22 dicembre 2004
BN, esposto all'Autorità di Vigilanza LL PP
Gabriele Corona

 

 

Conferenza stampa del 20 dicembre 2004

Esposto all'Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici per i "Lavori di nuova sistemazione del Corso Garibaldi" . Stazione Appaltante: Comune di Benevento. Importo dei Lavori a Base di Gara ?. 2.364.133,68. Impresa aggiudicataria: Romano Costruzioni srl con sede in Gricignano d'Aversa- via Colombo 13.

L'Osservatorio Europeo sulla Legalità e la Questione Morale ed il Codacons- Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori, hanno presentato all'Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici e all'Osservatorio dei Lavori Pubblici della Regione Campania un esposto relativo ai "Lavori di nuova sistemazione del Corso Garibaldi"con la richiesta di attività ispettiva in merito ai progetti redatti, agli atti amministrativi che hanno portato all'appalto e alle esecuzione del primo tratto dei lavori della nuova pavimentazione. Il lungo documento firmato dai responsabili provinciali delle due Associazioni, Francesco Zeoli e Maurizio Zeoli, elenca dettagliatamente molteplici "violazioni legislative" che sono così sintetizzabili:

PROGETTO

 

-Dall’esame degli atti in possesso non risulta che l’attività di progettazione sia stata preventivamente corredata di uno studio di fattibilità contenente tutte le condizioni di realizzazione dell’opera ivi compreso lo stato di fatto delle componenti storico-artistiche, paesaggistiche e le sue componenti di sostenibilità ambientale.

 

-Il progetto definitivo dell’opera, approvato con la deliberazione della G.C. n 419 del 7.12.2000, non è corredato da “una relazione a firma di un progettista abilitato che attesti la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie, nonché l'esistenza dei nulla-osta di conformità alle norme di sicurezza sanitarie, ambientali e paesistiche”. A tal proposito occorre ricordare che nel caso di “opere pubbliche dei Comuni, la deliberazione, con la quale il progetto viene approvato o l'opera autorizzata, ha i medesimi effetti della concessione edilizia”. Peraltro il progetto non è stato sottoposto alla Commissione Comunale Beni Ambientali nonostante si tratti di interventi in Centro Storico vincolato.

 

-Il Progetto Esecutivo non presenta i calcoli strutturali. La realizzazione del primo tratto ha comportato l’uso di una rete elettrosaldata annegata nel calcestruzzo non prevista dal progetto a base di gara. Con questa modifica lo stato di calcestruzzo assume un ruolo strutturale e pertanto i “calcoli strutturali” andavano effettuati e depositati.

 

-Nel Progetto esecutivo non è stata effettuata la verifica della idoneità tecnica della pavimentazione rispetto ai carichi verticali e agli sforzi di scorrimento procurati dal passaggio degli automezzi trattandosi di una Zona a Traffico Limitato e non di un’area Pedonale.

 

- Dalla verifica degli atti non si riscontra il  “piano di manutenzione dell'opera e delle sue parti” che è obbligatorio in quanto l’immobile è sottoposto a vincolo ambientale.

 

 

APPALTO

-Erronea determinazione delle Categorie di Lavorazione. I lavori oggetto di appalto sono stati qualificati nella categoria OG1 ( IIIClasse) prevalente e categoria OG11(I Classe) scorporabile. Ma, considerato che l’intervento deve essere eseguito su immobile sottoposto a vincolo, per tali opere è richiesta la qualificazione OG2 (IV Classe). L’erronea indicazione della categoria, tra l’altro con classe inferiori, ha inevitabilmente alterato la procedura di affidamento.

 

-Così come riportato nel verbale di gara, non si rileva nessuna delle forme di pubblicità obbligatorie.

Il Settore Lavori Pubblici del Comune di Benevento ha provveduto alla pubblicazione del Bando e dell’Avviso di gara all’Albo Pretorio Comunale, sul sito internet del Comune di Benevento, sulle testate di: LIBERO, L’OPINIONE,  IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO – edizione della Campania, LA DISCUSSIONE – edizione della Campania, sul BUR Campania.

