Conferenza stampa del 20 dicembre 2004
Esposto all'Autorità di Vigilanza sui Lavori
Pubblici per i "Lavori di nuova sistemazione del
Corso Garibaldi" . Stazione Appaltante: Comune
di Benevento. Importo dei Lavori a Base di Gara
?. 2.364.133,68. Impresa aggiudicataria: Romano
Costruzioni srl con sede in Gricignano d'Aversa-
via Colombo 13.
L'Osservatorio Europeo sulla Legalità e la
Questione Morale ed il Codacons- Coordinamento
delle associazioni per la difesa dell'ambiente e
dei diritti degli utenti e consumatori, hanno
presentato all'Autorità per la Vigilanza sui
Lavori Pubblici e all'Osservatorio dei Lavori
Pubblici della Regione Campania un esposto
relativo ai "Lavori di nuova sistemazione del
Corso Garibaldi"con la richiesta di attività
ispettiva in merito ai progetti redatti, agli
atti amministrativi che hanno portato
all'appalto e alle esecuzione del primo tratto
dei lavori della nuova pavimentazione. Il lungo
documento firmato dai responsabili provinciali
delle due Associazioni, Francesco Zeoli e
Maurizio Zeoli, elenca dettagliatamente
molteplici "violazioni legislative" che sono
così sintetizzabili:
PROGETTO
-Dall’esame degli atti in possesso non risulta
che l’attività di progettazione sia stata
preventivamente corredata di uno studio di
fattibilità contenente tutte le condizioni
di realizzazione dell’opera ivi compreso lo
stato di fatto delle componenti
storico-artistiche, paesaggistiche e le sue
componenti di sostenibilità ambientale.
-Il progetto definitivo dell’opera, approvato
con la deliberazione della G.C. n 419 del
7.12.2000, non è corredato da “una relazione
a firma di un progettista abilitato che attesti
la conformità del progetto alle prescrizioni
urbanistiche ed edilizie, nonché l'esistenza
dei nulla-osta di conformità alle norme di
sicurezza sanitarie, ambientali e paesistiche”.
A tal proposito occorre ricordare che nel caso
di “opere pubbliche dei Comuni, la
deliberazione, con la quale il progetto viene
approvato o l'opera autorizzata, ha i medesimi
effetti della concessione edilizia”.
Peraltro il progetto non è stato
sottoposto alla Commissione Comunale Beni
Ambientali nonostante si tratti di
interventi in Centro Storico vincolato.
-Il Progetto Esecutivo non presenta i calcoli
strutturali. La realizzazione del primo
tratto ha comportato l’uso di una rete
elettrosaldata annegata nel calcestruzzo non
prevista dal progetto a base di gara. Con questa
modifica lo stato di calcestruzzo assume un
ruolo strutturale e pertanto i “calcoli
strutturali” andavano effettuati e depositati.
-Nel Progetto esecutivo non è stata effettuata
la verifica della idoneità tecnica della
pavimentazione rispetto ai carichi verticali
e agli sforzi di scorrimento procurati dal
passaggio degli automezzi trattandosi di una
Zona a Traffico Limitato e non di un’area
Pedonale.
-
Dalla verifica degli atti non si riscontra il “piano
di manutenzione dell'opera e delle sue parti”
che è obbligatorio in quanto l’immobile è
sottoposto a vincolo ambientale.
APPALTO
-Erronea determinazione delle Categorie di
Lavorazione. I lavori oggetto di appalto
sono stati qualificati nella categoria OG1 (
IIIClasse) prevalente e categoria OG11(I Classe)
scorporabile. Ma, considerato che l’intervento
deve essere eseguito su immobile sottoposto a
vincolo, per tali opere è richiesta la
qualificazione OG2 (IV Classe). L’erronea
indicazione della categoria, tra l’altro con
classe inferiori, ha inevitabilmente alterato la
procedura di affidamento.
-Così come riportato nel verbale di gara, non
si rileva nessuna delle forme di pubblicità
obbligatorie.
Il
Settore Lavori Pubblici del Comune di Benevento
ha provveduto alla pubblicazione del Bando e
dell’Avviso di gara all’Albo Pretorio Comunale,
sul sito internet del Comune di Benevento, sulle
testate di: LIBERO, L’OPINIONE, IL CORRIERE DEL
MEZZOGIORNO – edizione della Campania, LA
DISCUSSIONE – edizione della Campania, sul BUR
Campania.
