzare quella Telese centrica del futuro voluta per quasi venti anni dall'attuale sindaco Giuseppe D'Occhio. Questi gli elementi che caratterizzano la lista ”Per Telese per il Sannio” capeggiata dal geologo Gennaro Capasso.


Il candidato sindaco della «continuità amministrativa» è esperto di Project management e gestione economica-finanziaria di progetti pubblici; è responsabile del Servizio Geologico dell'Autorità di bacino dei fiumi Liri-Garigliano-Volturno ed è anche responsabile del procedimento per le attività connesse al rischio frane per il Piano straordinario delle Autorità di bacino regionali della Campania. È, ancora, membro dell'associazione nazionale per la Difesa del Suolo e delle Risorse Idriche.


«Un grazie di cuore lo devo a Pino D'Occhio - esordisce Capasso -, non per aver proposto e sostenuto il mio nome e la mia persona ma per quello che l'attuale sindaco ha dato in venti anni alla nostra cittadina e al nostro Sannio. Il mio lavoro mi porta quotidianamente ad assumere grosse responsabilità, a risolvere piccoli e grandi problemi. La mia quotidianità mi ha fatto comprendere che per avere la stima dei propri collaboratori bisogna seminare bene. Vengo da una cultura contadina e mi è stato insegnato che per fare un buon raccolto devi seminare bene e dedicarti costantemente e con amore alla semina che hai fatto. Vedo la politica come un perenne scambio di idee, un confronto sulle proposte, un fare insieme ai cittadini dei ragionamenti. La nostra sarà una continuità a quella fase amministrativa che ha dato risultati sia sotto il profilo sociale ed economico che sotto il profilo dello sviluppo».


Capasso passa poi ad elencare i punti fondamentali del programma elettorale. «Il nostro è un programma vasto ma soprattutto realizzabile o già in via di realizzazione. Il progetto integrato della filiera termale; la realizzazione di opere alternative alle barriere dei passaggi a livello; il perseguimento di politiche sociali, per lo sport ed il tempo libero; la gestione del processo di sviluppo e di espansione del tessuto urbano di Telese; la localizzazione di una nuova chiesa e di un centro di servizi per l'intera diocesi, sono solo una parte dell'impegno che ha caratterizzato la gestione amministrativa degli ultimi anni e che contribuirà, con noi, a dare concretezza ad un nuovo, funzionale e moderno assetto della nostra cittadina».

Capasso sottolinea l'approvazione del progetto integrato della filiera termale. «Sarà il salto di qualità nell'impostazione di un'adeguata offerta turistica e termale con un finanziamento di ben 3.997.000 euro spalmati in quattro progetti che vanno dalla riqualificazione dell'area ovest, al restauro dei Bagni Vecchi, dal recupero dell'area che va dalle Terme di Telese alle Terme Iacobelli, al percorso storico Stazione-Terme».
 

 


 

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