Tali forme di pubblicità  non assolvono agli obblighi di legge (pubblicazione per estratto su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno due a maggiore diffusione nella regione dove si eseguono i lavori) in quanto trattasi di quotidiani di partito o riconducibili a partiti politici, di limitata diffusione a livello nazionale, regionale e provinciale, soprattutto in termini di vendita.  Neppure risultano correttamente espletati gli altri obblighi di pubblicazione,  dell’Avviso di Gara e del Bando sul foglio delle inserzioni della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e, per estratto inviati all'ufficio delle pubblicazioni ufficiali della Unione Europea. Il Bando, inoltre, non è stato pubblicato sul sito internet del Ministero delle Infrastrutture.  

 

-La Commissione di gara nella seduta del 30 luglio 2004 “prima di procedere all'apertura delle buste delle offerte presentate” non ha, inspiegabilmente richiesto “ad un numero di offerenti non inferiore al 10 per cento delle offerte presentate, arrotondato all'unità superiore, scelti con sorteggio pubblico, di comprovare, entro 10 giorni dalla data della richiesta medesima, il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa”.

La perentorietà del termine minimo di giorni e l’obbligo di procedere al sorteggio di almeno un numero non inferiore del  10% delle offerte presentate prima di passare all’apertura delle buste delle offerte è pacificamente riconosciuto dalla giurisprudenza ed a nulla vale il possesso dell’attestazione SOA almeno in riferimento agli ulteriori requisiti , oltre alla capacità economica- finanziaria, di cui all’art. 17 del DPR 34/2000 (Cons. di Stato, Sez. V, 08.08.2003, n. 4599; Cons. di Stato, Sez. V, 24.04.2002, n. 2207)..

 

-Molto più grave si presenta il mancato accertamento delle cause di esclusione obbligatorie dettate dall’art. 75 del DPR 554/94. Dalla consultazione del Casellario Informatico, presso l’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici, si rileva come le Imprese EDREVEA S.p.A. e PROBER, partecipanti alla suddetta gara, alla data del 30.07.2004 (giorno della seduta) dovevano essere escluse nelle fase di verifica della documentazione amministrativa in quanto segnalate al Casellario per ragioni ostative  pertanto non legittimate a contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Inoltre, dai verbali di gara si evidenzia che la Commissione, nella fase della esclusione del 10% dei maggiori e minori ribassi (cd. Taglio delle ali), non ha inserito nell’elenco delle ditte escluse la ditta Lattanzi che aveva offerto un ribasso del 2,231 %, il più basso in assoluto.

 

-Dagli atti non si evidenzia come e quando il Comune di Benevento ha provveduto alla nomina della Commissione di Gara riunitasi il giorno 30.07.2004 né chi abbia nominato i Commissari costituitesi, così come non si rileva la dichiarazione dei Commissari sull’assenza delle cause d’incompatibilità. Proprio tra i Commissari costituitesi il giorno 30.07.2004 risulta presente l’Ing. Giovanni Racioppi, Responsabile Unico del Procedimento dei suddetti lavori,  e pertanto incompatibile con le funzioni di commissario ai sensi dell’art. 21, comma 5, della Legge 109/94.

 

ESECUZIONE DEI LAVORI

 

La Relazione del Progetto esecutivo prevede l’utilizzazione di “cubetti 10x10x8 di Porfido di Varese, stupendo materiale poco conosciuto e poco usato, che consente di ottenere un effetto “bizantino” assolutamente eccezionale.” Nel tratto dei lavori eseguiti si nota che i cubetti non sono di “Porfido rosso di Varese”  (Foto 1-2) e non sono dello stesso colore rosso usato in piazza Matteotti. ( Foto 3-4-5)

 

DIMENSIONE DEI CUBETTI

Nella Tav.13 – ANALISI NUOVI PREZZI del Progetto Esecutivo appaltato, la scheda n. 8 si riferisce a “Cubetti in pietra vulcanica di fondo rosso (Porfido rosso) con striature nere o grigie e intercalazioni quarzifere.... delle dimensioni cm15x15 spessore cm10 ” . I cubetti montati, però sono sensibilmente diversi dalle descrizioni indicate.  Oltre alla difformità sulla qualità del materiale si riscontra una differenza anche in relazione alle dimensioni dello stesso.