Tali forme di pubblicità non assolvono agli
obblighi di legge (pubblicazione per estratto su
almeno due dei principali quotidiani a
diffusione nazionale e su almeno due a maggiore
diffusione nella regione dove si eseguono i
lavori) in quanto trattasi di quotidiani di
partito o riconducibili a partiti politici, di
limitata diffusione a livello nazionale,
regionale e provinciale, soprattutto in termini
di vendita. Neppure risultano correttamente
espletati gli altri obblighi di pubblicazione,
dell’Avviso di Gara e del Bando sul foglio delle
inserzioni della Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana e,
per estratto inviati all'ufficio delle
pubblicazioni ufficiali della Unione Europea. Il
Bando, inoltre, non è stato pubblicato sul sito
internet del Ministero delle Infrastrutture.
-La Commissione di gara nella seduta del 30
luglio 2004 “prima di procedere all'apertura
delle buste delle offerte presentate” non
ha, inspiegabilmente richiesto “ad un numero
di offerenti non inferiore al 10 per cento
delle offerte presentate, arrotondato all'unità
superiore, scelti con sorteggio pubblico, di
comprovare, entro 10 giorni dalla data
della richiesta medesima, il possesso dei
requisiti di capacità economico-finanziaria e
tecnico-organizzativa”.
La
perentorietà del termine minimo di giorni e
l’obbligo di procedere al sorteggio di almeno un
numero non inferiore del 10% delle offerte
presentate prima di passare all’apertura delle
buste delle offerte è pacificamente riconosciuto
dalla giurisprudenza ed a nulla vale il possesso
dell’attestazione SOA almeno in riferimento
agli ulteriori requisiti , oltre alla capacità
economica- finanziaria, di cui all’art. 17 del
DPR 34/2000 (Cons. di Stato, Sez. V,
08.08.2003, n. 4599; Cons. di Stato, Sez. V,
24.04.2002, n. 2207)..
-Molto più grave si presenta il mancato
accertamento delle cause di esclusione
obbligatorie dettate dall’art. 75 del DPR
554/94. Dalla consultazione del Casellario
Informatico, presso l’Autorità di Vigilanza sui
Lavori Pubblici, si rileva come le Imprese
EDREVEA S.p.A. e PROBER, partecipanti alla
suddetta gara, alla data del 30.07.2004 (giorno
della seduta) dovevano essere escluse nelle fase
di verifica della documentazione amministrativa
in quanto segnalate al Casellario per ragioni
ostative pertanto non legittimate a contrarre
con la Pubblica Amministrazione.
Inoltre, dai verbali di gara si evidenzia che la
Commissione, nella fase della esclusione del 10%
dei maggiori e minori ribassi (cd. Taglio delle
ali), non ha inserito nell’elenco delle ditte
escluse la ditta Lattanzi che aveva offerto un
ribasso del 2,231 %, il più basso in assoluto.
-Dagli atti non si evidenzia come e quando il
Comune di Benevento ha provveduto alla nomina
della Commissione di Gara riunitasi il
giorno 30.07.2004 né chi abbia nominato i
Commissari costituitesi, così come non si rileva
la dichiarazione dei Commissari sull’assenza
delle cause d’incompatibilità. Proprio
tra i Commissari costituitesi il giorno
30.07.2004 risulta presente l’Ing. Giovanni
Racioppi, Responsabile Unico del Procedimento
dei suddetti lavori, e pertanto incompatibile
con le funzioni di commissario ai sensi
dell’art. 21, comma 5, della Legge 109/94.
ESECUZIONE DEI LAVORI
La
Relazione del Progetto esecutivo prevede
l’utilizzazione di “cubetti 10x10x8 di
Porfido di Varese, stupendo materiale poco
conosciuto e poco usato, che consente di
ottenere un effetto “bizantino” assolutamente
eccezionale.” Nel tratto dei lavori
eseguiti si nota che i cubetti non sono di
“Porfido rosso di Varese” (Foto 1-2) e non sono
dello stesso colore rosso usato in piazza
Matteotti. ( Foto 3-4-5)
DIMENSIONE DEI CUBETTI
Nella Tav.13 – ANALISI NUOVI PREZZI del Progetto
Esecutivo appaltato, la scheda n. 8 si riferisce
a “Cubetti in pietra vulcanica di fondo rosso
(Porfido rosso) con striature nere o grigie e
intercalazioni quarzifere.... delle dimensioni
cm15x15 spessore cm10 ” . I cubetti montati,
però sono sensibilmente diversi dalle
descrizioni indicate. Oltre alla difformità
sulla qualità del materiale si riscontra una
differenza anche in relazione alle dimensioni
dello stesso.
