Lo sport per tutti, fino a 100 anni - 12-04-04 - Giovanni Forgione |
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E' primavera...(cip...cip...) e molti staranno pensando di rimettersi in forma cercando motivazioni per praticare l'attività fisica preferita. Si pensa alla palestra, alla corsa, al calcetto, e si cerca qualche amico/a che ci accompagni nella nuova avventura sportiva.
Anche tu che stai leggendo, confessalo, quante volte hai pensato di fare qualcosa, anche una semplice passeggiata ma... ahime! non c'è mai stata l'occasione giusta per diventare "sportivo dilettante" anche per un solo pomeriggio...
C'è anche chi ha fatto il primo passo, la prima corsa, l'iscrizione in palestra, ma ha poi smesso perché non era incentivato dalle giuste motivazioni per proseguire o semplicemente perché aveva avvertito i primi dolorini alla schiena o alle gambe.
Un altro problema abbastanza diffuso, ma solo tra gli ultraquarantenni, è quello di considerarsi sportivi finiti, senza alcuna possibilità di staccare le scarpette appese al chiodo. E' questo l'handicap più grave, psicologico, favorito dalla TV e dai mass media cha propongono 24 ore al giorno solo sport giovani per "superman", (con il calcio miliardario primo imputato) senza alcun servizio per gli sport "poveri" praticabili fino a 100 anni.
Tutti noi, in teoria, desideriamo muoverci, fare qualcosa di interessante; dobbiamo però fare i conti con muri apparentemente insormontabili:
La mia ricetta E' indispensabile avere un obiettivo molto nitido avanti. Non basta avere il desiderio di correre o di muoversi. Non basta coinvolgere qualche amico per poi perderli per strada. Non basta avere una tabella di allenamento giusta, preparata da un tecnico.
E' necessario vedere concretizzati i sacrifici dell'allenamento in "gare vere", vere come le partite a "tressette" con gli amici-avversari. La gara vera per un giovane può essere il campionato di calcetto o di qualsiasi altro sport...ma per gli "adulti" come la mettiamo?
E' importantissimo confrontarsi con i "propri pari" per non essere osservati con sguardi di pietà. Quindi, suggerimento finale...ATTENZIONE... è quello di praticare uno sport a livello agonistico che preveda le categorie differenziate per età. Le mia scelta personale è "caduta" (si fa per dire) sull'Orienteering: la corsa d'orientamento; la mia categoria è quella che va dai 45 ai 49 anni. Mi sono accorto di essere competitivo in ambito nazionale! Incredibbile! Chiddici!
Cosa mi è successo per essere così motivato? E' da quest'anno che un quarantesettenne (dico 47, quasi 48) come me, con la mentalità diffusa dello sportivo finito, costretto a sentirsi dire da amici e familiari: "statt' a casa..." ha scoperto lo sport Orienteering fino a praticarlo nelle città italiane. Nelle ultime settimane ho partecipato a gare ufficiali del calendario nazionale ottenendo buoni piazzamenti a Empoli, Lecce, Foresta Umbra... e la prossima gara è in Calabria. Tra due anni mi iscriverò nella categoria 50-54 anni e così via ogni cinque anni. Ho una carriera avanti!
Cos'è l'Orienteering E' uno sport nato in Scandinavia. Molto diffuso in europa, si sta affermando prepotentemente anche in Italia. Per il momento la FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento) è ancora una società non autonoma affiliata alla FIDAL (Atletica Leggera).
La gara viene svolta nei centri storici delle città oppure nei boschi. Ogni concorrente riceve alla partenza la cartina topografica con una decina di punti da trovare nel minor tempo
Cosa ci vuole per praticare l'Orienteering Innanzitutto il permesso del proprio medico di famiglia, per gareggiare tra gli esordienti su percorsi facili; poi è necessario il certificato per attività agonistiche redatto da un medico sportivo per andare avanti nelle categorie divise per fascia di età. Il mio suggerimento è quello di restare nella categoria "Open" abbastanza facile per il primo anno di attività. Poi, dopo un periodo di almeno sei mesi di allenamento, iscriversi nella categoria della propria età.
L'abbigliamento è quello classico dello sportivo; c'è però da fare attenzione a questi dettagli: le scarpe devono essere del tipo "massimo ammortizzamento" per non infiammare il tendine d'Achille e i polpacci (per sceglierle www.scarpe.it) e, se possibile, evitare magliette e pantaloncini di cotone che trattiene il sudore ed orientarsi verso stoffe di tipo "dry fit" come sono le magliette dei professionisti dell'atletica e di ogni altro sport. A Benevento, in un vicolo di fronte all'Ospedale Fatebenefratelli, esiste un negozio specializzato per chi corre; si chiama Runner ed è frequentato da atleti delle regioni Campania e Molise.
Per quanto riguarda la tecnica e la lettura della carta topografica è importante esercitarsi con la piantina della propria città; fai delle fotocopie della piantina e segnaci dei punti rossi a casaccio. Correndo, allenati a passare sui punti rossi segnati (non più di 10 per volta).
Chi si è appassionato dopo questa lettura può....
Obiettivo: 10 Km in 8 settimane
Orienteering
categorie non agonistiche Esordienti Esord. L. Open Open L.
Per qualsiasi altra informazione: invia@vivitelese.it
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