Lo spessore dei cubetti montati non è quello indicato nella Tav. 13 –Analisi Nuovi Prezzi. Infatti durante la esecuzione dei lavori è stato possibile verificare che i cubetti utilizzati sono di altezza variabile, ma sempre compresa tra 4-6 cm. ca. ( Foto 6-6bis-7-8 )

 

 

LASTRE DI PORFIDO GRIGIO.

La scheda n. 6 della Tav. 13- ANALISI NUOVI PREZZI del Progetto Esecutivo appaltato, si riferisce alle “Lastre in pietra vulcanica di fondo grigio (Porfido Grigio) con striature nere e intercalazioni quarzifere ..... di larghezza cm 40- lunghezza cm 80 di spessore 10 cm.”.

Le lastre montate non rispecchiano queste caratteristiche. Il Fondo non è uniformemente grigio, tanto che il materiale non appare dissimile dai blocchetti montati, a differenza del disegno presentato (Foto 9-10-11-12) Le dimensioni non sono di cm40x80 e lo spessore non è di 10 cm, quanto invece di circa 5 cm. (Foto 13-13bis)

 

 

SISTEMA DI MONTAGGIO

Nel Capitolato speciale di appalto,  all’art. 41 lettera F) si legge: “I cubetti saranno disposti in opera in modo da risultare pressoché  a contatto di qualsiasi battitura.”. Si tratta di un sistema di montaggio capace di distribuire le sollecitazioni e quindi di garantire la tenuta della pavimentazione. Invece nel caso dei lavori lungo Corso Garibaldi si nota che i cubetti sono notevolmente distanziati il che comporta il rischio concreto di distacco come già successo in Piazza Matteotti nonostante si tratti di una zona Pedonale. ( Foto 14-15-16 ) Molto imprecisa e scadente è il montaggio della “onda” in blocchetti di pietra bianca di Apricena a differenza dei vecchi basoli di 130 anni. ( Foto 17-18-19-20-21-22-23-24)

 

CUNICOLI PER SOTTOSERVIZI

 

Il progetto esecutivo prevedeva anche la posa in opera di cunicoli per sottoservizi della lunghezza complessiva di metri lineari 1280, da realizzare al di sotto dei marciapiedi, con uno scavo di 90 cm. di larghezza per 1 metro di profondità. ( Foto 25-26).

Nel tratto di pavimentazione già realizzata non vi  è traccia dei cunicoli.

Oltre alla difformità sui lavori preventivati occorre sottolineare la fondamentale incidenza dell’assenza di opere di tale portata sul cronoprogramma, sulla base del quale, peraltro, è stata stabilita la premialità per la ditta; orbene, il lavoro non effettuato, oltre a determinare minore spesa per i lavori, comporta anche tempi notevolmente ridotti e, quindi, la necessità di modificare gli accordi per la premialità stessa.

 

MASSETTO DI CEMENTO E RETE ELETTROSALDATA.

Il progetto esecutivo non prevedeva l’applicazione di una rete elettrosaldata tant’è che tale voce non esisteva nel computo metrico e nell’elenco prezzi. E’ stata invece annegata la rete in un massetto di cemento al di sotto della pavimentazione. (Foto 27-28) Questa struttura di cemento armato comporta una estrema difficoltà nell’effettuare la manutenzione delle urbanizzazioni sottostanti (acquedotto, fognatura, rete gas, rete elettrica esistente, rete telefonica).In tutta evidenza tutte le difformità rispetto alle opere preventivate oggetto, in questa sede, di segnalazione, comportano un riduzione drastica, per qualità e quantità, del valore dell’intervento rispetto al computo metrico estimativo.

 

Dott. Francesco Zeoli

Dott. Maurizio Zeoli

 

 

 

 

    

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