Lo
spessore dei cubetti montati non è quello
indicato nella Tav. 13 –Analisi Nuovi Prezzi.
Infatti durante la esecuzione dei lavori è stato
possibile verificare che i cubetti utilizzati
sono di altezza variabile, ma sempre compresa
tra 4-6 cm. ca. ( Foto 6-6bis-7-8 )
LASTRE DI PORFIDO GRIGIO.
La
scheda n. 6 della Tav. 13- ANALISI NUOVI PREZZI
del Progetto Esecutivo appaltato, si riferisce
alle “Lastre in pietra vulcanica di fondo
grigio (Porfido Grigio) con striature nere e
intercalazioni quarzifere ..... di larghezza cm
40- lunghezza cm 80 di spessore 10 cm.”.
Le lastre montate non rispecchiano queste
caratteristiche. Il Fondo non è
uniformemente grigio, tanto che il materiale non
appare dissimile dai blocchetti montati, a
differenza del disegno presentato (Foto
9-10-11-12) Le dimensioni non sono di cm40x80 e
lo spessore non è di 10 cm, quanto invece di
circa 5 cm. (Foto 13-13bis)
SISTEMA DI MONTAGGIO
Nel Capitolato speciale di appalto, all’art. 41
lettera F) si legge: “I cubetti saranno
disposti in opera in modo da risultare
pressoché a contatto di qualsiasi battitura.”.
Si tratta di un sistema di montaggio capace
di distribuire le sollecitazioni e quindi di
garantire la tenuta della pavimentazione. Invece
nel caso dei lavori lungo Corso Garibaldi si
nota che i cubetti sono notevolmente distanziati
il che comporta il rischio concreto di distacco
come già successo in Piazza Matteotti nonostante
si tratti di una zona Pedonale. ( Foto 14-15-16
) Molto imprecisa e scadente è il montaggio
della “onda” in blocchetti di pietra bianca di
Apricena a differenza dei vecchi basoli di 130
anni. ( Foto 17-18-19-20-21-22-23-24)
CUNICOLI PER SOTTOSERVIZI
Il
progetto esecutivo prevedeva anche la posa in
opera di cunicoli per sottoservizi della
lunghezza complessiva di metri lineari 1280, da
realizzare al di sotto dei marciapiedi, con uno
scavo di 90 cm. di larghezza per 1 metro di
profondità. ( Foto 25-26).
Nel tratto di pavimentazione già realizzata
non vi è traccia dei cunicoli.
Oltre alla difformità sui lavori preventivati
occorre sottolineare la fondamentale incidenza
dell’assenza di opere di tale portata sul
cronoprogramma, sulla base del quale, peraltro,
è stata stabilita la premialità per la ditta;
orbene, il lavoro non effettuato, oltre a
determinare minore spesa per i lavori, comporta
anche tempi notevolmente ridotti e, quindi, la
necessità di modificare gli accordi per la
premialità stessa.
MASSETTO DI CEMENTO E RETE ELETTROSALDATA.
Il
progetto esecutivo non prevedeva l’applicazione
di una rete elettrosaldata tant’è che tale voce
non esisteva nel computo metrico e nell’elenco
prezzi. E’ stata invece annegata la rete in un
massetto di cemento al di sotto della
pavimentazione. (Foto 27-28) Questa struttura di
cemento armato comporta una estrema difficoltà
nell’effettuare la manutenzione delle
urbanizzazioni sottostanti (acquedotto,
fognatura, rete gas, rete elettrica esistente,
rete telefonica).In tutta evidenza tutte le
difformità rispetto alle opere preventivate
oggetto, in questa sede, di segnalazione,
comportano un riduzione drastica, per qualità e
quantità, del valore dell’intervento rispetto al
computo metrico estimativo.
Dott. Francesco Zeoli
Dott. Maurizio Zeoli
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