Osservatorio Europeo sulla Legalità e la
Questione Morale
Sezione Provinciale di Benevento
Via Bartolomeo Camerario n. 64 82100 Benevento
CORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI PER LA DIFESA
DELL'AMBIENTE
E
DEI DIRITTI DEGLI UTENTI E CONSUMATORI
SEDE BENEVENTO : Viale Mellusi, n. 9 - Tel.0824355095
Comunicato stampa del 26 /12/ 2004
Sui lavori al corso Garibaldi il comune di
Benevento risponde con una reazione scomposta e
minacciosa, ma non chiarisce le tante questioni
controverse sulla qualità dei lavori in rapporto
ai finanziamenti.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri
il Direttore Generale del Comune di Benevento
l’Assessore e il Dirigente del settore Lavori
Pubblici, hanno preannunciato varie querele
contro di noi per il contenuto di un esposto
presentato all’Autorità di Vigilanza sui Lavori
Pubblici relativo alla nuova pavimentazione del
corso Garibaldi.
Nel documento da noi presentato alla stampa il
20 dicembre si segnalavano varie anomalie e
violazioni relative alla approvazione del
progetto, alla gara d’appalto e all’esecuzione
dei lavori ma il comune risponde in modo
scomposto annunciando addirittura il ricorso
alla magistratura per “ fuga di notizie” nel
senso che il dossier da noi presentato si basa
su documenti mai richiesti al comune.
Si
tratta di una dichiarazione sorprendente perché
già un mese fa, nel corso di una conferenza
stampa tenuta a Palazzo Mosti, presentammo
osservazioni critiche al progetto a agli atti di
gara, a noi consegnati dai consiglieri comunali
di opposizione. Quindi nessuna sottrazione di
atti e nessun mistero sulla provenienza dei
documenti.
Quanto poi alle presunte smentite alle nostre
osservazioni, riservandoci di intervenire con
maggiore precisione, ci limitiamo per ora a far
notare che il comune conferma: - i cubetti e le
lastre di porfido usati per la pavimentazione
del Corso Garibaldi sono di uno spessore
all’incirca la metà di quello indicato nel
preventivo; - i cunicoli per i sottoservizi
(impianti elettrico, telefonico e del gas) non
sono stati realizzati e ora sotto la
pavimentazione sono rimasti i vecchi tubi
dell’acqua e del gas che ora saranno più
difficili da riparare in caso di guasti per la
presenza di una rete ellettrosaldata annegata
nel cemento.
Il
comune non spiega perché il progetto non è stato
sottoposto al parere obbligatorio della
Commissione Comunale Beni Ambientali; perché non
sono state escluse dalla gara di appalto due
ditte segnalate dal casellario dell’Autorità di
Vigilanza sui Lavori Pubblici; perché le pietre
montate sono sensibilmente diverse da quelle
utilizzate in piazza Santa Sofia; perché non
sono stati riutilizzati i vecchi basoli che
hanno un grande valore storico. Rispetto alle
preannunciate querele, rimaniamo sereni perché
riteniamo che i cittadini abbiano il diritto di
chiedere e di sapere come vengono utilizzati i
soldi pubblici mentre la pubblica
amministrazione ha il dovere di chiarire i fatti
piuttosto che minacciare interventi repressivi.
Dott. Francesco Zeoli
Dott. Maurizio Zeoli
Maurizio e Francesco, non siete soli! Anche gli
amici del Comitato No alle Centrali
Termoelettriche, mi chiedono di portare
solidarietà a Francesco e Maurizio Zeoli.
Ne
approfitto per precisare che il Documento
presentato alla stampa dall'Osservatorio sulla
Legalità e dal Codacons non contiene alcuna
diffamazione. Dopo aver ascoltato pezzi della
Conferenza di Boccalone, De Minico e Capone, mi
chiedo chi veramente lede l'immagine del Comune.
In
ogni caso quel documento è frutto di un lavoro
collettivo e di molte considerazioni espresse
nelle riunioni del Comitato per la
Valorizzazione del Centro Storico. Trasmetto il
documento integrale. Chi è interessato a
ricevere il CD prodotto su questo argomento con
le foto sulla qualità dei lavori, mi faccia
sapere.
Gabriele Corona
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