Liverini: no a interessi corporativi  - 27-06-04 - Giovanni Liverini

 

 

Da alcuni giorni si sono concluse le elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio Comunale di Telese. Mi è sembrato giusto, ora che la tensione elettorale si è raffreddata, fare delle riflessioni sul voto espresso dai cittadini di Telese. La maggioranza dei consensi (2121 voti), seppur lieve, ha espresso come sindaco, il dott. Gennaro Capasso che, con i suoi assessori ed i suoi consiglieri, avrà la responsabilità del governo della nostra cittadina.

 

La minoranza dei consensi (2008 voti) ha espresso i cinque consiglieri di opposizione della mia lista. La cosa che risulta subito evidente è che la comunità telesina appare, sostanzialmente, divisa a metà sulle due proposte politiche, totalmente distinte tra loro.

 

La prima, quella vincente, ha inneggiato alla continuità amministrativa. La seconda si è proposta agli elettori per la discontinuità amministrativa, per un rinnovamento della politica locale e per un nuovo modello di sviluppo.

 

La forza espressa dalla mia lista ha intercettato il vento nuovo del cambiamento, un desiderio prorompente di aprire una nuova stagione politica ed un modo nuovo di amministrare.

Ha creato una onda lunga che ha entusiasmato giovani e meno giovani, attraversando in maniera trasversale la società telesina. Questa onda lunga, purtroppo, è stata contrastata da vecchie logiche di potere, frutto di promesse effimere e di interessi corporativi che non hanno la progettualità necessaria per guardare oltre se stessi.

 

Ma ciò nonostante avevamo creduto, comunque, di non essere raggiunti, di aver messo in moto un meccanismo di contaminazione delle idee accattivante e convincente. Avevamo creduto di poter centrare anche la vittoria numerica. Ma così, purtroppo, non è stato. I nostri 2008 elettori sono rimasti amareggiati, come se avessero subito uno “scippo”. Si sono sentiti derisi perché hanno avvertito di essere stati beffati, in un gioco dove sono stati inferti dall’avversario molti colpi bassi.

 

Essi, però, non si sentono affatto sconfitti. Si sentono, orgogliosamente, vincitori. Sanno di essersi spesi con autenticità, con passione e disinteressatamente per far valere principi, che si ispirano alla trasparenza, alla equità, alla pace sociale, al benessere comune, alla solidarietà verso le fasce deboli della nostra gente. E sanno di non essere sconfitti, perché quei principi e quei valori restano vitali in ognuno di quei 2008 elettori.

 

Quel corpo sociale, che si è unito sotto il nostro simbolo, non si è disgregato; è rimasto unito e compatto con il desiderio di riscattarsi quanto prima. Abbiamo percepito, anche dalla voce amica di concittadini che vivono in altre città, l’essenza di un’anima e di una identità della nostra Telese. Pensavamo che fossero state definitivamente smarrite e perdute. E invece, soprattutto dopo l’esito elettorale, abbiamo capito che quell’anima e quella identità non si erano assopite.

 

Esse vivevano in mezzo a noi in una sorta di straordinaria sintesi, nata da un formidabile processo sociale tutt’ora in atto. Si tratta di un processo che è stato in grado di unificare le innumerevoli diversità socio-economiche-culturali della nostra comunità in una storia comune, che vuole innestare le  proprie radici nella dignità, nel rispetto, nella tolleranza, nella laboriosità, nei valori della vera democrazia e nei valori dell’uomo che confida nelle sue capacità e guarda senza timore al futuro. Oggi abbiamo la consapevolezza di queste cose. Le difenderemo dai banchi dell’opposizione in nome di quei 2008 elettori e di tutti quei nuovi cittadini, che sentiranno il desiderio di diventare protagonisti del loro futuro e del futuro di Telese.

 

Ringraziamo i nostri elettori che, anche dopo l’esito elettorale, sono rimasti vicini a noi a testa alta, pronti a sostenerci in qualsiasi momento con la forza delle loro incrollabili convinzioni, ispirate a principi di grande civiltà.  Ci faremo carico delle nuove istanze della comunità telesina e le rappresenteremo e difenderemo, con determinazione e tenacia, affinché sì possa, comunque, progredire, i debellando pericolosi tentativi di “regime”, ancora agognato da chi ritiene di aver vinto.

 

Ma non possiamo, in questa lettura del voto, dimenticare i partiti politici che nella recente tornata elettorale hanno vissuto e consumato sofferenze e spaccature. Hanno dovuto subire eventi politici, senza esserne protagonisti principali. Essi dovranno avviare una seria riflessione, affinché si riapproprino del loro ruolo e della loro importanza, che non potrà prescindere dalla capacità e dalla necessità di riaprire un colloquio costante, da tempo interrotto, con la gente che si sente abbandonata e trascurata. Insomma si tratta di avviare responsabilmente una nuova fase d’impegno e di passione per una politica che vive per i cittadini, tra i cittadini e con i cittadini se vogliamo, veramente far primeggiare le grandi idealità di cui ci si sente portatori.

Non crediamo che esistano scorciatoie; la vera strada maestra impone un duro lavoro e

sacrifici di non poco conto.

 

Giovanni Liverini

 


Il Mattino - Domenica 27 Giugno 2004

TELESE TERME

Liverini: daremo battaglia contro interessi corporativi

VITTORIO VALLONE

Telese Terme. A campagna elettorale ormai archiviata e con la convocazione, domani sera, del primo Consiglio comunale a guida Capasso, si registra la riflessione sul voto del colonello Giovanni Liverini, candidato sindaco della lista Insieme per Telese e attuale leader dell'opposizione.

«Ora - afferma - la comunità telesina appare, sostanzialmente, divisa a metà sulle due proposte politiche, totalmente divise tra loro. La prima, quella vincente, ha inneggiato alla continuità amministrativa. La seconda si è proposta per la discontinuità amministrativa, per un rinnovamento della politica locale e per un nuovo modello di sviluppo. La forza espressa dalla mia lista ha intercettato il vento nuovo del cambiamento, un desiderio prorompente di aprire una nuova stagione politica ed un modo nuovo di amministrare».

Secondo Liverini questo rappresenta «un'onda lunga che ha entusiasmato giovani e meno giovani, attraversando in maniera trasversale la società telesina. Questa onda è stata contrastata da vecchie logiche di potere, frutto di promesse effimere e di interessi corporativi che non hanno la progettualità necessaria per guardare oltre se stessi. Ciò nonostante avevamo creduto di aver messo in moto un meccanismo di contaminazione delle idee accattivante e convincente. Avevamo creduto di poter centrare la vittoria».

Ma il leader dell’opposizione chiede ai suoi elettori di proseguire nella battaglia per far valere principi, che si ispirano «alla trasparenza, equità, pace sociale, benessere comune, solidarietà verso le fasce più deboli». Secondo Liverini il «corpo sociale creatosi non si è disgregato, è rimasto unito e compatto con il desiderio di riscattarsi. Abbiamo percepito l'essenza di un'anima e di un'identità che difenderemo dai banchi dell'opposizione in nome di tutti quei nuovi cittadini che vorranno essere protagonisti del futuro di Telese».

Liverini invita i partiti ad avviare una seria riflessione affinchè si riapproprino del loro ruolo. «Le nuove istanze - conclude Liverini - saranno rappresentate e difese con determinazione e tenacia affinchè si possa progredire debellando pericolosi tentativi di regime».

 


 

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